Napul'era: Un omaggio alla canzone napoletana al Museo di Capodimonte

Napul’era: Un omaggio alla canzone napoletana al Museo di Capodimonte

Nel 2025, il Museo di Capodimonte celebra Pino Daniele con l’evento “Napul’era”, un viaggio musicale che unisce canzoni storiche e moderne, valorizzando la tradizione napoletana e la sua poesia.
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Napul'era: Un omaggio alla canzone napoletana al Museo di Capodimonte - Gaeta.it

Nel 2025 si celebrano importanti anniversari legati a Pino Daniele, figlio del blues napoletano: il decennale della sua scomparsa e il settantesimo anno dalla sua nascita. In questo contesto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli si prepara a dare il via a un evento speciale. Il Salone delle Feste ospiterà ‘Napul’era – Un viaggio nella canzone napoletana d’autore da Mercadante a Pino Daniele‘ con la partecipazione di artisti di spicco come Enzo Decaro. In un’atmosfera suggestiva, lo spettacolo si presenta come un’importante occasione per riscoprire non solo la musica di Daniele, ma anche le radici storiche della canzone napoletana.

Un evento che celebra la tradizione musicale napoletana

Il debutto dello spettacolo è previsto in concomitanza con una straordinaria apertura serale del museo il 9 dicembre, con un biglietto d’ingresso al costo di 3 euro. Il direttore Eike Schmidt ha delineato il progetto ‘Capodimonte in scena‘, una nuova iniziativa che mira a integrare danza, musica e teatro all’interno degli spazi storici del museo. L’obiettivo è quello di rendere il museo un luogo di incontro tra passato e presente, dando nuova vita alle tradizioni artistiche di Napoli.

Schmidt ha sottolineato l’importanza di rendere il Salone delle Feste nuovamente accessibile per eventi culturali, trasformando il museo in un punto di riferimento vivace per i napoletani e i turisti. Mettendo in scena la canzone napoletana, dalla fine del 1500 fino ai brani più recenti di Pino Daniele, l’evento si presenta come una celebrazione colta e originale, che valorizza non solo la musica, ma anche la letteratura poetica che spesso l’accompagna.

Enzo Decaro e la riscoperta della poesia musicale

Nel suo intervento, Enzo Decaro ha scelto di narrare non solo le storie che la musica porta con sé, ma ha pensato a un focus specifico sui testi delle canzoni di Pino Daniele. La scelta di valorizzare il grande valore poetico delle sue liriche è un aspetto che, a volte, è sottovalutato. Le parole dell’artista napoletano non rappresentano solo un veicolo di suono, ma un messaggio potente che esprime la cultura e l’anima di Napoli, rimarcando il significato della tradizione musicale.

Il maestro Pietro Cantisani, chitarrista di grande talento e ideatore dello spettacolo, ha deciso di rendere omaggio a Pino Daniele, ispirandosi a grandi nomi della chitarra come Gangi e Cigliano, che hanno reso celebre la canzone partenopea. Attraverso arrangiamenti originali, Cantisani si propone di collegare la musica di tradizione con alcuni brani straordinari di Daniele, creando un ponte tra passato e presente, tra la musica classica napoletana e il blues.

Un viaggio musicale tra passato e presente

Durante lo spettacolo, gli spettatori potranno assistere a un viaggio che mette in dialogo le canzoni di autori storici con quelle di Pino Daniele. Verranno interpretati brani come ‘So’ le sorbe e le nespole amare‘ di Leonardo Vinci, accostati a ‘E invece no‘, e le melodie di Saverio Mercadante come ‘L’uocchie de nenna mia‘ si incontreranno con ‘Terra mia‘. La proposta musicale si snoda attraverso un repertorio di grande suggestione, in cui classici come ‘Mmiezz’o grano‘ e ‘Donna Cuncetta‘ dialogano con l’eredità musicale di Daniele, come ‘Non ce sta piacere‘, ‘Maggio se ne va‘ e molti altri.

La produzione, a cura degli Amici della Musica del Lagonegrese, organizza eventi prestigiosi come il Festival Internazionale di Chitarra, giunto alla 41ª edizione. La ristrutturazione del Salone delle Feste, dotato di nuova illuminazione, promette di arricchire ulteriormente l’esperienza dei visitatori, rendendo il museo un palcoscenico unico per la musica e la cultura napoletana.

Con questi eventi, il Museo di Capodimonte si prepara a raccontare la storia musicale di Napoli in modo originale e coinvolgente, contribuendo a mantenere viva la memoria di artisti che hanno segnato un’epoca e continuano a influenzare generazioni.

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