La Clean Room 31 apre le porte domani, martedì 12, alle 14.30, presso il Gruppo Space Factory di Napoli, in Via E. Gianturco 31. Questa struttura innovativa segna un passo importante per lo sviluppo di satelliti di ultima generazione e minilaboratori destinati a esperimenti scientifici in microgravità. Il nuovo spazio sarà un hub cruciale per un’industria che sta crescendo rapidamente, integrando ricerca e tecnologia avanzata.
Presentazione della clean room 31
La Clean Room 31 si propone come uno spazio all’avanguardia per l’assemblaggio di satelliti e minilaboratori, particolarmente sul progetto di IRENESAT-ORBITAL. Questo microsatellite avrà capacità di controllo e rientro programmato, rendendolo riutilizzabile per un ampio ventaglio di applicazioni scientifiche. La struttura non solo permetterà di testare tecnologie spaziali, ma sarà anche un centro dedicato a esperimenti biopharma, creando opportunità per la ricerca avveneristica.
L’inaugurazione vedrà la partecipazione di figure di spicco del mondo accademico e industriale. Sono attesi, tra gli altri, Mariano Bizzarri, Professore di Patologia Clinica all’Università Sapienza di Roma e Direttore del Laboratorio Nazionale di Biomedicina Spaziale. Saranno presenti anche Antonio Blandini, Presidente del CIRA, e Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania. Questi esperti porteranno la loro esperienza nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
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La Clean Room 31 è dedicata al Prof. Umberto Nobile, un pioniere dell’aeronautica italiana. Professore e generale, Nobile ha contribuito profondamente allo sviluppo delle costruzioni aeronautiche in Italia, e questa dedica sottolinea l’importanza della continuità tra passato e futuro nell’industria spaziale.
Un progetto ambizioso: IRENESAT-ORBITAL e Minilab
IRENESAT-ORBITAL si distingue per le sue capacità innovative. Con una previsione di lancio per il 2025, sarà il primo satellite a offrire servizi commerciali per esperimenti scientifici e biopharma in orbita. I partner del progetto, tra cui Thales Alenia Space Italia e l’Università di Napoli Federico II, lavorano a stretto contatto con il CIRA e un network di piccole e medie imprese per realizzare questo obiettivo.
Un altro punto di spicco del progetto è rappresentato dai MiniLab. Questi minilaboratori 2U sono progettati per esperimenti scientifici e biopharma in microgravità, con il modello 1.0 già utilizzato sulla Stazione Spaziale Internazionale per quattro esperimenti dal 2021. Le versioni successive, MiniLab 2.0 e 3.0, promettono notevoli miglioramenti. Il MiniLab 2.0 occasionerà un monitoraggio remoto degli esperimenti, mentre il MiniLab 3.0, installato sui microsatelliti IRENESAT-ORBITAL, supporterà interventi correttivi in orbita.
Questi progressi non solo evidenziano l’impegno di Space Factory nel settore spaziale, ma pongono anche Napoli come un punto di riferimento per l’innovazione in Italia. Attraverso l’integrazione di ricerca accademica e applicazioni commerciali, il progetto potrebbe aiutare a posizionare l’Italia in una posizione di leadership nel campo della biomedicina spaziale.
Partecipazione e sostenibilità
La Clean Room 31 non è solo un’impostazione per la tecnologia, ma mira a essere un modello di sostenibilità e innovazione nel panorama italiano. La Space Factory sta investendo in questa iniziativa con un finanziamento Nova+ di Intesa Sanpaolo, frutto di una visione che punta non solo all’innovazione tecnologica, ma anche alla valorizzazione dell’intelligenza collettiva italiana.
La presenza di esperti del settore e di figure politiche locali, come Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca della Regione Campania, evidenzia l’importanza di questo progetto per il territorio. Creare synergie fra accademia, industria e istituzioni rappresenta una sfida che sta guidando la trasformazione del settore aerospaziale nel contesto attuale.
Grazie a iniziative come la Clean Room 31, Napoli si conferma come un centro di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, aprendo nuove possibilità nel campo della scienza e dell’innovazione.