Mille giorni con Giorgia Meloni a palazzo Chigi: lavoro, economia e sfide internazionali

Mille giorni con Giorgia Meloni a palazzo Chigi: lavoro, economia e sfide internazionali

Giorgia Meloni celebra mille giorni a palazzo Chigi evidenziando oltre un milione di nuovi posti di lavoro, la stabilità economica nonostante tensioni internazionali e il rafforzamento del dialogo con Cisl e parti sociali.
Mille Giorni Con Giorgia Melon Mille Giorni Con Giorgia Melon
La premier Meloni celebra i mille giorni di governo evidenziando la crescita occupazionale, i rischi geopolitici e il dialogo con i sindacati, in un contesto economico segnato da indicatori positivi nonostante le sfide internazionali. - Gaeta.it

La leader di governo celebra i mille giorni dalla sua nomina a presidente del consiglio. Il discorso al congresso della Cisl evidenzia i risultati ottenuti nell’occupazione, i rischi legati alle tensioni internazionali e il rapporto con le parti sociali. Il quadro presentato riflette anche indicatori economici positivi nel mezzo di un contesto globale complicato.

Il bilancio sui posti di lavoro creati in mille giorni al governo

Giorgia Meloni ha aperto il suo intervento al congresso della Cisl con una battuta sulla durata percepita del suo mandato a palazzo Chigi. Dal giuramento del 22 ottobre 2022 è passato poco meno di un anno e mezzo, ma la prima donna a ricoprire questo incarico ha sottolineato il peso della responsabilità nel guidare il paese in tempi incerti. Ha rimarcato soprattutto il dato centrale per lei: oltre un milione di posti di lavoro nuovi creati in questo periodo, di cui la maggior parte a tempo indeterminato.

Il riferimento storico al contratto con gli italiani

Ha fatto riferimento al 2001, quando Silvio Berlusconi propose un “contratto con gli italiani” nel quadro della campagna elettorale, richiamando quel precedente storico per sottolineare l’impegno del suo esecutivo nel promuovere occupazione. Per Meloni il tema del lavoro resta la priorità e il parametro più concreto per valutare il progresso. Ha inoltre specificato che, nonostante i risultati, si concentra su ciò che resta da fare e sulle difficoltà ancora presenti nel mercato del lavoro. Il livello più alto mai registrato del tasso di occupazione, calcolato nelle statistiche recenti, ha costituito un altro punto su cui ha insistito fortemente.

Rischi geopolitici e tensioni commerciali internazionali

Durante il discorso, Meloni ha evidenziato le insidie che pesano sull’economia italiana a causa delle tensioni internazionali. Ha menzionato in particolare i conflitti aperti in Ucraina e nel Medio Oriente, che incidono sulla stabilità del contesto mondiale. La situazione comporta rischi concreti per la produzione e per il mantenimento di livelli occupazionali.

La guerra commerciale da evitare con gli Stati Uniti

Un punto cruciale è stato il riferimento ai dazi nei rapporti con gli Stati Uniti. Meloni ha definito una “necessità” evitare una guerra commerciale fra i due paesi, perché avrebbe ripercussioni negative soprattutto sui lavoratori e sulle imprese. Il governo italiano si dice impegnato a scongiurare rotture e tensioni con tutte le controparti, soprattutto in collaborazione con la commissione europea, che ha la responsabilità diretta su quelle tematiche. La presenza al congresso della Cisl è stata anche un segnale dell’apertura e del dialogo con il mondo sindacale, soprattutto in momenti così delicati.

Stati e numeri dell’economia italiana: dati macroeconomici

Il quadro economico illustrato da Meloni ha avuto toni cautamente positivi, in un contesto definito impossibile solo a tratti. Ha citato una crescita dello 0,7 per cento nel 2024 e un aumento dello 0,3 per cento nel primo trimestre del 2025, segnalando così un recupero rispetto agli anni precedenti. L’occupazione resta il dato più significativo: contratti stabili e a tempo indeterminato aumentano mentre il precariato si riduce. Il governo sottolinea il valore del lavoro stabile come pilastro per la ricchezza della società, oltre alla mera crescita economica.

Stabilità del mercato del lavoro e dialogo con le parti sociali

Meloni ha voluto ribadire che le scelte fatte nei mille giorni di governo hanno favorito la stabilità del mercato del lavoro, dando risposte concrete ai bisogni delle famiglie e dei lavoratori. Ha anche insistito sull’importanza del dialogo continuo con le parti sociali, definendo la ripresa dei confronti a palazzo Chigi come una svolta rispetto al recente passato.

Rapporto con i sindacati e politica del confronto

La presenza della presidente del consiglio al congresso della Cisl ha voluto essere un segnale forte verso il dialogo con i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Meloni ha risposto indirettamente a chi accusa il governo di non ascoltare il mondo del lavoro, sottolineando invece la riapertura della “sala verde” a palazzo Chigi, tradizionale luogo d’incontro tra esecutivo e parti sociali. Ha invitato a superare quelle posizioni massimaliste che, a suo avviso, “non aiutano concretamente i lavoratori e rischiano di indebolire le democrazie.”

L’importanza di credere nel paese e nei sogni degli italiani

Ha ribadito l’importanza di credere nelle capacità del paese e nei sogni degli italiani. Per Meloni questo atteggiamento rappresenta una spinta necessaria per affrontare i problemi più urgenti senza rinunciare a obiettivi ambiziosi. Il riferimento a Eleanor Roosevelt, citata più volte, ha riecheggiato come un invito a guardare oltre le difficoltà e a costruire un futuro migliore.

Dati e numeri principali del governo meloni in mille giorni

In serata, il governo ha pubblicato un documento riassuntivo dei risultati economici e sociali raggiunti in quasi tre anni di mandato. Tra i dati più significativi spicca la riduzione dello spread, passato da 236 punti base al momento dell’insediamento a 89, il livello più basso da 15 anni. Questo indicatore riflette la maggiore fiducia dei mercati nei confronti dell’Italia.

Il rapporto deficit/Pil è sceso all’3,4% nel 2024, con una previsione di ulteriore calo al 3,3% per il 2025. Il confronto con il tasso dell’8,1% del 2022 mostra la riduzione del disavanzo pubblico. La performance positiva si riflette anche in Borsa, con il Ftse Mib che ha quasi raddoppiato il proprio valore passando da 21.567 punti del 2022 a oltre 40.000 punti. Questi numeri confermano una fase di stabilità sul piano economico, malgrado le difficoltà internazionali.

Il governo Meloni chiude così la prima fase del suo mandato con un mix di sfide aperte e dati migliorativi, spingendo il paese a mantenere attenzione sulle questioni interne ed esterne che potrebbero determinare i prossimi sviluppi.

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