Rosanna Bianchi Piccoli, una figura di spicco del panorama artistico internazionale e pioniera nel mondo della ceramica, è venuta a mancare a 95 anni a Milano. La famiglia ha confermato la triste notizia, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi ha apprezzato il suo lavoro. Le sue opere, che comprendono centinaia di ceramiche di grande valore artistico, continuano a essere esposte al Triennale Design Museum, dove raccontano una storia di passione e innovazione.
Un percorso artistico che inizia a Milano
Nata nel 1929 nel capoluogo lombardo, Rosanna Bianchi Piccoli si è immersa nel mondo dell’arte fin dalla giovane età. La sua formazione ha avuto inizio al liceo artistico, dove ha studiato sotto la guida del noto artista Guido Ballo. Successivamente, ha proseguito i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, frequentando le lezioni di maestri come Carlo Carrà e Mauro Reggiani. Questa solida educazione ha rappresentato il primo passo di un lungo viaggio che l’avrebbe portata a esplorare il mondo della ceramica in tutte le sue sfaccettature.
Dopo aver completato i suoi studi, Rosanna ha avviato un’intensa esperienza di viaggio che l’ha condotta in giro per l’Europa, visitando botteghe artigiane, fabbriche di ceramica, studi d’artista e alcuni dei musei più rinomati del continente. Questi viaggi, che sono durati dal 1951 al 1963, hanno alimentato la sua voglia di apprendimento e la sua curiosità, permettendole di approfondire le diverse tradizioni ceramiche del continente.
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Un viaggio attraverso le culture ceramiche europee
Le sue indagini artistiche hanno abbracciato una vasta geografia. Rosanna ha viaggiato verso est, facendo tappa in paesi come Germania, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, e Austria. Ma non ci si è fermata qui: ha trascorso lunghi periodi in nord Europa, visitando Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, esplorando le peculiarità di ogni tradizione ceramica. La Francia, la Spagna, la Svizzera, l’Olanda e il Belgio sono state altre località dove Rosanna ha caratterizzato il suo cammino, immergendosi nella cultura ceramica locale e studiando tanto la tradizione più colta quanto quella popolare.
Questa vasta esperienza l’ha portata a sviluppare una ricerca personale e stimolante che ha influenzato il suo lavoro. Tra il 1957 e il 1963, ha anche realizzato un progetto di ricerca socio-etno-antropologica in Abruzzo, Marche e Sicilia, distinguendosi per l’approccio innovativo e multidisciplinare che ha contraddistinto il suo operato. Questo lavoro ha arricchito il suo bagaglio culturale e ha fornito nuove idee per le sue creazioni artistiche.
Riconoscimenti e mostre illustri
Nel corso della sua carriera, Rosanna ha partecipato a numerose mostre di grande prestigio, conquistando un riconoscimento internazionale per la sua arte ceramica. Tra gli eventi più significativi, ha preso parte al Concorso Internazionale delle Ceramiche di Faenza e alla Triennale di Milano, due palcoscenici fondamentali per l’arte contemporanea.
La sua arte ha varcato i confini nazionali, trovando spazio nella Esposizione Internazionale della Ceramica di Praga e nelle mostre a Helsinki, Copenhagen, Oslo, Goteborg e Stoccolma. Un altro traguardo importante è stata la partecipazione alla XXXVI Biennale Internazionale di Venezia nel 1972, una manifestazione che ha visto esibirsi i più importanti artisti dell’epoca.
Rosanna Bianchi Piccoli ha così lasciato un’eredità indelebile nel mondo della ceramica, non solo in Italia ma a livello globale. Le sue opere continuano a ispirare e a raccontare storie di creatività e passione all’interno di una tradizione che ha saputo attraversare i decenni, rimanendo sempre viva e vibrante.