Il progetto mole urbana, guidato dal designer Umberto Palermo, sta prendendo forma nel panorama delle utilitarie italiane ispirate alle piccole automobili giapponesi. Questa iniziativa ha recentemente ricevuto un aumento di capitale da 3,5 milioni di euro sostenuto da Cdp, segno di un interesse pubblico verso un modello di produzione automobilistica più locale e accessibile. Il piano prevede una diffusione capillare attraverso concessionarie di livello nazionale già riconosciute nel mercato dei veicoli di lusso e premium.
Sviluppi e presenza commerciale di mole urbana nelle concessionarie italiane
Mole urbana sarà distribuita attraverso una rete di trenta concessionarie selezionate su tutto il territorio nazionale. Questi punti vendita appartengono a marchi come Mercedes, smart, bmw, mini, maserati, bentley e porsche, brand già noti per un’offerta premium e una clientela consolidata. Questa strategia punta a collocare le utilitarie italiane in un segmento di mercato dove la qualità e il servizio di alto livello sono punti fondamentali.
Grazie a queste concessionarie, mole urbana potrà contare su una rete di vendita capillare e qualificata. Ogni punto vendita offre un servizio clienti che si adatta alle esigenze di un pubblico abituato a vetture di prestigio, creando una base solida per l’espansione del marchio. La scelta di affidarsi a concessionarie premium riflette la volontà di posizionare le kei car italiane non come semplici mezzi economici, bensì come auto attente al design e alla tecnologia, ingredienti necessari per affrontare una concorrenza internazionale agguerrita.
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La produzione marchigiana e il consolidamento industriale
Il cuore produttivo di mole urbana si trova in Orbassano, nel torinese, dove la fabbrica è già operativa. Qui si assemblano telai, componenti in plastica, plance e fusioni di alluminio grazie a fornitori locali, in particolare della regione Marche. Questa scelta di filiera corta intende valorizzare il tessuto industriale italiano e creare un indotto che coinvolga diverse realtà economiche del territorio.
Il progetto ha ricevuto un impulso decisivo con l’aumento di capitale del 18 dicembre 2024, a cui hanno partecipato Cdp venture capital e investitori marchigiani. Questo finanziamento segna la fase di consolidamento per mole urbana, che prevede anche l’apertura di un secondo stabilimento proprio nelle Marche. Umberto Palermo ha sottolineato l’importanza di presentare un prodotto italiano autentico in un mercato dominato da vetture straniere. La sfida sarà offrire qualità e prezzi concorrenziali per conquistare l’interesse del pubblico nazionale.
Evento di presentazione a fabriano e valorizzazione della storia dell’auto italiana
Lo sviluppo di mole urbana è stato presentato durante la tavola rotonda “la creatività al centro del cambiamento”, svolta a Fabriano con la partecipazione del ministro delle imprese e del made in italy, Adolfo Urso, e di altri esponenti politici e accademici, fra cui il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, e Cristina Tomassini di Cdp. Durante l’incontro, Umberto Palermo ha raccontato gli avanzamenti del progetto, sottolineando il peso strategico del sostegno pubblico e la collaborazione con la filiera locale.
Parallelamente, a Fabriano è stata allestita una mostra dedicata all’evoluzione dell’automobile nel nostro paese. Si possono ammirare veicoli storici come la Fiat 600, simbolo del boom economico, la Panda degli anni ’80 e la prima smart, oltre alla serie mole urbana con le sue tre versioni: sport GT a due posti, cabrio e la novità della versione quattro posti progettata per le famiglie. Questa iniziativa mette in luce il legame tra passato e futuro, evidenziando l’importanza del design e dell’innovazione nel settore automobilistico italiano.
Questi sviluppi confermano la volontà di rilanciare una produzione nazionale di utilitarie capaci di inserirsi in un mercato sempre più competitivo. La combinazione di filiera locale, sostegno finanziario pubblico e attenzione al design rappresenta una strada concreta per dare vita a un modello di successo e competere con le automobili giapponesi a cui si ispira il progetto.