Le trattative tra ukraini e russi si sono concentrate sulla possibilità di un incontro diretto tra i presidenti Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Le dichiarazioni raccolte a Kiev indicano un possibile primo passo verso una mediazione più formale per chiudere il conflitto. Intanto entrambe le parti discutono possibili cessate il fuoco limitati, mentre l’Ucraina punta a rafforzare la propria difesa con nuovi sistemi Patriots forniti dagli Stati Uniti.
la proposta di un incontro diretto tra Zelensky e Putin
In un incontro con alcuni giornalisti, a cui ha partecipato anche l’agenzia Afp, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che i negoziatori russi e ucraini stanno valutando l’ipotesi di un incontro faccia a faccia tra lui e Vladimir Putin. Zelensky ha detto chiaramente la necessità di porre fine alla guerra e ha collegato questa esigenza proprio a un confronto diretto tra i due leader: “Dobbiamo chiudere questa guerra, e probabilmente inizia con un incontro tra leader”.
L’idea di questo incontro appare ancora in una fase preliminare. Zelensky ha spiegato che i negoziatori russi “hanno iniziato a parlarne” con i rappresentanti ucraini. Questo rappresenta una novità significativa, dato che in passato Mosca aveva più volte escluso qualsiasi confronto diretto tra i presidenti. Ora, la prospettiva di un colloquio tra Zelensky e Putin sembra aprire una nuova finestra rispetto alle trattative.
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la posizione della Russia e le condizioni per l’incontro
Mercoledì scorso, il capo della delegazione negoziale russa Vladimir Medinsky ha risposto all’ipotesi di un incontro tra i due leader. Medinsky ha sottolineato che per poter organizzare questo faccia a faccia serve prima chiarire i termini dell’accordo tra le parti e definire l’agenda dei temi da discutere: “Bisogna capire cosa si deve discutere, e quali sono i termini da concordare”.
Ha aggiunto però che, durante l’incontro, non è necessario negoziare l’accordo nel dettaglio, ma porre fine formalmente alle ostilità con la firma di un documento. Questa distinzione evidenzia l’intenzione russa di avere un patto chiaro e formalizzato, anche senza entrare in approfondimenti sul contenuto.
Nel frattempo, Mosca ha rilanciato la proposta di brevi cessate il fuoco di 24-48 ore sulla linea di contatto, per permettere il recupero dei feriti e la raccolta dei corpi dei soldati caduti. Medinsky ha spiegato che la proposta mira a dare spazio a squadre mediche e ai comandanti sul campo: “È una questione molto importante. Serve consentire alle squadre mediche di portare via i feriti e ai comandanti di recuperare i corpi”.
La strategia ucraina per il supporto militare e finanziario
Parallelamente ai negoziati, l’Ucraina ha dichiarato di lavorare per assicurarsi i fondi necessari ad acquisire dieci sistemi di difesa aerea Patriot dagli Stati Uniti. Zelensky ha fornito chiarimenti ai giornalisti sulla strategia. Ha spiegato che gli Stati Uniti trasferiranno o venderanno i sistemi, ma spetta all’Ucraina trovare il finanziamento per l’intero numero: “Il nostro compito è trovare i fondi per tutti e dieci sistemi”.
Al momento, ha detto il presidente, tre sistemi Patriot sono già “assicurati”. Questi impianti rappresentano un elemento cruciale per la difesa ucraina, in particolare contro gli attacchi aerei russi. L’ottenimento e il dispiegamento di questi sistemi potrebbe modificare il quadro dei combattimenti sul terreno, rafforzando le possibilità di resistenza di Kiev.
Il doppio binario di Kiev tra diplomazia e difesa
L’impegno finanziario su questi sistemi mostra come l’Ucraina non si limiti a cercare una soluzione politica, ma continui a puntare su strumenti militari che consentano di tutelare la propria sovranità in questa fase delicata. Questo doppio binario – negoziati diplomatici e rafforzamento militare – segna le mosse attuali di Kiev nell’affrontare il conflitto.