Nessun licenziamento nelle asl abruzzesi, marsilio rassicura su stabilizzazione e assunzioni in corso

Nessun licenziamento nelle asl abruzzesi, marsilio rassicura su stabilizzazione e assunzioni in corso

Il presidente Marco Marsilio rassicura che nelle asl abruzzesi non ci saranno licenziamenti, puntando a superare il precariato con concorsi pubblici e stabilizzazioni per garantire continuità e qualità nel servizio sanitario.
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Il presidente Marsilio rassicura che nelle ASL abruzzesi non ci saranno licenziamenti, annunciando il superamento del precariato tramite concorsi pubblici e la riduzione delle esternalizzazioni per garantire stabilità e continuità nel servizio sanitario regionale. - Gaeta.it

La questione del personale nelle asl abruzzesi resta al centro dell’attenzione dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Marco Marsilio. In seguito a un incontro con i dirigenti del Dipartimento regionale Salute e dell’ASL 1 di Avezzano L’Aquila Sulmona, sono emersi dettagli importanti riguardo alla gestione del personale, alle procedure concorsuali avviate e all’intenzione di superare il precariato nel sistema sanitario locale.

Marsilio rassicura lavoratori e sindacati: nessun licenziamento in vista

Marco Marsilio ha voluto subito chiarire che non sono previsti licenziamenti per il personale in forza nelle asl regionali. La comunicazione è arrivata al termine di un confronto con i responsabili sanitari, proprio per dissipare ogni dubbio e preoccupazione tra i lavoratori, le loro famiglie e rappresentanti sindacali. Il presidente ha sottolineato che la priorità resta garantire la stabilità occupazionale, evitando crisi o tensioni nel sistema sanitario.

La preoccupazione riguardava soprattutto le contrattazioni legate alla trasformazione delle attuali modalità di gestione del personale, alcune delle quali basate su contratti di somministrazione o servizi esterni. Questi strumenti, utilizzati ormai da oltre vent’anni, hanno creato una situazione di precariato diffuso. Marsilio ha ribadito che la fase di transizione è complessa e deve rispettare le norme amministrative e contabili, ma non comporterà licenziamenti. Al contrario, nelle prossime settimane si procederà a stabilizzare il personale attraverso concorsi pubblici e altre forme di assunzione diretta.

Il superamento del precariato e la riduzione delle esternalizzazioni

La presenza di contratti esternalizzati e l’uso massiccio di personale somministrato sono considerati da tempo un problema. Queste forme di lavoro sono state adottate in passato come soluzione temporanea, ma hanno generato incertezza e instabilità nel servizio sanitario. Marsilio parla di una “triste eredità” che la Regione ha deciso di cambiare, puntando a un modello di assunzione più trasparente e stabile.

Le procedure concorsuali aperte servono proprio a sostituire questi strumenti di lavoro con personale assunto a tempo indeterminato dopo selezioni pubbliche. L’obiettivo è che medici, infermieri e operatori sanitari possano lavorare in condizioni di maggiore sicurezza e continuità, ottenendo così più gratificazione professionale. Parallelamente, si intende chiudere gradualmente i ricorsi ai contratti di servizio affidati a soggetti esterni e diminuire l’uso di somministrazioni temporanee, garantendo un maggior controllo diretto da parte delle asl.

Prospettive sul futuro della gestione del personale sanitario in abruzzo

Secondo le informazioni riferite dal presidente Marsilio, entro pochi giorni o settimane dovrebbe concludersi la fase di chiarimenti tecnici e amministrativi con l’ASL, necessari per sbloccare l’appalto di servizi in corso. Questo passaggio è fondamentale per assicurare continuità nella gestione dei servizi sanitari, soprattutto durante il periodo di transizione tra vecchie e nuove procedure di assunzione.

La Regione si è impegnata a portare avanti una politica di stabilizzazione del personale, basata su criteri trasparenti e regolari. Le immissioni in ruolo sono già state avviate in passato con migliaia di trasformazioni da contratti a tempo determinato a indeterminato. Per le fasce di lavoratori ancora coinvolte da forme precarizzate si prevedono nuove possibilità di stabilizzazione, con l’intento di rafforzare la qualità del servizio sanitario regionale.

Monitoraggio e sviluppi futuri

Gli sviluppi saranno monitorati con attenzione nelle prossime settimane, tenendo conto anche delle esigenze contabili e organizzative di ogni asl coinvolta. Questa fase rappresenta una svolta significativa rispetto a un passato segnato da esternalizzazioni e precarietà di lungo termine. Con una gestione più diretta e stabile del personale, si punta a migliorare la tenuta del sistema sanitario e assicurare maggiore serenità ai lavoratori coinvolti.

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