Nave Life Support di Emergency in arrivo ad Ancona con 49 naufraghi: i dettagli dell'operazione di soccorso

Nave Life Support di Emergency in arrivo ad Ancona con 49 naufraghi: i dettagli dell’operazione di soccorso

La nave di soccorso Life Support di Emergency arriverà ad Ancona il 18 novembre con 49 naufraghi, tra cui minori e donne, dopo un’operazione in acque internazionali nel Mediterraneo.
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Nave Life Support di Emergency in arrivo ad Ancona con 49 naufraghi: i dettagli dell'operazione di soccorso - Gaeta.it

La nave di ricerca e soccorso Life Support di Emergency raggiungerà il porto di Ancona domenica 18 novembre alle ore 14. A bordo ci sono 49 persone, tra cui sei donne e sei minori stranieri non accompagnati, tratte in salvo durante un’operazione di soccorso effettuata in acque internazionali, nel contesto della zona SAR maltese. L’importante missione è stata completata con successo il 12 novembre, seguendo una serie di interventi che hanno portato alla luce questioni critiche legate ai salvataggi nel Mediterraneo.

Il soccorso in acque internazionali

La Life Support è intervenuta dopo aver avvistato, verso le 16.30, un’imbarcazione in difficoltà. Jonathan Naní la Terra, Team Leader di Emergency, ha dettagliato la situazione: la barca di vetroresina era sovraffollata e priva di salvagenti per tutti a bordo. Dopo la segnalazione, il team di soccorso è sceso in mare per garantire la sicurezza delle persone, provvedendo alla distribuzione dei dispositivi di salvataggio e portando le 49 persone in salvo a bordo della nave.

Le condizioni meteo-marina erano critiche durante il salvataggio, ma grazie alla competenza e all’efficienza dell’equipaggio, l’operazione si è conclusa senza problemi significativi. Subito dopo, Emergency ha contattato le autorità competenti per riportare l’accaduto e mettersi a disposizione per eventuali ulteriori necessità.

Le storie dei naufraghi

Le testimonianze di coloro che hanno ricevuto assistenza dalla Life Support evidenziano le drammatiche circostanze da cui provengono. I sopravvissuti hanno riferito di essere partiti da Al Zawiya, in Libia, intorno all’una di notte. Provengono da paesi come Siria, Egitto e Bangladesh, comunità colpite da conflitti armati, instabilità politica e crisi economiche. Queste situazioni disperate spingono le persone ad affrontare viaggi pericolosi in cerca di sicurezza e speranza di una vita migliore.

Dopo il salvataggio, alla Life Support è stato assegnato il porto di Ancona come posto di sicurezza. La distanza dal luogo del salvataggio richiede diversi giorni di navigazione, rendendo il tragitto un ulteriore test per i naufraghi, che hanno già affrontato esperienze traumatiche.

L’arrivo ad Ancona e le operazioni di sbarco

Domani, in Prefettura ad Ancona, è prevista una riunione operativa che si terrà alle 10 per gestire le operazioni di sbarco, accoglienza e assistenza ai naufraghi. Le autorità locali, insieme a organizzazioni umanitarie, stanno predisponendo un piano per garantire una transizione sicura e dignitosa per tutte le persone soccorse.

La Life Support ha già effettuato 26 missioni di ricerca e soccorso dal dicembre 2022, contribuendo al salvataggio complessivo di 2.342 persone. La sua continua operatività evidenzia l’importanza delle attività di soccorso nel Mediterraneo centrale, un’area nota per gli alti livelli di rischio per i migranti.

La sorte di eventi recenti sottolinea la necessità di mantenere vivo il dibattito sulla gestione delle emergenze migratorie in Europa e sull’importanza della cooperazione internazionale nel rispondere a queste sfide.

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