Il 7 dicembre si è svolta a Milano la cerimonia di assegnazione degli Ambrogini d’Oro, un’importante iniziativa annuale che premia coloro che si sono distinti nel contribuire al benessere e alla reputazione della città. Quest’anno, sono stati 41 i beneficiari di tali onorificenze, tra cui figure pubbliche, associazioni e istituzioni che hanno lasciato un segno significativo nel tessuto sociale e culturale di Milano.
I premi e le medaglie: un riconoscimento a diverse personalità
Durante la cerimonia, è stata conferita una Grande Medaglia d’Oro all’Ispi, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, riconoscendo il suo contributo allo studio e alla promozione di politiche internazionali. Quattro Medaglie d’Oro alla Memoria sono state assegnate, onorando figure come Roberta Guaineri, l’ex assessora scomparsa, e commemorando gli 80 anni della strage dei Piccoli Martiri di Gorla con un attestato speciale. Altri riconoscimenti sono stati conferiti per un totale di 15 Medaglie d’Oro e 20 Attestati di Civica Benemerenza a diverse personalità.
Tra i premiati con le Medaglie d’Oro troviamo Roberto Cenati, ex presidente dell’Anpi di Milano, e l’ex calciatore Andriy Shevchenko. Quest’ultimo non era presente, e alla cerimonia era rappresentato da Donato Albanese, manager di Fifa che ha ritirato il premio per lui. Eccezionale è stata l’accoglienza ricevuta da Sandra Gilardelli, partigiana, che ha suscitato una standing ovation dal pubblico. Anche Anna Lorenza Gorla, vedova di Giorgio Ambrosoli, ha ricevuto applausi calorosi dai presenti. Gli attestati sono andati a diverse associazioni culturali e enti, come la Filarmonica della Scala e l’Associazione Libertà e Giustizia, sottolineando l’importanza della cultura e della solidarietà nella comunità milanese.
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Le parole del sindaco: Milano come faro di speranza
Al termine della cerimonia, il sindaco Beppe Sala ha condiviso alcune riflessioni sui tempi difficili che stiamo attraversando. Nonostante le sfide, ha esortato i cittadini a mantenere viva la speranza e a continuare a vedere Milano non solo come una locomotiva economica, ma come una città pronta a trovare soluzioni concrete ai problemi attuali. Le sue parole, cariche di positività, hanno incoraggiato una riflessione collettiva sull’importanza dell’impegno civico e della generosità nella comunità.
Sala ha messo in luce che la cerimonia ha dimostrato quanto siano presenti persone dedite al bene degli altri, pronte a lavorare insieme per un futuro migliore. La celebrazione delle personalità e delle organizzazioni riconosciute dimostra che, nonostante le difficoltà, la città resta unita e determinata a promuovere valori come la giustizia e la solidarietà.
La manifestazione degli Ambrogini d’Oro, quindi, non rappresenta solo un momento di celebrazione, ma è anche un richiamo all’azione per tutti i cittadini, un invito a continuare a impegnarsi per il bene comune e a costruire insieme una Milano sempre più inclusiva e solidale.