La polizia di Genova ha fermato tre cittadini ecuadoriani dopo una fuga spericolata avvenuta nella zona di Sampierdarena. Due di loro, di 19 e 42 anni, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, mentre un terzo, di 26 anni, è stato denunciato. La vicenda ha coinvolto anche un incidente stradale e l’intervento della polizia scientifica per i rilievi.
Inseguimento pericoloso e fuga in auto nella zona di sampierdarena
I fatti si sono svolti la sera del 4 marzo 2025. Una pattuglia dell’UPGSP ha notato un’auto con tre giovani a bordo sfrecciare in via Reti. L’auto ha superato un semaforo rosso in via Stennio, innescando una reazione immediata degli agenti. Alla vista della volante, il conducente ha accelerato tentando di scappare.
La fuga si è trasformata in un pericolo per gli altri automobilisti e passanti. Il guidatore ha percorso tratti in contromano lungo via Rolando, mantenendo una velocità molto elevata. La corsa si è conclusa violentemente contro un semaforo a Piazza Masnata. L’impatto ha attirato subito l’attenzione della polizia che è uscita dall’auto di servizio per verificare che nessuno fosse rimasto ferito seriamente.
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Reazione violenta agli agenti
La situazione però è degenerata immediatamente: i tre occupanti della macchina hanno reagito con violenza agli agenti, colpendoli con calci e pugni mentre tentavano di fermarli. Questo comportamento ha complicato l’intervento e ha portato all’arresto di due dei giovani.
Accertamenti e sanzioni dopo il fermo degli occupanti
Portati in questura, i ragazzi sono stati sottoposti a controlli approfonditi. Il conducente, un ragazzo di 19 anni, risultava essere in possesso solo del foglio rosa, documento che non autorizza la guida senza un istruttore. Inoltre gli agenti gli hanno trovato addosso circa 4 grammi di hashish, motivo per cui è stato anche segnalato alla prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
La vettura è risultata intestata a una parente del conducente. Su di essa sono state elevate diverse sanzioni: superamento dei limiti di velocità, mancato rispetto della segnaletica stradale, guida senza istruttore e mancato possesso da parte del conducente della patente. A queste si sono aggiunte multe per comportamento pericoloso nei confronti di pedoni e il sequestro penale dell’auto.
Condizioni del terzo passeggero
Il terzo passeggero, che riportava una ferita al volto, era stato già affidato al personale medico al momento dell’incidente. Il ragazzo di 26 anni, invece, è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale.
Scontro con la polizia scientifica e arresto del padre del conducente
Mentre la polizia scientifica operava sul luogo per i rilievi, si è palesato un uomo di 42 anni che si è dichiarato padre del guidatore. L’uomo ha iniziato a riprendere la scena con il cellulare. La presenza ha subito creato tensione sul posto, dato che si è frapposto tra l’auto incidentata e gli agenti che stavano lavorando.
I poliziotti hanno provato a identificarlo e a bloccarlo, ma lui ha rifiutato di fornire le proprie generalità. Poco dopo è nato uno scontro fisico tra l’uomo e gli agenti; durante la colluttazione un operatore ha riportato ferite con prognosi di cinque giorni.
Il 42enne è stato subito portato in questura dove gli è stato notificato l’arresto per resistenza e una denuncia per lesioni aggravate e rifiuto di indicazioni sulla propria identità. L’episodio ha aggiunto un nuovo livello di gravità a un intervento già complesso.
Genova registra così un nuovo episodio di tensione legato al controllo del territorio. La polizia mantiene alta l’attenzione sulla sicurezza stradale e l’ordine pubblico, soprattutto in zone dove circolano gruppi di giovani con comportamenti rischiosi e violenti.