Il primo trimestre del 2025 mostra segni di difficoltà per il comparto editoriale italiano, con un calo evidente nelle vendite di libri per adulti e ragazzi nei principali canali commerciali. Le difficoltà si riflettono sia a livello di copie vendute che di valore economico, con una perdita notevole in termini di consumi. La situazione ha suscitato l’attenzione degli addetti ai lavori, che si stanno preparando a discutere l’andamento del mercato durante incontri previsti al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Andamento delle vendite di libri di varia adulti e ragazzi nei primi mesi del 2025
Secondo i dati elaborati dall’Associazione Italiana Editori sulla base delle rilevazioni NielsenIQ-GfK, nei primi tre mesi del 2025 le vendite di libri di varia per adulti e ragazzi hanno registrato un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo risultato riguarda sia le copie vendute sia il valore di mercato, segnalando una flessione concreta nella domanda. Nello specifico, la spesa complessiva dei consumatori ha subito una contrazione di quasi 12 milioni di euro, in parallelo a una riduzione di circa 810mila copie acquistate. I canali considerati includono le librerie tradizionali, quelle online e la grande distribuzione, confermando un impatto trasversale sulle diverse modalità di acquisto.
Rallentamento nel settore dell’editoria di varia
Questi numeri indicano un rallentamento che interessa una parte cruciale dell’editoria italiana, ovvero i romanzi e i saggi. Non a caso, il calo riguarda l’editoria di varia, settore chiave per i lettori di tutte le età . Il dato apre interrogativi sul cambiamento delle abitudini di consumo legate ai libri e sulle dinamiche di un mercato che in passato aveva mostrato segnali di ripresa.
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Le novità nel monitoraggio del mercato: dati per l’editoria scolastica e universitaria
Per la prima volta quest’anno, l’analisi dell’Associazione Italiana Editori ha incluso anche i dati relativi all’editoria scolastica, universitaria e professionale. Inserire questi settori nello studio offre un quadro più ampio dell’andamento complessivo del mercato librario italiano. Questi segmenti rappresentano un comparto tradizionalmente stabile, legato a scuole e università , ma che negli ultimi anni ha subito trasformazioni dovute a fattori come la digitalizzazione dei testi e la variazione del numero degli studenti.
Un quadro più ampio per il mercato librario italiano
Includendo queste categorie, Aie intende mostrare il peso e le criticità di ogni settore, individuando come il mercato globale si distribuisce tra canali e tipologie di prodotto. La nuova rilevazione potrà aiutare a osservare, in particolare, se il calo che riguarda il libro di varia si riflette anche nelle aree scolastiche e accademiche o se queste rimangono uno sbocco più solido.
Il confronto e il dibattito al salone internazionale del libro di torino
Il 16 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino è stato organizzato un incontro dedicato proprio a questi dati. L’appuntamento, organizzato da Aie in sala Rossa dalle 10.30 alle 12.30, si è concentrato sull’analisi del mercato del libro nei primi mesi del 2025. Sabina Minardi, giornalista de L’Espresso, ha moderato l’incontro, che ha visto gli interventi di Innocenzo Cipolletta, presidente di Aie, e dei rappresentanti dei vari gruppi editoriali associati. Tra loro Lorenzo Armando, Renata Gorgani, Maurizio Messina e Roberto Devalle hanno illustrato l’andamento dei rispettivi settori, portando dati e riflessioni su piccole case editrici, editoria di varia, accademica, educativa e professionale.
Riflessioni di gruppi editoriali e distributivi
A seguire, sono intervenuti figure appartenenti a gruppi editoriali e distribuzione come Paolo Ambrosini dell’Associazione Librai Italiani Confcommercio, Isabella Ferretti di 66thand2nd, Andrea Giunti del Gruppo Giunti, Stefano Mauri del Gruppo Mauri Spagnol, Barbara Nardi del Gruppo Feltrinelli, Alberto Ottieri di Messaggerie e Enrico Selva Coddè del Gruppo Mondadori. Questi professionisti hanno messo a fuoco le difficoltà e le prospettive dei canali distributivi, evidenziando le variazioni di comportamento dei lettori e discutendo i generi più colpiti o in crescita.
I segnali dalle istituzioni e il confronto sulla politica del libro in italia
Il tema della salute del mondo del libro in Italia si è esteso anche al confronto istituzionale. Il 15 maggio, sempre a Torino, si è svolto l’incontro “Per una politica del libro in Italia”, che ha visto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, dialogare con esponenti della filiera editoriale tra cui editori, librai e bibliotecari. L’appuntamento ha coinvolto numerose associazioni rappresentative, come l’Associazione degli Editori Indipendenti, l’Associazione Librai Italiani Confcommercio, il Sindacato Italiano Librai e Cartolibrai Confesercenti, l’Unione Editori e Librai Cattolici Italiani, la Federazione Nazionale Cartolai e l’Associazione Italiana Biblioteche.
Un dialogo tra istituzioni e operatori
L’incontro ha messo in evidenza l’urgenza di affrontare le difficoltà del mercato in modo coordinato, puntando anche a soluzioni per promuovere la lettura e supportare realtà spesso marginalizzate. Non è chiaro se il governo intenda varare interventi strutturati per sostenere editori più piccoli e il sistema distributivo, ma il dialogo tra istituzioni e operatori è un passo significativo per confrontare difficoltà e strategie del momento.
Il quadro attuale testimonia un settore sotto pressione, in cui fattori economici e cambiamenti di consumo stanno influenzando risultati e prospettive. Il Salone del Libro di Torino si conferma momento chiave per misurare lo stato reale del mercato e organizzare le battaglie future.