Mielerie aperte torna anche nel 2025 con la sua seconda edizione, offrendo un’occasione unica per scoprire i mieli e i prodotti dell’alveare in diverse regioni italiane. L’evento si sviluppa nella primavera e in autunno, in 17 regioni, permettendo ai visitatori di entrare in contatto diretto con apicoltori e produzioni locali. Questa iniziativa punta a diffondere la conoscenza delle diverse varietà di miele, ma anche di altri prodotti come propoli, pappa reale, polline e cera.
Miele aperto come strumento per salvaguardare biodiversità e produzione
L’evento è organizzato da Unaapi, l’unione nazionale delle associazioni di apicoltori italiani, impegnata nella salvaguardia e promozione dell’apicoltura nazionale. Il progetto ha come obiettivo quello di mettere in relazione diretta i consumatori con il mondo delle api e con chi produce miele e prodotti derivati. Il sostegno economico arriva grazie a un cofinanziamento dell’Unione Europea e del ministero delle politiche agricole , a dimostrazione dell’importanza attribuita alla tutela della biodiversità e alla valorizzazione delle produzioni locali italiane.
L’iniziativa coinvolge 190 aziende apistiche distribuite in 17 regioni italiane, che aderiscono attraverso 21 associazioni regionali. Le giornate in cui si svolgono gli incontri dedicati a degustazioni e visite guidate sono il 18 maggio e il 16 novembre. Questi momenti sono pensati per raccontare la diversità delle fioriture e dei mieli tipici di ogni territorio, ma anche per far scoprire gli spazi e gli strumenti usati dagli apicoltori nel loro lavoro quotidiano. L’obiettivo è far conoscere la realtà concreta delle api e della loro produzione.
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Una esperienza tra degustazioni e visita alle aree produttive
L’aspetto più rilevante di Mielerie Aperte sta nella possibilità per i visitatori di vedere da vicino il lavoro degli apicoltori e assaggiare mieli dai profumi e sapori legati alle diverse varietà botaniche locali. L’evento si configura come un percorso esperienziale in cui si approfondiscono anche altri prodotti dell’alveare oltre al miele: la propoli, utilizzata come antibatterico naturale, la pappa reale, che ha proprietà nutritive, il polline, ricco di sostanze benefiche, e la cera con i suoi usi tradizionali e artigianali.
Alessandra Giovannini, coordinatrice del progetto, sottolinea come questa iniziativa consenta di valorizzare i prodotti apistici «sensibilizzando i consumatori sulla loro provenienza e autenticità». Vengono messi in risalto anche gli aspetti qualitativi e territoriali, che rendono i mieli italiani distintivi e importanti dal punto di vista della biodiversità. I partecipanti possono così conoscere direttamente la filiera, interagendo con chi ogni giorno cura le colonie di api e segue le fasi di produzione.
Come partecipare e trovare gli eventi nelle regioni italiane
Per chi desidera prendere parte a Mielerie Aperte è possibile ottenere informazioni attraverso il sito ufficiale, che mette a disposizione una mappa interattiva con tutti i riferimenti delle aziende aderenti. Le date di maggio e novembre sono confermate come appuntamenti principali per l’edizione 2025. I canali social ufficiali, Facebook e Instagram, veicolano aggiornamenti e notizie sugli eventi organizzati nelle varie regioni, facilitando la comunicazione con il pubblico.
I visitatori interessati possono scegliere tra numerose proposte distribuite su tutto il territorio nazionale, dalle produzioni più piccole a quelle di dimensioni maggiori. La varietà regionale consente di scoprire mieli dai sapori differenti, legati alle diverse fioriture primaverili e autunnali, ma anche di conoscere realtà produttive locali che preservano tradizioni e metodi di lavorazione particolari e radicati nel territorio. L’evento rappresenta quindi un’occasione per approfondire la conoscenza di un’importante risorsa naturale e alimentare italiana.