Napoli si mobilita contro il G7: corteo per la Palestina e contro le spese militari

Napoli si mobilita contro il G7: corteo per la Palestina e contro le spese militari

A Napoli si svolgerà un corteo contro le guerre e il genocidio palestinese, con richieste di giustizia sociale e critiche alle spese militari del governo italiano, in risposta al G7.
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Napoli si mobilita contro il G7: corteo per la Palestina e contro le spese militari - (Credit: www.ansa.it)

A Napoli, un corteo significativo si sta preparando per esprimere la ferma oppressione contro le guerre e il genocidio del popolo palestinese. L’evento, organizzato dai movimenti locali, si concentra sulla condanna delle decisioni politiche recenti e sulla richiesta di una giustizia sociale più evidente. La manifestazione si terrà in Piazza Garibaldi, in prossimità della stazione centrale, sotto il motto “Contro le vostre guerre, Palestina libera, no G7, no ddl 1660“.

Il messaggio del corteo e le restrizioni della questura

Davide Dioguardi, uno dei leader del movimento, ha commentato le restrizioni imposte dalla questura, definendole un atto provocatorio che sembra mettere in discussione la libertà di espressione e di manifestazione. “È inaccettabile che ci sia un blocco così distante dall’evento principale“, ha affermato. Secondo Dioguardi, questa limitazione rappresenta un segno preoccupante della crescente deriva autoritaria e militarista che caratterizza le politiche occidentali.

La manifestazione è stata organizzata non solo in reazione al G7 che si svolge a Palazzo Reale, ma anche per sottolineare la necessità di una maggiore attenzione ai diritti umani e al benessere sociale. Molti partecipanti condividono la convinzione che le spese militari non debbano avere la precedenza su questioni vitali quali la sanità pubblica, l’istruzione e il diritto alla casa.

La posizione del governo italiano e le critiche

Chiara Capretti, un’altra figura di spicco del movimento, ha richiamato l’attenzione sulle recenti dichiarazioni del ministro italiano, che ha annunciato l’intenzione di aumentare le spese militari di 4 miliardi per raggiungere il 2% del PIL. La leader sociale ha affermato che questa decisione è un segnale allarmante che il governo sta ignorando i bisogni fondamentali dei cittadini. “Questo governo ha ancora molto da imparare se pensa di poter accantonare questioni vitali per finanziare la guerra“, ha rilevato Capretti.

Il messaggio del corteo è chiaro: i movimenti napoletani invitano il governo a invertire rotta, a rispondere ai veri bisogni della popolazione piuttosto che continuare ad alimentare una spesa militare spregiudicata. I manifestanti sono determinati a farsi sentire, nonostante le limitazioni imposte, e vogliono sottolineare l’importanza della pace e della giustizia sociale.

Conclusione del corteo e futuro delle mobilitazioni

L’appuntamento in Piazza Garibaldi rappresenta un momento cruciale per la città di Napoli e per le questioni sociali in generale. Il corteo non è solo una risposta al G7, ma anche una manifestazione di unità tra le varie anime politiche e sociali della città. Con una presenza attiva e un messaggio indirizzato sia a livello locale che internazionale, i movimenti napoletani mirano a rimanere focalizzati sulle loro richieste.

L’intenzione è di creare un fronte comune contro le politiche belliciste e le disuguaglianze sociali. Con un’agenda chiara e obiettivi specifici, il movimento di Napoli continua a dimostrare la sua forza e la sua determinazione, affinché la voce dei cittadini venga ascoltata e rispettata.

Ultimo aggiornamento il 19 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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