Un giorno speciale per Milano e per il mondo del teatro: il parco Trotter ha dedicato il suo teatrino all’illustre attrice Mariangela Melato. Questa cerimonia, che ha avuto luogo questa mattina, celebra non solo la grande carriera di Melato, ma anche le radici formative che l’hanno portata a diventare una delle attrici più celebrate del panorama italiano. La scelta di intitolare il teatrino a Mariangela è un riconoscimento al suo legame profondo con la città e con il suo percorso educativo, che ha preso forma negli anni giovanili presso la Casa del Sole, attuale Istituto Comprensivo Francesco Cappelli.
La formazione artistica di Mariangela Melato
Mariangela Melato ha frequentato la Casa del Sole dal 1949 al 1956, un periodo fondamentale per la sua crescita personale e artistica. In questa scuola, nota per i suoi metodi pedagogici innovativi, Melato ha avuto l’opportunità di apprendere in un ambiente stimolante e ricco di creatività . Il parco Trotter, con la sua atmosfera incantevole, ha svolto un ruolo cruciale nel favorire l’espressione artistica. La scuola all’aperto ha offerto agli studenti, tra cui Melato, un contesto unico, dove poter esplorare e conoscere le proprie inclinazioni artistiche.
Le insegnanti, con particolare menzione della maestra Matilde Cortese e di Jolanda Donadio, hanno saputo alimentare il talento di Melato, contribuendo a formare la base delle sue future interpretazioni teatrali. A Trotter, Mariangela ha iniziato a scoprire le sue doti recitative e a coltivarle con passione. Questo periodo è stato fondamentale per forgiare il suo amore per le arti performative, passioni che l’hanno accompagnata per tutta la vita e l’hanno portata a raggiungere vette artistiche notevoli.
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La cerimonia di intitolazione: omaggi e ricordi
La cerimonia di intitolazione del teatrino a Mariangela Melato è stata un momento carico di emozione e nostalgia, arricchito da video-messaggi e testimonianze di chi ha condiviso momenti significativi con l’attrice. Renzo Arbore, noto personaggio della scena televisiva italiana, ha condiviso un toccante videomessaggio, descrivendo Melato come una ragazza straordinaria, dotata di una grande profondità e una bellezza che si riflettevano nei suoi occhi. Le parole di Arbore hanno toccato tutti i presenti, immergendoli nei ricordi di un’epoca passata.
Anna Melato, sorella di Mariangela, ha partecipato alla cerimonia con grande affetto, evidenziando il legame che la sua famiglia ha avuto con la scuola e con il parco Trotter: “Essere qui oggi per me è come tornare a casa”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di quegli anni formativi. Ha anche rivelato un aneddoto personale, testimoniando come, nonostante la sua naturale inclinazione a lasciar andare, Mariangela abbia conservato alcuni quaderni della scuola, segno che il passato continua a vivere nella memoria.
Autorità e figure culturali presenti
L’evento ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali e culturali, a testimonianza dell’importanza di Mariangela Melato nella cultura milanese e italiana. Tra i presenti, Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, e Simone Locatelli, presidente del Municipio 2, hanno espresso il loro riconoscimento per l’eredità culturale dell’attrice. Inoltre, Francesco Muraro, dirigente scolastico dell’Istituto Francesco Cappelli, è intervenuto per ribadire l’importanza della formazione artistica per i giovani, un valore che Mariangela Melato ha incarnato e celebrato nel corso della sua vita.
Figuri di spicco dell’ambiente educativo e culturale, come Marina Regina dell’archivio storico della Casa del Sole ed Elisabetta Nigris, pedagogista dell’Università Bicocca, hanno sottolineato quanto sia fondamentale dare spazio e riconoscimento al talento giovanile, proprio come Mariangela fece negli anni della sua formazione. Maurizio Porro, critico teatrale e cinematografico, ha posto l’accento sull’impatto duraturo che la carriera di Melato ha avuto sulla scena teatrale, rendendo chiaro come la sua eredità si estenda ben oltre il palcoscenico.
Wow, non c’è dubbio che l’intitolazione del teatrino al parco Trotter segna un’importante tappa per la memoria collettiva di Milano, onorando una delle sue artiste più illustri e il frutto del suo percorso formativo. La storia di Mariangela Melato continua così a vivere attraverso i luoghi e le persone che hanno condiviso con lei un pezzo di strada.