Murales a raiano di graziella gagliardi racconta la storia della pastorizia locale con un'opera di 15 metri

Murales a raiano di graziella gagliardi racconta la storia della pastorizia locale con un’opera di 15 metri

Nel centro di Raiano, la proloco e l’amministrazione comunale inaugurano un murales di Graziella Gagliardi che celebra la tradizione della pastorizia lungo la storica via del tratturo, rafforzando identità e comunità.
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A Raiano è stato inaugurato un murales dedicato alla tradizione della pastorizia, realizzato dall’artista Graziella Gagliardi, che valorizza la storia locale e rafforza il senso di comunità. - Gaeta.it

Nel centro di raiano, piccolo paese della marsica, è stato inaugurato un nuovo spazio ricreativo che funge da punto d’incontro per la proloco e le associazioni locali. A impreziosire questa zona è il murales “pastorizia“, realizzato dall’artista marsicana graziella gagliardi. L’opera si trova lungo la via del tratturo, strada storica percorsa durante la transumanza da migliaia di greggi diretti al tavoliere delle puglie. Il murales vuole raccontare visivamente quel legame antico tra il paese e la pastorizia, offrendo ai visitatori una testimonianza autentica e suggestiva della tradizione locale.

La nascita del progetto e l’impegno dell’amministrazione comunale

Il murales nasce da un’iniziativa della giunta comunale guidata dal sindaco marco moca e dal vice sindaco, che hanno voluto dedicare uno spazio pubblico a questa importante pagina della storia di raiano. La proloco ha assunto il compito di organizzare e seguire la realizzazione dell’opera, scegliendo con cura l’artista più adatta per rappresentare le radici del territorio. La scelta è caduta su graziella gagliardi, pittrice affermata nel territorio marsicano, conosciuta per la sua capacità di narrare storie attraverso immagini di forte impatto.

Significato simbolico della posizione del murales

L’inserimento del murales presso l’ingresso del paese, in una via storica legata alla transumanza, ha un valore simbolico preciso. Qui, per secoli, i pastori portavano i loro greggi in spostamento stagionale, influenzando la vita di tutta la comunità. Questo progetto non solo valorizza il patrimonio culturale, ma crea anche un punto di riferimento per gli abitanti e per chi visita raiano, rafforzando senso di identità e memoria collettiva.

Descrizione dell’opera: l’arte che racconta la transumanza

Il murales, lungo circa quindici metri, ritrae una scena tipica della transumanza che pervadeva un tempo le vallate circostanti raiano. La figura principale è un pastore che conduce i suoi greggi lungo la via del tratturo, camminando con passo misurato tra i pascoli. Ai suoi lati si trovano due cani fedeli: un cane abruzzese, riconoscibile per il mantello bianco, e un bastardino, che aggiungono realismo e calore alla scena.

Impatto visivo e colori

L’opera colpisce per l’effetto scenografico, attraversa buona parte della parete esterna e accoglie chi entra in paese catturando immediatamente lo sguardo. I colori scelti esaltano la natura circostante, le montagne e la campagna, comunicando il valore storico e paesaggistico che la pastorizia ha avuto in questa zona. L’immagine si rende così un biglietto da visita, capace di raccontare la storia di raiano a chiunque passi.

Il percorso artistico di graziella gagliardi nella marsica

Graziella Gagliardi è un’artista di Tagliacozzo nota da tempo per le sue opere distribuite in molte località abruzzesi. Ha realizzato murales a gioia dei marsi, prezza, baccarecce, sante marie, santo stefano, castelvecchio e ortucchio. Ogni sua opera racconta storie locali o richiama elementi poetici e culturali delle comunità.

Opere sacre e temi religiosi

L’artista ha anche un importante repertorio di lavori dedicati all’arte sacra. Tra le sue creazioni più conosciute c’è la porta santa del santuario della madonna dell’oriente, un trittico della via crucis su tavole di legno e la pietà esposta durante le feste pasquali. Ha inoltre realizzato lo stendardo su lino di san bernardino a scurcola marsicana, dimostrando una capacità di spaziare tra temi civili e religiosi con sensibilità e tecnica.

La pittrice ha partecipato e vinto numerose estemporanee, consolidando un legame forte con il territorio marsicano. A raiano, con questo murales, ha affidato alla pittura un racconto visivo che illumina il passato e valorizza la cultura locale attraverso un linguaggio accessibile e immediato.

Il coinvolgimento della comunità e il valore sociale dell’opera

Durante i giorni della realizzazione, graziella gagliardi ha confidato di aver ricevuto un’accoglienza calorosa da parte dei raianesi. Questo supporto ha accompagnato il lavoro, segno che il murales non è stato percepito solo come un intervento artistico, ma soprattutto come un progetto radicato nella comunità.

Lo spazio ricreativo, accompagnato dall’opera, si propone come un luogo dove associazioni e cittadini possano incontrarsi, rafforzare legami e promuovere iniziative legate alla storia e alle tradizioni locali. Il murales diventa quindi un elemento di coesione sociale, un segno visibile che richiama la memoria di un passato condiviso e che stimola la cura per il territorio.

Raiano recupera così una parte della sua identità attraverso un’arte pubblica che parla di mestiere, natura e fede, raccontando per immagini quella pastorizia che ha segnato per secoli il ritmo della vita popolana nelle montagne abruzzesi.

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