La mostra “Mit Contemporaneo” apre al pubblico con cadenza mensile alle sale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una selezione di opere realizzate da artisti italiani contemporanei e storici. Il progetto propone un modo inedito di vivere spazi istituzionali generalmente chiusi, offrendo l’occasione di scoprire lavori d’arte collocati negli ambienti del ministero a Roma. La gestione dell’accoglienza dei visitatori è affidata quest’anno al Touring Club Italiano, che ha esteso il suo progetto “Aperti per Voi” al ministero, permettendo l’accesso controllato a siti solitamente non accessibili.
L’apertura pubblica e il ruolo del touring club italiano
La mostra “Mit Contemporaneo” rimane aperta al pubblico ogni terzo sabato del mese. Questa frequenza consente sia agli appassionati d’arte sia ai visitatori occasionali di trascorrere alcune ore all’interno degli spazi espositivi. La novità sostanziale riguarda il sistema di accoglienza: il ministero ha scelto di collaborare con il Touring Club Italiano, in particolare con i volontari del progetto “Aperti per Voi”. Nato circa vent’anni fa a Roma, questo progetto mira a organizzare visite guidate e favorire l’accesso a luoghi istituzionali e artistici rimasti tradizionalmente chiusi o soggetti a orari limitati. Con l’ingresso del Mit nel circuito, il pubblico ha la possibilità di entrare in un ambiente solitamente riservato, con un percorso controllato e assistito.
Prenotazioni e modalità di accesso
La procedura per visitare la mostra richiede una prenotazione preventiva. I biglietti possono essere acquistati online attraverso il sito ufficiale del Touring Club Italiano o tramite Eventbrite, inclusa l’app per smartphone, digitando “Mit Contemporaneo” nella barra di ricerca. Questa modalità garantisce una gestione ordinata dei flussi, vista la natura delicata degli spazi e la necessità di rispettare norme di sicurezza. Il coinvolgimento del Touring Club assicura un servizio di accoglienza guidata, oltre a informazioni dettagliate sull’esposizione e sugli ambienti del ministero.
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Gli artisti esposti e la configurazione dell’evento
Le opere di “Mit Contemporaneo” sono distribuite in varie sale all’interno del ministero. Si tratta di lavori concessi in comodato gratuito o donati al Mit, arricchendo il patrimonio artistico presente negli ambienti istituzionali. L’esposizione comprende nomi noti e riconosciuti dell’arte italiana, coprendo diverse generazioni e stili. Tra gli artisti si registrano rappresentanti come Chiara Dynys, Giovanni Frangi ed Emilio Isgrò, figure che hanno segnato importanti momenti nella storia contemporanea del nostro paese. Al loro fianco, opere di Bice Lazzari, Massimo Listri e Giulia Napoleone delineano un ampio ventaglio di approcci e tecniche.
Artisti di rilievo
Non mancano lavori di Massimo Giannoni, Valentino Vago e Alessandro Papetti, artisti che hanno mantenuto viva la tradizione pittorica italiana contemporanea. L’esposizione raccoglie anche pezzi di valore da Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro e Paolo Delle Monache, protagonisti della scena artistica italiana riconosciuti a livello internazionale. Oltre a loro, compaiono nomi come Luca Pignatelli, Loris Cecchini e Davide Rivalta, capaci di proporre linguaggi attuali con materie e forme diverse. Questa varietà amplifica l’interesse per i visitatori, che possono fruire di un percorso espositivo articolato e ricco di contenuti.
Le opere sono collocate senza alterare l’architettura degli spazi, in modo da integrare arte e ambiente politico-amministrativo. Questo contribuisce a far percepire la dimensione culturale del ministero, oltre l’ordinaria funzione burocratica, e a valorizzare gli artisti attraverso un contesto raro e inconsueto. Il ministero diventa così un contenitore capace di ospitare una collezione significativa, accessibile a chi sa come prenotare la visita.
Un dialogo tra arte e istituzioni
L’esposizione “Mit Contemporaneo” si propone come un punto d’incontro tra arte e istituzioni, offrendo una fruizione diversa dal consueto circuito museale. La possibilità di visitare ciò che resta entro le mura del ministero amplia il panorama dell’arte pubblica, con un’attenzione particolare alle opere contemporanee italiane e alla loro diffusione presso un pubblico ampio e più variegato.