Milano posticipa di un anno i divieti per moto e motorini più inquinanti nella ztl area b

Milano posticipa di un anno i divieti per moto e motorini più inquinanti nella ztl area b

Milano rinvia al 1° ottobre 2026 i divieti per moto e motorini inquinanti nell’Area B, per favorire l’adattamento dei cittadini e tutelare le fasce più vulnerabili, mantenendo gli obiettivi ambientali.
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Milano ha posticipato al 1° ottobre 2026 il divieto di accesso nell’Area B per moto e motorini inquinanti, per permettere una transizione più graduale e tutelare le fasce più vulnerabili, pur mantenendo l’impegno nella riduzione delle emissioni. - Gaeta.it

Milano ha deciso di rinviare al 1° ottobre 2026 l’entrata in vigore dei divieti che limitano l’accesso nella zona a traffico limitato Area B per moto e motorini con alte emissioni inquinanti. Questa misura interessa quasi tutta la città e nasce dalla necessità di concedere più tempo ai cittadini per adattarsi ai nuovi regolamenti ambientali.

Motivazioni del posticipo dei divieti per moto e motorini

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha spiegato che la decisione di spostare di un anno l’inizio delle restrizioni si basa sulla “consistenza del parco circolante ancora interessato” da queste misure. Molti mezzi con emissioni elevate continuano a circolare e bloccarne l’accesso senza un adeguato periodo di adattamento rischierebbe di colpire in modo troppo brusco numerosi cittadini. Il rinvio serve quindi a “consentire un tempo congruo per adeguarsi” e per gestire la transizione in modo più graduale.

Tutela delle fasce più vulnerabili

Sala ha sottolineato che questa proroga mira a tutelare in particolare le fasce della popolazione più vulnerabili, che potrebbero subire maggiori difficoltà nel rinnovare i propri veicoli o nella ricerca di alternative sostenibili. Il Comune cerca così di contemperare le necessità ambientali con l’equità sociale, per assicurare che gli effetti delle nuove regole non creino divisioni o esclusioni.

Il sindaco ha evidenziato che il posticipo non pregiudica gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento, ma offre un margine per accompagnare meglio i cittadini in questo cambiamento.

Il ruolo del sistema move-in nella regolamentazione ambientale

Nonostante il rinvio delle restrizioni per i mezzi a due ruote più inquinanti, il Comune precisa che la misura avrebbe dovuto essere affiancata dall’entrata in vigore del MoVe-In. Questo sistema permette di applicare criteri ambientali validi e proporzionati anche ai veicoli come moto e motorini, uniformando il trattamento rispetto alle regole già vigenti per le automobili.

Equità e limitazione degli accessi

Il MoVe-In rappresenta uno strumento che punta a garantire equità nella limitazione degli accessi, considerando le caratteristiche specifiche di ogni tipo di mezzo a motore. Così facendo, si cerca di evitare disparità di trattamento tra categorie diverse, introducendo un meccanismo più calibrato e attento sia all’impatto ambientale sia alle condizioni di chi si muove in città.

Ad oggi, però, il Comune ha scelto di rimandare l’implementazione dei divieti in attesa che la popolazione possa uniformare il proprio parco veicoli. Il sistema MoVe-In resta comunque previsto e destinato a entrare in funzione nelle fasi successive di questa politica di controllo ambientale.

Implicazioni per i cittadini e per la mobilità urbana

Lo spostamento dei divieti di un anno indica che molte persone a Milano usano ancora moto e motorini che non rispondono agli standard ambientali richiesti. Si tratta di un segnale che sottolinea come la transizione verso mezzi meno inquinanti richieda tempo e risorse, specie per fasce di popolazione che non possono permettersi di sostituire subito i propri mezzi.

Nel frattempo, la città continua a gestire il traffico e il controllo delle emissioni nelle aree centrali con altri strumenti già attivi. Zona Area B copre quasi tutta Milano, e le limitazioni attuali per altri veicoli mirano a contenere l’inquinamento atmosferico. Il rinvio per due ruote non altera la strategia complessiva ma rallenta l’applicazione completa delle regole per questa categoria.

Un equilibrio tra ambiente e mobilità

Questo scenario fa emergere un momento di aggiustamento dove amministrazione e cittadini cercano un equilibrio tra la tutela dell’ambiente e l’accessibilità della mobilità urbana. Le ragioni economiche, sociali e ambientali fanno da sfondo a questa scelta, che potrebbe riproporsi anche in futuro per altre misure legate alla qualità dell’aria.

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