Melfi: richiesta urgente per il lancio dei nuovi veicoli ibridi e soluzioni per l'occupazione

Melfi: richiesta urgente per il lancio dei nuovi veicoli ibridi e soluzioni per l’occupazione

La fabbrica Stellantis di Melfi affronta una crisi produttiva con un crollo delle vetture assemblate e urgenti richieste di innovazione, mentre i sindacati lottano per un rinnovo contrattuale equo.
Melfi3A Richiesta Urgente Per I Melfi3A Richiesta Urgente Per I
Melfi: richiesta urgente per il lancio dei nuovi veicoli ibridi e soluzioni per l'occupazione - Gaeta.it

La situazione nella fabbrica Stellantis di Melfi sembra drammatica e il tempo stringe per il rilancio delle produzioni. Nel corso di un congresso regionale dei metalmeccanici della Cisl tenutosi a Potenza, il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, ha sollevato importanti questioni riguardanti il futuro del sito produttivo, sottolineando l’urgenza di avviare la produzione dei nuovi sette veicoli, inclusa una versione ibrida, per mantenere competitività nel mercato automobilistico.

La crisi nella produzione a Melfi

Le preoccupazioni espresse da Uliano non sono infondate. Nel gennaio 2025, la produzione nella fabbrica di Melfi è crollata a sole 2.000 vetture, un drastico calo rispetto alle 60.000 unità assemblate nel 2024. Questo evidente rallentamento segna un momento critico per il sito produttivo, che si trova all’inizio di un nuovo progetto che potrebbe risollevare le sorti di chi è attualmente in cassa integrazione. Uliano ha evidenziato l’urgenza di innovare e riprendere la produzione con veicoli aggiornati che incontrino le esigenze del mercato attuale.

Le implicazioni di questo calo di produzione si riflettono anche sull’indotto, che sta affrontando enormi difficoltà. L’industria dell’auto in Basilicata, infatti, è particolarmente vulnerabile durante questa fase di transizione, che richiede un adeguamento sia tecnologico che strutturale. “Chiediamo a Stellantis di prendersi le loro responsabilità,” ha affermato Uliano, facendo pressione affinché si trovino soluzioni concrete per sostenere i lavoratori e le aziende del settore.

L’automotive in Europa e la necessità di investimenti

Melfi non è un caso isolato. Uliano ha richiamato l’attenzione sulla crisi che affligge l’industria automobilistica europea, definita una “tempesta perfetta” che colpisce lavoratori e fabbriche in tutta l’Unione. Secondo il segretario, è fondamentale che gli stati e i governi non restino inerti di fronte a questa emergenza, ma che, al contrario, facciano uno sforzo per rafforzare il settore con finanziamenti e investimenti.

Uliano ha esortato a una transizione che non solo tenga conto delle necessità industriali, ma che si prenda cura anche delle compatibilità sociali, placcando il terreno per evitare licenziamenti e chiusure di stabilimenti. “L’Europa deve agire con decisione,” ha affermato, sottolineando come sia indispensabile accompagnare la transizione ecologica con una pianificazione concreta per mantenere l’occupazione nel settore automobilistico.

La lotta per il rinnovo contrattuale

Oltre alla questione della produzione e dell’indotto, Uliano ha aperto un capitolo delicato riguardante il rinnovo del contratto nazionale. “Siamo alla rottura totale,” ha avvertito, chiarendo il fallimento delle trattative con gli imprenditori che cercano di evitare impegni economici nelle richieste contrattuali. A fronte della richiesta dei sindacati di un aumento di 280 euro nei prossimi tre anni, le proposte delle controparti al momento sono nulle.

Dopo 16 ore di sciopero già effettuate, i sindacati si preparano a sancire ulteriori otto ore di sciopero nel mese di marzo. Queste azioni di mobilitazione mirano a ribadire l’importanza di un contratto giusto e sostenibile per i lavoratori, specie in un periodo di incertezze e sfide per l’industria automobilistica. Gli sviluppi di queste dinamiche saranno cruciali per il futuro di Melfi e dei lavoratori coinvolti.

Change privacy settings
×