Monumenti Aperti torna nel 2025 con il suo terzo appuntamento nel weekend del 17 e 18 maggio, offrendo la possibilità di esplorare il patrimonio culturale di diverse città italiane. Tra antiche mura, tradizioni artigianali e scorci naturali, il festival invita visitatori e residenti a riscoprire luoghi carichi di storia attraverso percorsi organizzati e narrazioni guidate dalle comunità locali. Questa edizione fa particolare attenzione alle realtà di Chieti, Perugia, Cerreto Sannita e a ben undici comuni della Sardegna, con aperture che svelano memorie, sentieri e paesaggi dedicati a chi vuole conoscere più da vicino la cultura italiana.
Chieti e le sue radici tra storia antica e paesaggi abruzzesi
Chieti si erge su una collina che domina da un lato l’Adriatico e dall’altro le montagne della Maiella e del Gran Sasso. La città conserva tracce dei Marrucini, antico popolo italico, che ancora si percepiscono nel centro storico dove convivono fitte testimonianze di epoche diverse. L’antico borgo si sviluppa attorno al colle mentre la parte moderna si muove lungo la linea dell’antica via Tiburtina Valeria.
I luoghi da visitare includono il teatro Marrucino, un esempio importante di architettura teatrale, e i musei archeologici che custodiscono reperti essenziali per capire la storia locale. L’università G. D’Annunzio, con un’offerta culturale vasta, completa il quadro di una città dove il passato si lega al presente. La proposta del festival spinge a guardare Chieti non solo come un sito da vedere ma come un’esperienza legata all’identità delle persone che la abitano.
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Arte, archeologia e cultura in centro storico
Perugia, un intreccio di arte, fede e architettura nel cuore dell’umbria
Il centro storico di Perugia si presenta come un mosaico costruito nel tempo da molteplici influenze culturali. Il punto focale è piazza IV novembre, dove la Fontana Maggiore spicca come simbolo artistico e punto di partenza per esplorare torri medievali, musei e edifici rinascimentali.
I visitatori possono percorrere anche i sotterranei che attraversano la città, scoprendo segreti custoditi dietro le mura secolari. Il paesaggio urbano alterna vicoli stretti a panorami improvvisi, offrendo sempre nuovi dettagli da osservare. La presenza di chiese e palazzi rende Perugia un luogo dove la religione e il potere si intrecciano nella costruzione della sua immagine nel tempo.
Cerreto sannita, rinascita settecentesca e tradizione nelle ceramiche artistiche
Cerreto Sannita si distingue per la storia di una ricostruzione precisa e ordinata. Dopo il terremoto che la distrusse nel 1688, la città venne ricostruita con un progetto urbanistico che rispecchia i canoni settecenteschi, ancora riconoscibili nelle sue strade e piazze. Il conte Marzio Carafa e l’architetto Giovanni Battista Manni guidarono la rinascita di questo borgo, orientato a nuovi spazi e nuove funzionalità.
La ceramica rappresenta l’anima più duratura di Cerreto. I laboratori artigiani conservano tecniche e stili antichi, mentre il museo ospitato in un ex convento raccoglie pezzi che testimoniano lo sviluppo dell’arte locale. La visita qui permette di scoprire non solo un patrimonio urbano particolare, ma anche una cultura artigiana che attraversa generazioni.
Artigianato e patrimonio storico
Sardegna sud-occidentale, arbus tra miniere, dune e paesaggi senza tempo
Arbus si trova nel cuore del sud-ovest sardo, in un territorio che si estende tra montagne vulcaniche e vaste distese di spiagge. Il monte Arcuentu domina l’orizzonte con la sua silhouette decisa. Inoltre, le miniere dismesse di Gennamari, Montevecchio e Ingurtosu parlano di un passato industriale fatto di lavoro faticoso e di speranze per il territorio.
Lungo la costa si estende una spiaggia di 47 chilometri dove dune alte fino a 50 metri segnano un paesaggio unico. Tra villaggi poco abitati e una natura che riprende il sopravvento, questa zona conserva un’atmosfera primordiale capace di attirare escursionisti e appassionati di ambienti naturali poco frequentati. La forza di Arbus risiede proprio nella sua autenticità e nelle tracce di una storia fatta di contrasti.
Cagliari, tra storia medievale e viste sul mediterraneo
Cagliari si allunga su sospiri di mare e colline che le conferiscono un carattere particolare. La città portuale si evolve attorno al quartiere Castello, dove il passato preistorico si fonde con le dominazioni sabaude. Il bastione di Saint Remy rappresenta una delle tappe fondamentali per capire l’anima storica del capoluogo sardo.
Percorrere le sue vie significa incrociare torri medievali, palazzi antichi e chiese, senza perdere l’occasione di scorgere angoli nascosti come cortili interni e scalinate monumentali. I quartieri di Villanova e Stampace hanno ognuno un’identità distinta, espressa da strade e piazzette piene di vita che consentono di rivivere la storia con gli occhi di chi la città l’ha attraversata per secoli.
Passeggiata tra i quartieri storici
Gli altri comuni coinvolti nel terzo weekend di monumenti aperti 2025
Oltre a Chieti, Perugia, Cerreto Sannita, Arbus e Cagliari, il festival coinvolge altre nove amministrazioni locali nel terzo fine settimana del 17 e 18 maggio. Questi comuni propongono aperture di monumenti, visite guidate ed eventi culturali organizzati per far conoscere tesori nascosti e angoli poco frequentati. Le iniziative puntano a rendere accessibili città e paesi meno noti, valorizzandone le particolarità storiche e artistiche.
Le attività distribuite su più territori offrono l’opportunità di scandagliare l’Italia attraverso esperienze varie, che uniscono la realtà urbana con quella rurale e naturale. Questo carattere diffuso e variegato alimenta il senso di condivisione e scoperta che sta alla base di Monumenti Aperti, trasformando un semplice weekend in un racconto vivo e partecipato.