La recente formazione del Tavolo tecnico di filiera olivicolo-oleario, annunciata dal Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, rappresenta un’opportunità significativa per il settore in Italia. Con oltre 1,16 milioni di ettari dedicati agli oliveti e una presenza massiccia di frantoi e aziende agricole, il Paese si posiziona come protagonista globale in questo settore. Tuttavia, la produzione interna non riesce a soddisfare completamente il consumo nazionale, il che rende necessaria una serie di interventi coordinati per affrontare le difficoltà legate alla disponibilità di fondi, alla lotta contro la contraffazione e alla valorizzazione della qualità del prodotto.
Il ruolo cruciale di AIFO nel nuovo tavolo
L’Associazione Italiana Frantoiani accoglie con entusiasmo questo decreto, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo tra tutti i protagonisti della filiera. AIFO, cuore pulsante del mondo dei frantoi, sarà attivamente coinvolta nelle discussioni, portando la voce e le necessità dei frantoiani, che rappresentano gli autentici produttori di olio. La presenza di AIFO al tavolo non solo garantirà che i problemi del settore siano ascoltati, ma anche che vengano proposte soluzioni pratiche.
Durante le riunioni, i frantoiani intenderanno enfatizzare diversi aspetti critici, tra cui la necessità di strumenti finanziari accessibili e di strutture adeguate per lo stoccaggio dell’olio. Inoltre, un’altra proposta in discussione è la creazione di un marchio nazionale per gli oli extravergini di qualità sostenibile e artigianali. Questo è fondamentale per elevare gli standard e riconoscere l’eccellenza che l’Italia può offrire in un mercato tanto competitivo.
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Affrontare le sfide del settore olivicolo-oleario
Il settore olivicolo-oleario italiano deve affrontare diverse sfide che mettono a rischio la propria sostenibilità e capacità di crescita. Uno dei problemi principali è l’accesso al credito, che può risultare limitato per molte piccole e medie imprese del settore. I frantoiani necessitano di finanziamenti che consentano loro di investire in modernizzazione e miglioramento delle tecnologie di produzione, nonché in infrastrutture adeguate per la lavorazione e la conservazione dell’olio. La valorizzazione dei prodotti di qualità è un’altra questione cruciale. In un contesto globale dove la concorrenza è agguerrita, è essenziale creare iniziative che mettano in risalto le caratteristiche uniche degli oli italiani.
La lotta contro la contraffazione rappresenta un altro fronte su cui il Tavolo si dovrà concentrare. Negli ultimi anni, la diffusione di prodotti falsificati ha danneggiato la reputazione del made in Italy, e il rafforzamento delle pratiche di controllo è fondamentale per garantire la tutela dei consumatori e dei produttori.
Obiettivi e aspirazioni del tavolo tecnico
L’obiettivo principale del nuovo Tavolo è chiaro: attraverso un approccio che unisce innovazione e sostenibilità , si intende valorizzare e promuovere la filiera olivicolo-olearia. Riconoscere e celebrare il ruolo dei frantoiani nel processo produttivo non solo favorisce la qualità dell’olio, ma anche il prestigio dell’Italia nel mercato internazionale.
Il Presidente di AIFO, Elia Pellegrino, ha espresso soddisfazione per questa iniziativa, evidenziando quanto sia indispensabile valorizzare il contributo dei frantoiani per il successo della filiera. L’intento è di costruire un percorso di crescita che porti a risultati duraturi e significativi per tutti gli attori coinvolti.
Con la nascita di questo Tavolo tecnico, il settore olivicolo-oleario italiano si trova in una posizione privilegiata per affrontare le sfide attuali e future. Grazie a un dialogo aperto tra tutti i membri della filiera, si spera di creare un contesto favorevole, in grado di promuovere un prodotto di alta qualità e di rafforzare la posizione dell’Italia a livello globale.