Milano commemora con un toccante tributo i cittadini che hanno perso la vita nella strage di Fossoli, avvenuta nell’estate del 1944. L’iniziativa, che si svolgerà nel corso di due giorni, include la posa di nove Pietre d’Inciampo, un simbolo di memoria e denuncia, in onore di altrettanti individui che hanno subito la violenza del regime nazifascista. Questo evento, a cura delle associazioni ANED e Fondazione Fossoli, segna un’importante ricorrenza: gli ottant’anni da quella tragica giornata.
La strage di Fossoli: un ricordo doloroso
Il 12 luglio del 1944 rappresenta una data con un peso significativo nella memoria storica italiana. Quel giorno, un gruppo di soldati delle SS prelevò settantasette deportati dal campo di polizia e transito di Fossoli, situato nel Modenese. Questi uomini, provenienti da diverse esperienze socio-politiche e legati dall’impegno contro il nazifascismo, vennero portati presso il Poligono di tiro di Cibeno, dove furono brutalmente uccisi. La loro storia è rappresentativa di una lotta più ampia per la libertà e la giustizia, e rimane imprescindibile per la nostra concezione di diritti umani e democrazia.
I nomi dei deportati hanno un significato profondo: Antonio Manzi, Ferdinando Brenna, Ubaldo Panceri, Gino Marini, Napoleone Tirale, Alberto Antonio Fugazza, Mario Pozzoli, Ernesto Celada e Arturo Pasut sono ricordati non solo come vittime, ma anche come simboli di una resistenza contro le oppressioni. La scelta di posare le Pietre d’Inciampo in diverse località di Milano ha l’obiettivo di non lasciare nell’ombra questi eventi, anzi di portarne alla luce le storie, le esperienze e le vite spezzate.
Leggi anche:
Il significato delle Pietre d’Inciampo
Le Pietre d’Inciampo sono un progetto artistico ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig, il quale desidera trasformare i luoghi in cui le persone hanno vissuto in modelli di memoria vivente. Questi piccoli blocchi in ottone, incastonati nel pavimento, portano incisi i nomi delle vittime della deportazione, fungendo da costante richiamo alla riflessione su ciò che accadde durante il periodo buio della Seconda Guerra Mondiale.
Il posizionamento delle Pietre è un gesto simbolico che invita la comunità a ricordare e confrontarsi con il passato. La presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, definendolo una commemorazione fondamentale per dare voce a storie che, purtroppo, non sono sempre state al centro degli studi storici. È un atto che invita non solo alla riflessione, ma anche alla responsabilità di mantenere viva la memoria storica, affinché simili atrocità non si ripetano mai più.
L’impatto della memoria collettiva
Il ricordo delle vittime della strage di Fossoli si inserisce in un contesto più ampio di riflessione collettiva sulle conseguenze del fascismo e del nazismo. Ogni Pietra d’Inciampo posata è un invito a esaminare il proprio passato e a non dimenticare le ingiustizie subite. La memoria storica svolge un ruolo cruciale per le future generazioni, affinché comprendano l’importanza della tolleranza, del rispetto e della dignità umana.
Eventi come quello di Milano, che uniscono le diverse voci della comunità , sono essenziali per promuovere una cultura del ricordo e della sensibilizzazione, che si opponga a qualsiasi forma di intolleranza e violazione dei diritti. Con la posa delle Pietre, Milano si propone non solo di ricordare, ma anche di educare e stimolare una crescita sociale e culturale necessaria per affrontare le sfide del presente e del futuro.
La commemorazione in corso è quindi più di un semplice gesto, rappresenta un impegno verso una memoria attiva e consapevole, fondamentale per costruire una società più giusta e rispettosa dei diritti di tutti.