Una donna disabile vive un isolamento forzato a milano, nella zona di rogoredo. Barbara pasi, costretta sulla sedia a rotelle dopo un intervento all’anca, non riesce a uscire di casa da oltre trenta giorni. Il motivo è il guasto prolungato all’ascensore del palazzo popolare dove abita con il figlio, in via feltrinelli. Nonostante ripetute segnalazioni e l’intervento di consiglieri del comune, la situazione rimane critica e l’apparecchio è tornato fuori uso a meno di un giorno dalla riparazione.
La situazione abitativa di barbara pasi a milano rogoredo
Barbara pasi abita in un complesso di edilizia popolare in via feltrinelli, nel quartiere rogoredo a milano. Qui vive con il figlio, in un appartamento raggiungibile solo tramite un ascensore ormai inutilizzabile da circa quaranta giorni. Pochi giorni prima dell’intervento all’anca, barbara si muoveva senza problemi, ma dopo l’operazione è diventata dipendente dalla carrozzina. L’assenza di un ascensore funzionante ha reso impossibile ogni spostamento fuori casa e ha aggravato la sua condizione di disagio.
L’edificio, costruito per ospitare famiglie a basso reddito, presenta difetti evidenti nelle aree comuni e nelle strutture di accesso. L’ascensore, già soggetto a manutenzioni poco frequenti, si è guastato lasciando barbara e altri residenti in difficoltà. In situazioni come queste, l’assenza di un impianto funzionante non rappresenta solo un disagio, ma un vero e proprio blocco alla vita quotidiana, specialmente per chi ha ridotta mobilità.
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Ripetute segnalazioni e intervento istituzionale
Dopo giorni senza sapere quando l’ascensore sarebbe stato riparato, la famiglia di barbara ha cominciato a segnalare il problema più volte agli uffici competenti del comune di milano. La situazione ha attirato anche l’attenzione di alcuni consiglieri della lega, che si sono attivati per sollecitare un intervento rapido. L’ente locale ha così incaricato un tecnico per la riparazione, portando a un primo risultato positivo con la riattivazione dell’ascensore.
Tuttavia, meno di ventiquattro ore dopo la messa in servizio, l’ascensore ha subito un nuovo guasto che ha riportato barbara in una condizione di isolamento. Questo ripetersi di disservizi ha evidenziato una gestione problematica della manutenzione dell’edificio. Il disagio non coinvolge solo barbara, ma anche altri residenti con difficoltà motorie, che si trovano di fatto bloccati dentro casa.
Le difficoltà quotidiane senza ascensore in un edificio popolare
La mancanza di un ascensore funzionante dentro un edificio di edilizia popolare crea enormi difficoltà. In via feltrinelli, i gradini e le scale rappresentano una barriera insormontabile per chi, come barbara, si muove solo con una carrozzina. Questo limita l’accesso a servizi essenziali come supermercati, farmacie, studi medici e trasporti pubblici.
La gestione autonoma delle attività quotidiane diventa impossibile. Anche uscire per una semplice passeggiata o accompagnare il figlio a scuola diventa un ostacolo complicato da superare. Senza aiuti esterni, la pressione psicologica cresce e la condizione di isolamento si fa pesante. Non a caso, situazioni simili sono spesso segnalate come emergenze sociali nei quartieri popolari, dove gli spazi dedicati alle persone con mobilità ridotta sono insufficienti o malfunzionanti.
Il nodo della manutenzione degli ascensori popolari
L’episodio di barbara pasi mette in luce la fragilità di molti impianti negli edifici pubblici milanesi. L’intervento del comune di milano, sollecitato da esponenti politici locali, ha mostrato come il problema non sia isolato, ma piuttosto diffuso. La manutenzione degli ascensori spesso risente di mancanza di fondi o di ritardi burocratici che ritardano gli interventi tecnici.
Nel caso specifico di via feltrinelli, la riparazione effettuata è durata meno di un giorno, segno di un malfunzionamento più complesso. Per garantire la sicurezza e l’accesso a tutti i residenti, sarebbe necessario un piano di manutenzione più preciso e frequente, accompagnato da controlli strumentali accurati. Senza questo, emergenze come quella attuale si ripeteranno, bloccando altre persone in casa e creando tensioni sociali.
Impatto sulle famiglie e reazioni della comunità locale
Il blocco di barbara in casa tocca anche la sua famiglia e il vicinato. Il figlio affronta difficoltà pratiche nel prendersi cura e sembra coinvolto in un contesto di disagio che va oltre la dimensione individuale. I vicini hanno espresso solidarietà, ma non hanno risorse per aiutare una situazione che va oltre la loro possibilità.
Le segnalazioni hanno fatto emergere anche critiche verso l’amministrazione locale, con richieste a nome della comunità per interventi rapidi e risolutivi. Anche associazioni che si occupano di disabilità hanno preso posizione, denunciando la situazione come un esempio di come l’accessibilità sia ancora lontana dall’essere una realtà nelle zone popolari milanesi.
L’ascensore di via feltrinelli resta un nodo cruciale, non solo tecnico ma anche sociale. Il suo malfunzionamento mette in chiaro quanto condizioni di vita dignitose per tutti restino una sfida aperta nei quartieri meno ricchi di milano.