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La recente creazione artistica di Laika, un murales dedicato alla campionessa olimpica di volley femminile Paola Egonu, è stata oggetto di un vandalismo che solleva interrogativi sulla sensibilità sociale riguardo al razzismo. Dopo appena 24 ore dalla sua realizzazione, l'opera, situata davanti alla sede del CONI a Roma, è stata deturpata, con il colore della pelle della sportiva alterato e le scritte che caratterizzavano il messaggio di inclusività completamente cancellate. Questo episodio ha acceso il dibattito sulle problematiche legate all'intolleranza in Italia.
L'opera 'Italianità': un messaggio di inclusione
Un murales per la lotta al razzismo
L'opera di Laika, intitolata 'Italianità', è una vera e propria dichiarazione d'intenti contro razzismo e xenofobia. Realizzata in prossimità del CONI, essa intende rappresentare non solo Paola Egonu, simbolo di talento e determinazione nel volley, ma anche un richiamo a una società più giusta e accogliente. La street artist ha voluto dedicare il murales a "tutti gli italiani non riconosciuti come tali" dal sistema, sottolineando l'esclusione sociale di molte persone sul suolo nazionale.
Il messaggio principale era chiaro: l'arte, in particolare quella urbana, può giocare un ruolo fondamentale nella lotta contro le discriminazioni. Attraverso l'immagine di Egonu, Laika mirava a ispirare le generazioni future a combattere la xenofobia e l'odio, celebrando la ricchezza della diversità presente in Italia.
Messaggio vandalizzato
Il vandalismo che ha colpito il murales di Egonu ha consistito in un attacco che ha completamente mutato l'aspetto dell'opera. La pelle della pallavolista è stata schiarita, un'azione che rappresenta simbolicamente una negazione dell'identità e delle origini della sportiva. In aggiunta, sono state rimosse frasi importanti come 'stop', 'hate', 'xenophobia' e 'racism', che erano essenziali per il messaggio di denuncia e inclusione che l'opera intendeva comunicare.
La reazione di Laika e l'importanza del messaggio
L'arte come riscatto sociale
La street artist Laika ha immediatamente risposto al vandalismo condividendo la foto del murales deturpato sui suoi canali social. "Il razzismo è un cancro brutto da cui l'Italia deve guarire", ha dichiarato, enfatizzando l'urgenza di affrontare le problematiche legate a razzismo e xenofobia. Laika ha ribadito che il suo lavoro artistico non si basa solo sull'estetica, ma è una chiamata all'azione, un appello a riconoscere le ingiustizie e a lottare per un'Italia più inclusiva.
L'artista ha dimostrato la sua determinazione affermando: "Il futuro è nostro - voi razzisti sarete solo un brutto ricordo". Con questa frase, Laika intende invocare una prospettiva di speranza e cambiamento, nonostante l'atto vandalico.
Il ruolo dello sport nella lotta contro le discriminazioni
In occasione della realizzazione del murales, Laika aveva parlato dell'importanza dello sport come veicolo per sconfiggere il razzismo. I successi di atlete come Paola Egonu, Myriam Sylla ed Ekaterina Antropova sono un simbolo di come il talento e l'impegno possano trascendere le barriere etniche e sociali. Vederle trionfare alle Olimpiadi con l'inno di Mameli che risuona è un momento di grande emozione e appartenenza per molti italiani.
La street artist ha sottolineato che l'inclusività e il rispetto dei diritti umani devono diventare pilastri fondamentali della società. Far crescere una cultura di accoglienza attraverso l'esempio di atlete di origine diversa è fondamentale per il futuro del Paese.
Quest'episodio rimarca la necessità di affrontare e discutere apertamente le problematiche sociali, ed evidenzia che l'arte e lo sport possono essere catalizzatori di cambiamento, necessitando però di un ambiente che lavori attivamente contro l'intolleranza.
Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 da Elisabetta Cina