Milano rilancia palazzo dugnani e altri spazi culturali con dieci bandi per nuovi progetti e gestione

Milano rilancia palazzo dugnani e altri spazi culturali con dieci bandi per nuovi progetti e gestione

Il comune di Milano lancia dieci bandi per rilanciare spazi culturali storici come palazzo dugnani, ex cinema orchidea e altri luoghi, puntando a restauri, nuove gestioni e attività innovative entro il 2025.
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Il comune di Milano lancia dieci bandi per rilanciare e valorizzare strutture culturali storiche, come palazzo Dugnani e l’ex cinema Orchidea, con progetti di gestione e restauri per riaprire spazi oggi sottoutilizzati. - Gaeta.it

Il comune di Milano sta promuovendo un pacchetto di dieci bandi e avvisi pubblici per rilanciare diverse strutture culturali sul territorio, fra cui palazzo dugnani, l’ex cinema orchidea e altri luoghi storici. L’obiettivo è valorizzare questi spazi, oggi spesso chiusi o sottoutilizzati, mettendo a disposizione nuove attività e gestioni. Qui di seguito i dettagli sugli edifici coinvolti, le opportunità previste e il calendario degli avvisi in uscita.

La rinascita di palazzo dugnani e l’ex cinema orchidea

Palazzo dugnani, situato tra via Manin e i giardini Montanelli, è un edificio storico conosciuto per i suoi affreschi del Tiepolo e per essere stato per anni luogo di celebrazioni matrimoniali. Attualmente chiuso, questo spazio è al centro di un progetto di rilancio che ha superato l’ipotesi di trasformarlo in museo della moda. Ora si prospetta di destinare palazzo dugnani a museo dei media e delle immagini oppure a polo scientifico-culturale collegato al vicino museo di storia naturale.

La concessione per la gestione avrà durata di 33 anni con un canone annuo base d’asta fissato a 1 milione 633 mila euro. Il bando prevede inoltre interventi di restauro per 20 milioni di euro che saranno scomputati dal canone. Il termine per presentare le offerte è il 29 agosto 2025.

L’ex cinema orchidea, aperto dopo la seconda guerra mondiale su un sito che un tempo fu di proprietà del ducato degli Sforza, rappresenta un altro luogo storico da recuperare. Anche qui si pianificano nuove destinazioni culturali e ricreative per restituire vitalità a un punto importante della città.

Altri spazi milanesi coinvolti nei nuovi bandi culturali

Fra le strutture oggetto di bandi imminenti ci sono gli spazi di viale Campania, che hanno ospitato fino a poco tempo fa wow il museo del fumetto, chiuso a metà giugno 2025. Il comune punta a rilanciare quest’area con nuove proposte culturali.

Il terzo piano della casa boschi di stefano verrà assegnato a gestioni che ne valorizzino la collezione artistica e la suggestiva architettura. Allo stesso modo sarà aperto un bando per lo studio museo messina, situato in centro, e per spazi a palazzo morando, sede del museo di storia di milano e delle collezioni di moda dal Seicento a oggi. Palazzo moriggia, che ospita il museo del risorgimento, rientra anch’esso nell’elenco degli immobili interessati ai nuovi avvisi.

Sono previste anche concessioni per la gestione del bar nella nuova sede del casva, centro di alti studi sulle arti visive, che aprirà nel quartiere QT8. Spazi di coworking alla fabbrica del vapore e ambienti teatrali come il teatro ringhiera e l’out/off completano la lista dei luoghi coinvolti nelle iniziative del comune.

Strategie dell’assessorato alla cultura per la gestione del patrimonio

Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del comune di Milano, ha spiegato che “il grande numero di bandi nasce dalla volontà di trovare per ogni spazio la soluzione più adatta e compatibile con le collezioni e le funzioni culturali.” Sacchi ha sottolineato l’attenzione che l’assessorato dedica alla gestione virtuosa degli edifici pubblici, cercando sempre sinergie fra i vari musei e istituzioni coinvolte.

I lavori di restauro sono in corso, seguiti dall’area tecnica del comune, ma contemporaneamente si lavora per preparare le condizioni ottimali per la riapertura. Le gare per l’affidamento della gestione dovranno garantire progetti ben strutturati e sostenibili.

L’assessorato ha avviato una fase di ricognizione e analisi di ogni spazio, per programmare interventi coerenti con il valore storico e culturale degli immobili. Il ricorso agli avvisi pubblici serve anche a selezionare operatori in grado di animare quegli ambienti, portando attività culturali, scientifiche, artistiche e sociali. L’intervento generale punta a recuperare luoghi spesso trascurati, restituendoli a cittadini e visitatori con nuove proposte aperte e accessibili.

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