Napoli: grido d’allerta per un bambino autistico in attesa di terapie cruciali

Napoli: grido d’allerta per un bambino autistico in attesa di terapie cruciali

La storia di Giacomo, un bambino autistico di Napoli, evidenzia le gravi carenze nel supporto alle famiglie con disabili e l’urgenza di interventi per garantire accesso a terapie fondamentali.
Napoli3A Grido De28099Allerta Per Un Napoli3A Grido De28099Allerta Per Un
Napoli: grido d’allerta per un bambino autistico in attesa di terapie cruciali - Gaeta.it

La situazione di un bambino autistico di nove anni, residente nel quartiere Ponticelli di Napoli, ha messo in luce gravi carenze nel sistema di supporto per le famiglie con figli disabili. Il padre, Aniello, ha fatto appello alla comunità per ottenere assistenza per il figlio Giacomo, il quale da anni attende terapie fondamentali per migliorare la sua socialità e il suo rendimento scolastico.

Le difficoltà di Giacomo e della sua famiglia

Aniello, il padre di Giacomo, ha raccontato come la mancanza di terapie appropriate stia compromettendo non solo la qualità della vita del bambino, ma anche il suo sviluppo sociale e le relazioni con i compagni di scuola. “Possiamo dire che l’assenza di un supporto professionale ha un impatto diretto sulla socialità di Giacomo. La scuola, che dovrebbe essere un luogo di crescita e interazione, diventa un ambiente difficile da affrontare senza le giuste risorse,” ha affermato Aniello.

Le difficoltà per la famiglia non si limitano a questo. La lista d’attesa per ricevere assistenza è lunga e vi è una carenza di strutture disponibili. Aniello ha esplorato anche alternative private, ma le risorse economiche sono insufficienti. La disperazione è evidente, e l’affetto per il figlio si traduce in un forte desiderio di agire per il suo benessere.

L’intervento dell’associazione “La Battaglia di Andrea”

In seguito all’incontro con l’associazione “La Battaglia di Andrea”, Giacomo ha ricevuto supporto dopo che il caso è diventato di pubblico dominio. Asia Maraucci, presidente dell’associazione, ha condiviso come il caso richieda un’attenzione immediata. “Abbiamo accolto Aniello nei nostri uffici e li abbiamo messi in contatto con uno dei nostri avvocati, Vincenzo Grimaldi, che ha iniziato a lavorare sulla situazione. La storia di Giacomo rappresenta un’urgenza, e siamo pronti a fare il possibile per garantire l’accesso alle terapie necessarie,” ha dichiarato Asia.

L’associazione è nota per il suo lavoro a sostegno dei diritti dei bambini disabili e la caparbietà con cui affrontano le problematiche legate alle liste di attesa. La loro azione mira a garantire che ogni bambino riceva le cure di cui ha bisogno, senza ritardi ingiustificati. “Le difficoltà per avere accesso alle terapie per i bambini disabili è una realtà complessa, tanto che tocchiamo con mano casi disperati,” ha proseguito Asia.

Il futuro di Giacomo e l’impatto della mancanza di supporto

Il benessere di Giacomo passa attraverso il ricevere le giuste terapie. Senza di esse, il rischio di isolamento e difficoltà interpersonali aumenta, influendo su come si relaziona non solo con gli altri bambini, ma anche con gli adulti e il mondo che lo circonda. La dottoressa Maraucci ha evidenziato l’importanza delle terapie per la continuità di crescita emotiva e sociale delle bambini con disabilità. Senza un intervento tempestivo, si rischia di compromettere pesantemente il futuro del piccolo.

La società deve essere consapevole delle sfide che affrontano le famiglie con bambini disabili e l’urgenza di un intervento. Affrontare con determinazione i problemi legati all’accesso alle terapie significa costruire una comunità più inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti i suoi membri. Le storie come quella di Giacomo sono un richiamo all’azione per il sistema sanitario, le istituzioni e la società civile, per assicurare che nessun bambino venga lasciato indietro.

Change privacy settings
×