Francesco Gallifuoco, un nome che risuona tra gli amanti della pizza napoletana, sta tracciando un sentiero innovativo e promettente nel mondo della ristorazione. Titolare di un locale storico di fronte alla Stazione Centrale di Napoli, Gallifuoco ha saputo unire tradizione e modernità, creando piatti che riflettono la ricca cultura gastronomica partenopea. In questo articolo, esploriamo le sue idee, l’evoluzione del settore e l’importanza di questo mestiere nel panorama attuale.
Un nuovo corso per la pizzeria
Gallifuoco, che ha compiuto 40 anni ad aprile, ha visto un cambiamento significativo nel campo della pizza negli ultimi anni. “Il trend delle pizzerie è radicalmente mutato rispetto al passato,” spiega il pizzaiolo. Oggi i turni di lavoro sono meno rigidi e gli stipendi, a suo avviso, sono aumentati. Questo cambiamento è un’opportunità per i giovani che desiderano intraprendere una carriera nella ristorazione. Gallifuoco è convinto che sia il momento giusto per i giovani pizzaioli che vogliono avvicinarsi a questa professione con fiducia, poiché possono contare su un settore in crescita e su opportunità genuine.
Le innovazioni non mancano nel suo locale. Gallifuoco ha introdotto i “Grotte“, una proposta unica di ripieni al forno che ha già conquistato i palati di molti clienti. Con l’idea di offrire un’alternativa alla pizza tradizionale, il pizzaiolo ha sperimentato diverse ricette, cercando di mantenere l’identità napoletana ma con un tocco di originalità. “Scommetto sul futuro e delle possibilità di lavoro per i giovani,” continua Gallifuoco, che ha a cuore la crescita professionale di chi entra nel suo team.
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La tradizione familiare e l’innovazione in cucina
La storia della famiglia Gallifuoco nella ristorazione affonda le radici a fine Ottocento. Marco, il padre di Francesco, ha aperto il primo locale nel 1966 insieme alla moglie, Maria Calabrese, che è stata tra le prime donne pizzaiolo a Napoli. Maria ha avuto una grande influenza sulla cucina, portando una ventata di novità e creatività. I nomi delle sue creazioni, come la pizza “Toca“, intitolata alla celebre cravatta di famiglia, hanno segnato un’epoca. Questo legame tra tradizione e innovazione è il filo conduttore che Francesco ha scelto di seguire.
Nel 2015, Francesco ha avviato una nuova fase per la Pizzeria Franco, rinnovando l’ambiente e introducendo impasti e materie prime di alta qualità. Il restyling ha portato il locale ad adattarsi alle esigenze di una clientela più giovane e turistica, mantenendo salda la sua identità napoletana. “Voglio che la mia pizzeria si distingua non solo per la qualità, ma anche per l’originalità dei piatti che propongo,” afferma Gallifuoco, evidenziando la sua attenzione alla cultura gastronomica.
L’arte delle “Grotte” e il recupero delle tradizioni
Le “Grotte“, una invenzione di Gallifuoco, sono un esempio di come l’innovazione possa convivere con la tradizione. “Ho sempre amato i ripieni al forno,” dice il pizzaiolo. Il suo approccio differente ha creato un prodotto che si distacca da quelli tradizionali, spesso considerati “pastosi”. Gallifuoco ha voluto realizzare una pizza che rispondesse al suo gusto personale, cercando di preservare i vapori all’interno del ripieno. Con farine e tecniche diverse, ha creato un impasto che mantiene la consistenza desiderata e garantisce una cottura che valorizza ogni componente.
Il locale, con una capienza di 70 posti e sedici dipendenti, è un punto di riferimento nel quartiere. “La zona si è evoluta, è diventata più turistica e affollata di affari,” osserva Francesco. Tuttavia, non mancano le sfide, come quelle legate alla sicurezza nelle aree vicino alle stazioni. Gallifuoco sottolinea l’importanza della presenza delle forze dell’ordine, che ha contribuito a migliorare la situazione per i ristoratori.
Prezzi accessibili e futuro della ristorazione
Gallifuoco è consapevole delle dinamiche di mercato e delle pressioni che colpiscono la ristorazione. “Cerco di mantenere i prezzi nella media,” afferma, “una Margherita costa 8 euro, mentre le ‘Grotte’ sono leggermente più costose”. Il suo timore è quello che l’aumento dei prezzi possa allontanare i clienti, spingendo le nuove generazioni verso scelte alimentari meno sane, come i fast food. Per il pizzaiolo, è essenziale bilanciare qualità e accessibilità, per mantenere viva la tradizione della pizza napoletana e continuare ad attrarre clienti, turisti e napoletani.
Francesco Gallifuoco ha intrapreso un cammino interessante, fondendo la tradizione secolare della pizza con una visione moderna e aperta al cambiamento. Le sue scelte non solo esaltano la cultura gastronomica di Napoli ma mostrano anche come il mestiere di pizzaiolo possa rivelarsi una vera e propria avventura, ricca di opportunità per i giovani che desiderano intraprendere questa via.