Network contacts conferma 90 licenziamenti a crotone per calo della commessa poste italiane

Network contacts conferma 90 licenziamenti a crotone per calo della commessa poste italiane

Network contacts conferma il taglio di 90 posti a Crotone per il calo dei volumi con poste italiane; sindacati e regione Calabria cercano soluzioni per tutelare l’occupazione e avviare un confronto istituzionale.
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Network Contacts conferma il taglio di 90 posti di lavoro a Crotone a causa del calo dei volumi legati a Poste Italiane; sindacati e istituzioni cercano soluzioni per tutelare l’occupazione. - Gaeta.it

La società network contacts, attiva nel settore dei call center, ha confermato l’intenzione di tagliare 90 posti di lavoro nello stabilimento di crotone. Questa decisione arriva dopo mesi di trattative e si lega a un calo stabile dei volumi di lavoro legati alla commessa con poste italiane. Le parti sociali restano però in attesa di un confronto più ampio con tutte le istituzioni coinvolte.

Difficoltà del call center network contacts a crotone per la riduzione dei volumi postali

La principale causa alla base dei licenziamenti annunciati riguarda il progressivo calo strutturale delle attività legate alla gestione delle chiamate per poste italiane. Dal mese di marzo, network contacts aveva annunciato questi provvedimenti che ora risultano confermati. Lo stabilimento di crotone, con numerosi addetti impiegati soprattutto nella commessa con il gruppo postale, si trova in una fase di ridimensionamento forzato.

La riduzione dei carichi di lavoro è figlia di una strategia aziendale della committente che ha portato a un calo importante dei volumi gestiti. Network contacts, come fornitrice di servizi, paga il prezzo di questa situazione con una inevitabile riduzione del personale. Ciò ha ripercussioni dirette sull’economia locale, tenendo conto del peso occupazionale che questo call center rappresenta in città.

L’andamento economico e l’impatto locale

L’andamento economico del settore, legato a commesse pubbliche come poste italiane, non consente a volte di mantenere livelli occupazionali senza subire frizioni. La scelta di procedere con i licenziamenti ha risvolti sia economici sia sociali e ha aperto una fase di confronto sindacale piuttosto tesa.

Negoziati falliti tra sindacati e azienda sulle soluzioni per i licenziamenti

Il secondo giro di incontri tra sindacati e network contacts si è concluso senza un’intesa per fermare i licenziamenti. Le sigle Scl Cigl, Fistel Cisl e Uilcom Uil, assieme alle rappresentanze sindacali aziendali, hanno incontrato la società ma non sono riuscite a trovare modalità alternative alla riduzione del personale.

I sindacati hanno ribadito la disponibilità a cercare soluzioni meno traumatiche per i lavoratori coinvolti, mostrando intenzione a proseguire il confronto in vista di un incontro con poste italiane, principale committente. “Nonostante questo, l’azienda ha formalizzato la mancata intesa attraverso la redazione di un verbale, aprendo così la procedura amministrativa per le uscite.”

La tensione resta alta, visto che le organizzazioni sindacali puntano a evitare licenziamenti ma devono fare i conti con il dato economico e i numeri imposti dalla riduzione dei volumi. In questo quadro, sarà decisivo il supporto della regione calabria, chiamata a dare un contributo istituzionale nella gestione di questa vicenda.

L’impegno sindacale e istituzionale per salvaguardare i posti di lavoro a crotone

Le segreterie nazionali e regionali dei sindacati coinvolti continuano a tenere alta l’attenzione sulla vertenza. Hanno annunciato l’intenzione di proseguire con ogni iniziativa possibile per tutelare i posti di lavoro e sottolineano la necessità di coinvolgere anche le istituzioni nazionali.

Emerge la volontà di promuovere una interpellanza parlamentare tramite la deputazione calabrese. Lo scopo resta quello di mettere pressione su tutte le parti coinvolte, soprattutto su poste italiane, azienda partecipata dallo stato, affinché assuma un ruolo attivo nella risoluzione della crisi.

Responsabilità e appello comune

I rappresentanti sindacali insistono sul fatto che “nessuno può sottrarsi alle proprie responsabilità quando si parla di decine di lavoratori e delle loro famiglie coinvolte.” La chiamata è a un impegno comune per evitare l’ulteriore perdita di posti di lavoro, l’unico risultato accettato in questa vertenza delicata.

La drammaticità della situazione è evidente nella presa di posizione pubblica dei sindacati che non intendono lasciare da sole le persone coinvolte, neppure in questa fase difficile, impiegando le strade istituzionali per ribadire con forza la necessità di interventi concreti.

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