La cittadina di Melpignano, in provincia di Lecce, diventa il palcoscenico di una festa dedicata a cinquanta anni di musica popolare salentina. Il Canzoniere Grecanico Salentino, nato nel 1975 da un’idea di Rina Durante, ha segnato la cultura musicale pugliese e meridionale, con radici profonde nelle tradizioni popolari. Il 25 e 26 luglio 2025 il borgo salentino ospita una due giorni di eventi che uniscono performance musicali, arte contemporanea e approfondimenti culturali.
La mostra ‘il mito – unconventional archive’ e l’apertura della festa
La manifestazione si apre venerdì 25 luglio alle 18:00 con una visita guidata alla mostra ‘Il Mito – Unconventional Archive‘ allestita nel Palazzo Marchesale Castriota di Melpignano. Curata da studioconcreto, progetto artistico di Laura Perrone e Luca Coclite, l’esposizione si basa su materiali inediti, fotografie, racconti personali, installazioni e contributi audiovisivi per raccontare la storia e l’identità del Salento attraverso immagini e suoni. La direzione scientifica di Margherita Macrì ha contribuito a mettere insieme un archivio vivo, in continua trasformazione che offre una prospettiva nuova su un patrimonio culturale profondo.
Questa mostra non si limita a riproporre documenti storici ma mira a coinvolgere il pubblico in un’esperienza collettiva. I visitatori possono scoprire l’evoluzione della musica popolare e le sue connessioni con il territorio attraverso un allestimento che integra diverse forme d’arte contemporanea. L’evento pone particolare attenzione alla trasformazione culturale del Salento, mettendo in evidenza come il Canzoniere Grecanico Salentino abbia influenzato ed esteso il suo impatto oltre i confini regionali.
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Incontri, concerti e ospiti internazionali nella due giorni di festa
La serata di venerdì prosegue con un incontro alle 21:15 nella piazza Antonio Avantaggiato, all’interno dell’arena di Melpignano: protagonista è il giornalista e scrittore Erri De Luca. La sua presenza introduce il pubblico a un dialogo sul valore della musica e della tradizione popolare, accompagnato da riflessioni che si intrecciano con l’identità culturale del sud.
Alle 22:15 prende il via il concerto del quartetto ucraino DakhaBrakha, noto per la sua capacità di fondere sonorità folk con atmosfere etniche e contaminazioni world. La loro esibizione in Italia, unica in questa occasione, rappresenta un ponte tra culture diverse che hanno saputo esprimere emozioni universali attraverso la musica tradizionale rivisitata.
Sabato 26 luglio alle 20:30 prende la scena Alessia Tondo, voce del Canzoniere Grecanico Salentino, con un live acustico di ‘Sita‘, il suo primo progetto solista premiato con il Loano Giovani, dedicato ai migliori musicisti under 35. Il concerto evidenzia un percorso personale che testimonia la continuità della tradizione musicale salentina in una chiave moderna e intima.
Il grande finale tra vecchie glorie e sonorità contemporanee
La serata conclusiva di sabato si apre alle 22:00 con la formazione attuale del Canzoniere Grecanico Salentino: Mauro Durante, Alessia Tondo, Giulio Bianco, Giancarlo Paglialunga, Emanuele Licci, Massimiliano Morabito e Silvia Perrone. Sul palco di piazza Antonio Avantaggiato si uniscono al duo elettronico Inude, per un incontro tra tradizione e sperimentazione sonora. A sorprendere è anche la presenza dei membri fondatori Roberto Licci e Rossella Pinto, che offrono la loro voce e storia alla serata.
Un altro ospite di rilievo è Justin Adams, chitarrista e produttore britannico noto per la collaborazione con Robert Plant. La sua partecipazione aggiunge un elemento di internazionalità e contaminazione al concerto finale, dimostrando come il Canzoniere Grecanico Salentino continui a dialogare con artisti di spicco a livello globale.
Un viaggio tra passato e presente
L’evento a Melpignano restituisce così l’immagine di un patrimonio musicale che resiste al tempo. La celebrazione dei cinquant’anni si trasforma in un viaggio tra passato e presente, musica e arte, senza perdere il legame con il territorio salentino. Il festival non si limita a ricordare ma offre un’occasione per vivere la cultura popolare in modo ricco e sfaccettato.