Una ragazza su due tra i 13 e i 17 anni abbandona lo sport, due su tre per insicurezza corporea

Una ragazza su due tra i 13 e i 17 anni abbandona lo sport, due su tre per insicurezza corporea

Tra i 13 e i 17 anni, molte ragazze abbandonano lo sport a causa della scarsa autostima corporea; a roma nasce #KeepHerConfident di Dove per sostenere giovani atlete con programmi educativi e supporto.
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L’articolo evidenzia l’abbandono dello sport tra le ragazze tra i 13 e i 17 anni, causato principalmente da insicurezze legate al corpo, e presenta l’iniziativa #KeepHerConfident di Dove, che promuove supporto e autostima femminile nello sport attraverso programmi per allenatori e insegnanti. - Gaeta.it

Nella fascia d’età tra i 13 e i 17 anni, molti giovani abbandonano l’attività sportiva. Un dato recente, emerso durante un evento a roma, segnala che una ragazza su due smette di praticare sport, e di queste, due terzi dichiarano che il motivo principale è la mancanza di fiducia nel proprio corpo. Questa tendenza preoccupa chi si occupa di sport giovanile e crescita personale, tanto più che la perdita di interesse potrebbe compromettere salute e benessere nel lungo periodo.

Dati e motivazioni sull’abbandono sportivo tra le adolescenti

Gli ultimi dati disponibili indicano numeri significativi riguardo alla partecipazione femminile nello sport durante l’adolescenza. Tra i 13 e i 17 anni, il 50% delle ragazze smette di allenarsi o di praticare attività sportive con regolarità. Di chi lascia lo sport, circa il 66% attribuisce questa scelta a una scarsa autostima rispetto al proprio corpo. Le insicurezze fisiche si manifestano in modo evidente nel confronto con coetanei, nei cambiamenti tipici dell’adolescenza o in relazione ai modelli sociali diffusi.

Questa perdita di fiducia non riguarda solo l’aspetto estetico, ma anche la percezione delle capacità motorie e della propria resistenza. Spesso si associa una visione negativa del corpo a difficoltà relazionali all’interno delle squadre o negli spazi sportivi, insieme a una mancanza di supporto adeguato da parte di allenatori e insegnanti. Tutto ciò finisce per rendere l’ambiente sportivo poco accogliente, quando invece dovrebbe essere invece un luogo di crescita e inclusione.

Il ruolo della cultura e della società

Il contesto sociale e culturale gioca un ruolo nel diffondere idee rigide sull’apparenza, influenzando l’autopercezione delle ragazze. La pressione a conformarsi a certi standard estetici può diventare un ostacolo concreto per chi desidera semplicemente divertirsi o migliorare nella disciplina sportiva scelta. Questi fattori influenzano anche la motivazione a proseguire l’attività, causando spesso l’allontanamento definitivo dal movimento.

L’evento a roma e l’iniziativa keepherconfident di dove

Il circolo Montecitorio, a roma, ha ospitato un incontro dedicato al rapporto tra sport e autostima femminile. L’evento, intitolato ‘Sport e autostima: una corsa a due’, ha segnato la presentazione del progetto #KeepHerConfident promosso da Dove, marchio di Unilever. L’obiettivo è sensibilizzare all’importanza di sostenere le giovani donne nella pratica sportiva, contrastando quel fenomeno diffuso dell’abbandono causato da problemi di autostima.

Durante la giornata sono intervenuti rappresentanti di Sport e Salute, che hanno offerto il patrocinio all’iniziativa, insieme a figure dello sport come jasmine paolini. La tennista, ambasciatrice del progetto, ha condiviso la propria esperienza di atleta, parlando anche delle difficoltà legate alla percezione del proprio corpo nello sport. La sua testimonianza è stata accompagnata da momenti di gioco e allenamento con un gruppo di ragazze, favorite dalla sinergia tra Fondazione Laureus e il circolo stesso.

Un ambiente positivo e supportivo

L’evento si è svolto in un clima aperto e propositivo, con lo scopo di creare un ambiente sportivo positivo. Le attività si sono concentrate sul supporto all’espressione personale e sul rispetto delle differenze, elementi fondamentali per evitare che le insicurezze prendano il sopravvento e limitino la partecipazione. Questo tipo di impegno punta a costruire spazi dove le giovani atlete possano sentirsi accolte e valorizzate.

Il programma body confident sport per allenatori e insegnanti

Nell’ambito della campagna #KeepHerConfident, Dove ha lanciato il programma ‘Body Confident Sport’. Si tratta di un kit rivolto a coach e insegnanti di educazione fisica, creato per affrontare la questione dell’autostima fra le giovani praticanti. Il materiale contempla strumenti educativi e di formazione pensati per aiutare chi guida le ragazze nello sport a riconoscere e contrastare i segnali di insicurezza corporea.

Il kit propone strategie concrete per rafforzare la consapevolezza del proprio corpo e favorire il benessere emotivo durante gli allenamenti. Questo approccio coinvolge non solo la tecnica sportiva, ma anche la comunicazione con l’atleta, l’attenzione al linguaggio usato e la creazione di una cultura positiva all’interno del gruppo. Gli insegnanti e coach sono chiamati a esercitare un ruolo di primo piano, intervenendo attivamente per costruire fiducia e rispetto.

Risultati e prospettive future

L’obiettivo finale è far sì che le giovani atlete sviluppino un senso di sicurezza duraturo, che le sproni a restare impegnate nello sport. La consapevolezza corporea diventa un elemento chiave per evitare l’abbandono prematuro. I contenuti del programma sono già stati testati durante l’evento al circolo Montecitorio, con risultati incoraggianti. Le esperienze sul campo confermano che un ambiente sportivo inclusivo e attento alle esigenze psicologiche aiuta a trattenere più ragazze.

La collaborazione con realtà come la Fondazione Laureus ha permesso di estendere questi messaggi anche oltre le mura del circolo, puntando a un cambiamento concreto nei contesti scolastici e sportivi di tutta italia. Puntare sull’autostima femminile oggi significa investire nella salute e nella motivazione delle future generazioni di sportive.

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