Milan Badelj lascia il Genoa dopo cinque anni: il centrocampista non rinnoverà il contratto

Milan Badelj lascia il Genoa dopo cinque anni: il centrocampista non rinnoverà il contratto

Milan Badelj lascia il Genoa dopo cinque stagioni e 155 presenze, salutando tifosi e città con una lettera che celebra il legame umano e sportivo costruito a Genova.
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Milan Badelj saluta il Genoa dopo cinque stagioni, ringraziando tifosi, club e città con una lettera che sottolinea il forte legame sportivo e personale nato durante il suo percorso. - Gaeta.it

L’esperienza di Milan Badelj al Genoa si conclude dopo cinque stagioni intense e 155 presenze tra campionato e Coppa Italia. Il centrocampista croato, protagonista anche della nazionale vicecampione del mondo nel 2018, ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2025. Nei giorni scorsi ha voluto salutare la città e la squadra attraverso una lettera pubblicata sui canali ufficiali del club.

Il ruolo di milan badelj nel genoa dal 2019 al 2025

Arrivato nel 2019, Badelj ha presto conquistato un ruolo centrale nel centrocampo rossoblù. La sua esperienza internazionale e la capacità di guidare la squadra in campo lo hanno portato a diventare capitano con il passare degli anni. In particolare, il contributo alle due stagioni che hanno riportato il Genoa in Serie A dopo la retrocessione è stato decisivo. Le sue presenze non si limitano solo alle partite di campionato, ma si estendono anche a numerosi incontri di Coppa Italia, offrendo un apporto costante.

Un punto di riferimento per il gruppo squadra

Il carattere del giocatore ha influenzato anche la dimensione del gruppo squadra, diventando un riferimento per i compagni, soprattutto nei momenti difficili. Il legame con il club e con i tifosi è cresciuto nel tempo, tanto da rendere la sua partenza motivata da questioni contrattuali più che da scelte personali. Nei giorni precedenti all’ufficialità, Badelj ha manifestato il desiderio di ringraziare chiunque abbia avuto un ruolo nella sua esperienza genovese, sottolineando anche un attaccamento particolare ai colori della squadra.

La lettera di milan badelj ai tifosi e alla città di genova

Il capitano rossoblù ha affidato i saluti a una lettera diffusa tramite i social. Ha espresso gratitudine verso i tifosi, definendo il rapporto con loro come qualcosa di speciale e duraturo, fatto di momenti felici e difficili condivisi. Badelj ricorda le emozioni vissute allo stadio, ribadendo come la parola “Genoa” abbia per lui un valore profondo. La partecipazione dei sostenitori, fatta di sostegno costante, gli ha lasciato un segno indelebile.

Ringraziamenti al mondo genoa

Nel suo messaggio ha voluto poi rivolgere ringraziamenti a tutto il mondo Genoa, includendo giocatori, staff medico, fisioterapisti, preparatori atletici, dirigenti e personale tecnico. Lungo tutto il suo percorso il centrocampista ha sempre evidenziato il lavoro dietro le quinte che sostiene lo sforzo della squadra. L’attenzione a tutte le figure che contribuiscono al funzionamento del club è una testimonianza dell’importanza della collaborazione.

Un addio raccontato anche da padre con ricordi personali

La lettera di Badelj non si limita alla dimensione sportiva ma si apre a riflessioni più intime e personali. In un passaggio dedicato al suo ruolo di padre, racconta episodi significativi di questi cinque anni a Genova, legati anche alla vita famigliare. Ricorda una partita in particolare, quella del ritorno in Serie A contro l’Ascoli, nata in circostanze delicate: con la moglie in ospedale e il figlio in tribuna, un momento di tensione risolto positivamente.

La famiglia ha condiviso numerose “prime volte” a Genova: il primo giorno di scuola dei figli, i primi calci al pallone, la loro prima volta allo stadio. Questi ricordi, spiega il giocatore, hanno creato un legame profondo tra loro e la città, un sentimento destinato a crescere col tempo. Quell’attaccamento alle radici assume per Badelj un valore quasi tangibile, un sentimento che non svanirà nonostante la sua partenza dal club.

La dimensione personale accanto a quella sportiva

La lettera mette in luce un lato umano che ha accompagnato il percorso professionale, sottolineando come il legame con Genova si estenda oltre il campo di gioco.

Il ringraziamento finale a genova e alle realtà locali

Chiude la lettera un ringraziamento speciale rivolto all’ospedale Gaslini e alle scuole, elementi fondamentali per la salute e la crescita dei figli e di tante famiglie genovesi. Badelj e la sua famiglia sottolineano l’importanza di queste istituzioni per il loro percorso a Genova. Nomi come Erika, Jona e Tina accompagnano la firma finale, che vuole essere uno stretto legame con la città.

La decisione di non rinnovare il contratto segna l’inizio di una nuova fase per Milan Badelj, che lascia il Genoa con un patrimonio di valori sportivi e umani ben radicati. Nel frattempo la società rossoblù riflette sul futuro di una squadra pronta a cambiare volto, ma che manterrà il ricordo del centrocampista croato come una delle sue figure chiave dell’ultimo lustro.

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