Lunedì 19 maggio, alle 20.30, l’auditorium Manzoni di Bologna ospita l’ultimo appuntamento della rassegna musica insieme prima della nuova stagione, che sarà annunciata il 20 maggio. Sul palco torna l’orchestra della Toscana con il direttore Niklas Benjamin Hoffmann e il fisarmonicista Joao Barradas. L’evento propone un programma ricco, con debutti e opere poco eseguite nei teatri italiani.
Il ritorno dell’orchestra della Toscana con niklas benjamin hoffmann
Niklas Benjamin Hoffmann dirige l’orchestra della Toscana in questa serata conclusiva di musica insieme. Il direttore si è distinto nel 2016 vincendo il donatella flick & lso conducting competition a Londra, un premio che l’ha portato rapidamente sotto i riflettori internazionali. Hoffmann ha approfondito diversi repertori con particolare attenzione al dialogo tra orchestra e solisti. A Bologna dirige con precisione l’ensemble, portando in scena un programma vario che si apre e si chiude con composizioni di grande qualità e a tratti inedite al pubblico locale.
L’orchestra della Toscana e la sperimentazione
L’orchestra della Toscana ha preso parte attiva agli appuntamenti della rassegna, confermandosi un complesso capace di affrontare pagine di diversa impostazione. La collaborazione con il giovane maestro Hoffmann pone in evidenza un orizzonte di riscoperta e valorizzazione di brani poco frequentati e di nuove commissioni, segno che l’orchestra non si limita alla tradizione ma spinge verso la novità e la sperimentazione.
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Joao barradas e il nuovo concerto per fisarmonica “rosso ferrari”
Il protagonista solista della serata è Joao Barradas, uno dei fisarmonicisti più apprezzati in Europa. La sua tecnica raffinata e la versatilità lo rendono perfetto per eseguire il concerto per fisarmonica e orchestra “rosso ferrari” scritto appositamente da Cristian Carrara, compositore di Pordenone attivo sia in Italia che all’estero. Questa composizione è una commissione congiunta, affidata dalla rassegna musica insieme insieme a tre orchestre sinfoniche tra cui proprio l’orchestra della Toscana.
L’omaggio di cristian carrara
Carrara descrive “rosso ferrari” come un omaggio al celebre marchio italiano, simbolo non solo di velocità, ma soprattutto di design e creatività. Il brano si ispira sia al ritmo delle corse sia all’eleganza tipica del genio italiano, fondendo energia e armonia. Questa prima esecuzione bolognese apre uno spazio di riflessione sulla connessione tra mondo dei motori e musica, in particolare sull’interpretazione sonora di potenza e stile.
Barradas, con la sua esperienza e sensibilità, trasferisce tutte queste sfumature con il suo strumento, offrendo una performance che lega virtuosismo e espressione emotiva. L’ascolto mette a confronto velocità e leggerezza della fisarmonica con la massa sonora dell’orchestra, creando un dialogo intenso e originale.
Il programma della serata e le scelte musicali
La serata si apre con l’ouverture Le Ebridi di Felix Mendelssohn, composta durante il suo viaggio in Italia. L’opera trae ispirazione da un’isola scozzese, ma si lega al soggiorno mediterraneo del compositore, che da giovane completò questo lavoro seguendo le suggestioni del Grand Tour. L’ouverture ha un tono vivace e un carattere pittorico che introduce lo spettatore nel mondo sonoro di Mendelssohn.
Novità e pagine rare
Il concerto di Carrara con Barradas si colloca al centro della serata come una novità assoluta per il pubblico bolognese. In chiusura arriva una pagina poco eseguita nei teatri italiani come la seconda sinfonia di Kurt Weill. Questa fantasia sinfonica mescola riferimenti europei e americani, riflettendo sull’incontro tra due culture diverse. L’opera è stata scritta in una fase in cui Weill viveva tra continenti, e mette insieme elementi di musica classica e influenze moderniste, creando un effetto straniante e affascinante.
La scelta del programma evidenzia l’intenzione di proporre una serata sia di intrattenimento che di approfondimento, con musiche accessibili ma anche fuori dai soliti riferimenti dei circuiti standard. Questa attenzione apre nuove prospettive sulla musica contemporanea e sulle sue radici storiche, legate a viaggi e scambi culturali.
L’auditorium Manzoni si presenta come luogo in cui si intrecciano passato e presente, offrendo al pubblico occasioni uniche di confronto con la musica dal vivo.