La divisione advertising di Netflix ha annunciato una trasformazione radicale nel modo in cui gli spot pubblicitari si affiancano ai contenuti in streaming. I nuovi formati puntano a catturare l’attenzione degli utenti quasi quanto i film e le serie, sfruttando l’intelligenza artificiale per offrire esperienze personalizzate e interattive durante la visione. Questo segna l’ingresso della pubblicità in una nuova fase, dove non resta più un semplice intermezzo, ma diventa parte integrante del racconto audiovisivo.
L’importanza della pubblicità a metà streaming secondo amy reinhard
Amy Reinhard, presidente della divisione advertising di Netflix, ha sottolineato che gli annunci trasmessi durante la fruizione dei contenuti riescono a coinvolgere gli spettatori quasi allo stesso livello degli show stessi. Questi momenti promozionali non sono più percepiti come interruzioni fastidiose ma acquisiscono valore comunicativo grazie a una presentazione più mirata e adattata al pubblico.
L’uso dell’intelligenza artificiale entra in gioco per modellare offerte pubblicitarie in tempo reale che si adattano al profilo dell’utente, creando un’esperienza più fluida e personalizzata. Secondo Reinhard, questa evoluzione consente di passare da semplici spot a vere e proprie interazioni dinamiche mentre si guarda un titolo, rendendo la pubblicità un segmento attivo e coinvolgente del servizio.
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Come si evolve la strategia di netflix con i nuovi formati pubblicitari
Durante l’evento upstream annuale dedicato agli investitori pubblicitari, Netflix ha illustrato la prossima fase della sua strategia commerciale, confermando l’intenzione di sviluppare formati più immersivi e flessibili. Gli annunci saranno costruiti per rispondere alle preferenze degli utenti e potranno modificarsi in base al contesto della visione, sfruttando dati comportamentali e tecnologie AI.
Questi formati prevedono un’interazione quasi in tempo reale, con contenuti pubblicitari che possono essere ridefiniti mentre l’utente continua a guardare. Si tratta di un passo avanti rispetto ai tradizionali spot pre- o post-roll, inserendo la pubblicità direttamente nell’esperienza del consumo audiovisivo.
Dati e risultati del piano pubblicitario lanciato nel 2022
Il piano con pubblicità di Netflix, disponibile da novembre 2022 a 7,99 euro al mese, ha superato i 94 milioni di abbonati, registrando un aumento del 34% rispetto all’anno precedente. Più della metà dei nuovi abbonati preferisce questa opzione rispetto ai piani senza annunci, che partono da 18 euro mensili.
Gli utenti che scelgono la versione con spot trascorrono in media 41 ore al mese sulla piattaforma, un segno della buona accoglienza ricevuta da questa formula. Questi numeri mostrano che la presenza di pubblicità non ha inciso negativamente sul tempo di visione, suggerendo un buon livello di gradimento e di engagement.
Espansione e controllo diretto della pubblicità nei mercati principali
Per sostenere la crescita del piano pubblicitario, Netflix ha implementato una piattaforma proprietaria per la gestione degli annunci, già attiva negli Stati Uniti dopo il lancio in Canada. L’obiettivo è di estenderla entro giugno a tutti i 12 Paesi dove è offerta questa modalità.
Questa infrastruttura consente all’azienda di gestire internamente gli spazi pubblicitari, riducendo la dipendenza da terzi e migliorando il targeting. Questa scelta mira anche a migliorare risultati e rendimento pubblicitario, grazie all’applicazione diretta di tecnologie sviluppate internamente.
Le proiezioni di netflix e la concorrenza degli altri grandi dello streaming
Netflix ha fissato l’obiettivo di raddoppiare i ricavi provenienti dagli annunci entro il 2025. Questo ambizioso traguardo segue un trend sempre più diffuso nell’industria dello streaming, che integra pubblicità più sofisticate e personalizzate.
Altri operatori come Amazon hanno annunciato l’introduzione di spot interattivi e contestuali su Prime Video. Anche LG ha innovato inserendo nella sua piattaforma webOS annunci capaci di leggere le emozioni degli spettatori, puntando a massimizzare il coinvolgimento attraverso tecnologie di analisi del comportamento.
Il panorama dello streaming si avvia quindi verso una pubblicità che modifica profondamente le modalità di fruizione e interazione, legando il contenuto e la promozione in modi più stretti e meno invasivi rispetto al passato.