Napoli in protesta per il click day: caos e tensioni tra disoccupati e forze dell’ordine al porto

Napoli in protesta per il click day: caos e tensioni tra disoccupati e forze dell’ordine al porto

A Napoli il click day per 800 disoccupati di lunga durata è stato bloccato da problemi tecnici, causando proteste, scontri con le forze dell’ordine e tensioni in consiglio comunale con richieste di sospensione e verifiche.
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Nel 2025 a Napoli il Click Day per assegnare tirocini a 800 disoccupati è stato bloccato da problemi tecnici, scatenando proteste, tensioni istituzionali e richieste di sospensione dell’iniziativa. - Gaeta.it

Il 2025 a Napoli ha visto una giornata segnata da tensioni e disagi legati al cosiddetto Click Day, l’iniziativa pensata per assegnare tirocini formativi a 800 disoccupati di lunga durata. Quella che doveva essere un’occasione di speranza si è trasformata in un blocco tecnico della piattaforma online, con ripercussioni immediate sia sul piano sociale sia istituzionale. Le difficoltà nel partecipare alla procedura hanno scatenato proteste in strada e fermenti nel consiglio comunale, rivelando un malcontento diffuso verso la gestione dell’evento.

Blocco della piattaforma e prime proteste dei disoccupati

La mattina del click day è iniziata con un problema tecnico che ha subito bloccato l’accesso alla piattaforma online. Dalle nove in punto, molti aspiranti tirocinanti hanno riscontrato l’impossibilità di completare la procedura. Questo intoppo ha esasperato le attese già alte, visto che il bando rappresentava una concreta occasione per molte persone in difficoltà da mesi o anni. Il disservizio ha generato un clima di frustrazione che ha spinto un gruppo numeroso di persone a manifestare davanti al porto di Napoli.

La tensione e gli scontri con le forze dell’ordine

La protesta si è caricata di tensione in breve tempo, quando la folla ha cercato di farsi ascoltare con maggior vigore, ottenendo una risposta decisa da parte delle forze dell’ordine. Le forze di polizia hanno effettuato alcune cariche per contenere il corteo, che ha provocato l’arresto e il trasferimento in questura di tre partecipanti, due uomini e una donna. La loro posizione è ora sotto indagine per chiarire le dinamiche degli scontri.

Il caso approda in consiglio comunale e tensioni istituzionali

Parallelamente alla manifestazione in strada, la vicenda ha acceso anche il dibattito politico a Napoli. Durante la seduta del consiglio comunale, la crisi del click day è stata al centro dell’attenzione. I presidenti dei gruppi consiliari hanno deciso di sospendere temporaneamente i lavori per incontrare una delegazione dei disoccupati che chiedeva risposte immediate. I rappresentanti della protesta avevano già segnalato malfunzionamenti e anomalie fin dalla sera precedente, aumentando la pressione sugli amministratori pubblici.

Una comunicazione difficoltosa e malcontento diffuso

Questo episodio ha messo in luce una comunicazione difficoltosa e un evidente malcontento verso la procedura e l’organizzazione dell’evento. Nel corso delle discussioni è emersa la necessità di trovare un equilibrio tra le aspettative della cittadinanza e le garanzie offerte da chi avrebbe gestito la selezione dei candidati ai tirocini.

La reazione ufficiale del comune e richieste di sospensione

Il comune di Napoli si è mosso in tempi rapidi per cercare di contenere la situazione e ripristinare una gestione trasparente del click day. L’assessora alle Politiche giovanili e al Lavoro, Chiara Marciani, insieme alla presidente del Consiglio comunale, Vincenza Amato, hanno inviato una lettera indirizzata al sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e al prefetto di Napoli Michele di Bari. Nella comunicazione, con copia al sindaco Gaetano Manfredi, viene chiesta la sospensione immediata della procedura per permettere verifiche approfondite sulle difficoltà tecniche e i disservizi segnalati.

L’atto ufficiale mira a garantire che tutti i 800 beneficiari possano accedere secondo criteri eque e senza anomalie. Il comune ha predisposto un controllo più serrato sulle dinamiche legate al sistema informatico e ai processi gestionali che hanno portato al blocco della piattaforma. La priorità resta ripristinare fiducia e trasparenza in un contesto sociale particolarmente fragile e sensibile al tema del lavoro.

Possibili conseguenze e scenari futuri per il click day

Stando alle richieste avanzate, se dovessero emergere conferme sulle irregolarità, il comune di Napoli potrebbe chiedere l’annullamento totale dell’evento per ripartire da capo con nuove premesse. Il rischio di un licenziamento definitivo dell’iniziativa è legato alla gravità delle anomalie che emergeranno nelle verifiche tecniche e organizzative. Si tratta di un passaggio delicato, considerato che il click day era stato programmato proprio per affrontare il problema della disoccupazione prolungata in città.

Le tensioni e la delusione manifestate in queste ore testimoniano un malessere sociale da tempo presente, alimentato dall’assenza di opportunità lavorative concrete. Cittadini e istituzioni rimangono sotto pressione, mentre restano in attesa di una risposta che sappia garantire accesso equo e opportunità reali. Il futuro del progetto sarà scandito dagli esiti delle verifiche e dal modo in cui le autorità sapranno gestire la situazione emersa.

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