Michelle Obama racconta di essere in terapia all’età di 60 anni per una nuova fase della vita

Michelle Obama racconta di essere in terapia all’età di 60 anni per una nuova fase della vita

Michelle Obama racconta a Jay Shetty il suo percorso di terapia durante la transizione dopo la Casa Bianca e il nido vuoto, riflettendo su nuove priorità personali e crescita consapevole a 60 anni.
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Michelle Obama racconta nel podcast di Jay Shetty come la terapia l’aiuti a gestire la transizione dopo la Casa Bianca, il “nido vuoto” delle figlie indipendenti e la riscoperta di sé stessa a 60 anni. - Gaeta.it

Michelle Obama ha condiviso dettagli sulla sua esperienza di terapia e sulla nuova fase che sta attraversando, in un’intervista rilasciata al podcast di Jay Shetty. L’ex first lady, che ha compiuto 60 anni, ha spiegato come il periodo successivo alla Casa Bianca e il cambiamento nel rapporto con le figlie le abbiano fatto iniziare un percorso di riflessione e rinnovamento personale.

La scelta di intraprendere la terapia in una fase di transizione personale

Nel corso dell’intervista, Michelle Obama ha spiegato che la decisione di iniziare la terapia è legata a una fase di profonda trasformazione nella sua vita. Ha sottolineato di aver attraversato un periodo intenso al fianco della famiglia e nell’impegno pubblico, che ora si conclude con una nuova realtà da affrontare. Parla infatti di una “transizione” che la porta a rivedere se stessa al di fuori dei ruoli ormai lasciati alle spalle.

L’ex first lady ha evidenziato come l’età e l’esperienza la portino a interrogarsi sulle priorità personali, senza più la pressione di dover rispondere alle richieste famigliari o pubbliche come in passato. Questo passaggio, definito da lei stessa come un momento di “messa a punto”, nasce dalla necessità di comprendere quali passi intraprendere nella prossima fase della sua vita.

La terapia come strumento di rinnovamento

Il cambiamento nel quotidiano dopo l’indipendenza delle figlie

Michelle Obama ha parlato apertamente delle difficoltà e dei cambiamenti legati al ruolo di madre con le figlie ormai diventate indipendenti. L’ex first lady ha usato il termine “nido vuoto” per descrivere l’assenza di responsabilità familiari dirette che prima riempivano gran parte della sua agenda. Questo nuovo scenario crea un vuoto che necessita di essere riempito con nuovi stimoli e nuovi obiettivi, una realtà che molti genitori affrontano quando i figli diventano adulti.

L’abitudine di mettere al centro le esigenze dei familiari ha segnato a lungo la sua routine quotidiana, ma ora, con più tempo e spazio a disposizione, emerge la necessità di focalizzarsi su se stessa. La terapia, in questo senso, si presenta come uno strumento pratico per elaborare questo distacco e per definire un nuovo equilibrio personale.

Il nido vuoto e la nuova indipendenza

La riflessione sul ruolo e gli impegni dopo la vita alla Casa Bianca

Nel dialogo con Jay Shetty, Michelle ha ricordato il peso delle responsabilità che ha avuto come first lady e come moglie di Barack Obama. Ha descritto le richieste continue che derivavano dagli impegni familiari e dal servizio pubblico, che ora lasciano il posto a una libertà nuova, ma anche a una sfida diversa.

L’ex first lady ha affermato che, terminati quei periodi difficili e complessi, si trova ad affrontare uno spazio personale più ampio, che fino a pochi anni fa non esisteva. Questo spazio deve essere riempito da una nuova consapevolezza, capace di darle un senso e uno scopo oltre i ruoli svolti finora. La terapia diventa così uno degli strumenti con cui affronta questa fase di trasformazione, monitorando i propri pensieri, sentimenti e desideri.

Michelle Obama è tornata a riflettere sull’importanza di adattarsi ai cambiamenti di vita, anche quelli più profondi che arrivano con il passare del tempo, mantenendo una dinamica di crescita personale consapevole e attiva.

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