La Nato compie 70 anni in un contesto di tensioni che coinvolgono direttamente la pace in Europa e oltre. Marcos Perestrello de Vasconcellos, presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato, ha sottolineato l’importanza di un forte impegno nei confronti della sicurezza collettiva. Le sue dichiarazioni, rilasciate ieri a Roma durante un evento a Montecitorio, richiamano l’attenzione sulle sfide attuali che mettono a rischio la stabilità, soprattutto dopo il conflitto in Ucraina. L’assemblea si è riunita con l’obiettivo di rafforzare il legame tra i parlamenti dei 32 Paesi membri e consolidare impegni concreti per il futuro della difesa condivisa.
La sfida più difficile per la sicurezza dell’europa dopo decenni di pace
Marcos Perestrello de Vasconcellos ha definito questo periodo come il più complesso per la sicurezza europea degli ultimi decenni. Le tensioni generate da conflitti e minacce ibride impongono una revisione delle strategie difensive. Non a caso, il presidente ha ricordato che la pace di cui gode l’Unione europea è fragile, specialmente in considerazione del conflitto che ha annullato tale condizione per l’Ucraina. Parlando dal cuore di Montecitorio, ha rimarcato che senza investimenti adeguati per contrastare queste minacce sarà impossibile mantenere la pace attuale. L’invito è esplicito: è necessario un impegno concreto e condiviso, che coinvolga governi, parlamenti e cittadini con consapevolezza e responsabilità.
La crisi ucraina ha profondamente alterato gli equilibri politici e militari nella regione, svelando vulnerabilità e mettendo in discussione le forme tradizionali di difesa collettiva. Perestrello, già segretario di Stato per la Difesa in Portogallo fra il 2015 e il 2018, ha utilizzato la sua esperienza per sottolineare come il dialogo parlamentare debba essere rafforzato per affrontare queste nuove minacce. La conferenza ha dunque evidenziato che la Nato non può limitarsi ad agire come un corpo militare, ma deve estendere la sua influenza anche nella sfera politica e sociale, stimolando un confronto aperto all’interno delle democrazie partecipanti.
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Il ruolo strategico dell’assemblea parlamentare nella difesa comune
L’assemblea parlamentare Nato collabora da 70 anni con i parlamenti nazionali per costruire un sistema di sicurezza condiviso. Questi rappresentanti hanno la responsabilità di mantenere vivo il dialogo su difesa e sicurezza, temi spesso percepiti come distanti dal dibattito pubblico. La sfida di oggi consiste nel raggiungere un consenso forte e sostenere gli impegni presi nelle sedi ufficiali, non solo tra i governi, ma soprattutto nelle aule parlamentari che rappresentano i cittadini. Perestrello ha ribadito che il loro ruolo di collegamento è fondamentale per trasmettere l’urgenza delle minacce e la necessità di risposte comuni.
Da Montecitorio, ha osservato che la celebrazione dei 70 anni rappresenta anche un momento per riflettere, senza lasciarsi andare a facili compiacimenti. Al momento, la Nato naviga in acque complesse, dove la collaborazione politica, il consenso tra forze democratiche e la solidarietà fra Stati sembrano elementi cruciali per mantenere la coesione. L’assemblea pretende una maggiore trasparenza e responsabilizzazione da parte dei governi intorno ai budget per la difesa, per assicurare che le risorse vengano impiegate efficacemente contro minacce comuni, siano esse militari, informatiche o economiche.
Il compito dei parlamentari non si limita al controllo formale ma si estende a coinvolgere l’opinione pubblica, rendendo evidenti le ragioni che giustificano le scelte governative. Solo così sarà possibile evitare divisioni interne o reticenze nel sostenere la Nato. Questo ruolo si afferma come uno dei più importanti nell’ultimo periodo, davanti a scenari geopolitici che richiedono risposte rapide, condivise e decise.
Comunicare la sicurezza ai cittadini per mantenere il sostegno democratico
L’aspetto della comunicazione nei temi legati alla difesa è centrale nel dibattito nazionale e internazionale. Perestrello ha sottolineato che il sostegno dei cittadini è imprescindibile perché sono loro, indirettamente, a finanziare le spese militari. L’assemblea parlamentare ha il compito di tradurre in termini chiari e accessibili i motivi per cui un impegno nella sicurezza è necessario. La trasparenza nel dialogo con i cittadini aiuta a evitare fraintendimenti e a favorire un consenso consapevole, misura indispensabile per sostenere azioni a lungo termine.
Il presidente ha rimarcato la necessità di fondare ogni decisione sulla chiarezza morale che deriva dai valori democratici condivisi. Questa base etica serve da guida nelle scelte militari, nelle alleanze e nelle politiche di difesa. L’unità tra Europa e Nord America, che in passato ha garantito la stabilità, deve tornare a essere un pilastro forte per affrontare minacce che nessuna singola nazione può fronteggiare isolatamente. Gli esempi recenti mostrano che le sfide spaziano da guerre convenzionali a forme nuove di confronto, come la cyber guerra, rendendo indispensabile una collaborazione più stretta e strategica.
I parlamentari e il loro impegno con gli elettori
I parlamentari, attraverso i loro incontri e discussioni quotidiane con gli elettori, hanno la possibilità di spiegare come la difesa collettiva protegga non solo i confini, ma anche stili di vita e libertà civili. Solo con questo impegno continuo sarà possibile ancorare la sicurezza al consenso sociale e rafforzare la posizione delle democrazie nella Nato, in un periodo che per molti osservatori rappresenta un bivio critico per il futuro della pace europea.