Un gruppo di 14 persone è stato fermato dalla polizia locale di roma capitale con l’accusa di gestire un’organizzazione dedita al gioco d’azzardo illegale nel centro storico. La banda operava intorno a fontana di trevi, in particolare tra le vie frequentate da turisti e pellegrini, approfittando del giubileo dei giovani per truffare chi si avvicinava al cosiddetto “gioco delle tre campanelle”.
Le modalità dell’operazione e l’individuazione della banda
La polizia locale di roma ha messo in atto un’attività di monitoraggio su diverse aree del centro storico. Il personale del I gruppo centro, supportato dall’unità spe per la sicurezza pubblica ed emergenziale, ha osservato per giorni i movimenti dei sospetti. L’attenzione si è concentrata sulle vie più battute dai visitatori intorno a fontana di trevi. Qui, i membri della banda mettevano in piedi una vera e propria rete di truffatori che agiva con precisione.
I malviventi si posizionavano in piccoli vicoli e stradine, in punti che permettevano sia di attirare un gran numero di passanti, sia di sfuggire a controlli troppo ravvicinati. L’organizzazione si muoveva con ruoli ben definiti: oltre ai “giocatori” che proponevano il gioco, erano presenti i cosiddetti “ganci”, complici che fingevo di vincere per attirare utenti nel raggiro. Questo sistema ha reso possibile un inganno di vasta portata, soprattutto durante un periodo con un afflusso elevato di pellegrini e turisti.
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Come funziona il gioco delle tre campanelle e la truffa ai danni dei passanti
Il “gioco delle tre campanelle” si presenta come un passatempo semplice ed innocuo. Tre piccoli oggetti vengono disposti su un piano, con una pallina nascosta sotto uno di essi. Il giocatore deve indovinare sotto quale campanella si trovi la pallina dopo che il truffatore ha mescolato velocemente le campanelle. Apparentemente è un gioco di abilità e fortuna.
In realtà la velocità e la destrezza del truffatore rendono quasi impossibile individuare la pallina giusta, rendendo inevitabile la perdita del denaro puntato. Ma il punto chiave della truffa è la presenza dei “ganci”: complici vestiti da giocatori occasionali che vincono facilmente le prime partite, incentivando così passanti e turisti a partecipare credendo ai facili guadagni. Appena il giocatore decide di puntare sul serio, il trucco scatta e le vincite vengono negate.
Il risultato dell’azione della polizia e le conseguenze giudiziarie
L’attività di controllo e osservazione ha permesso agli agenti di condurre una operazione mirata nelle ultime ore, che si è conclusa con il fermo dei 14 presunti responsabili. Per loro sono scattate le denunce per esercizio di gioco d’azzardo illegale. Durante le perquisizioni è stato sequestrato il denaro raccolto, l’attrezzatura usata per la truffa e anche della sostanza stupefacente trovata in possesso di uno dei fermati.
Il blitz arriva in un momento di forte presenza di pellegrini e turisti nella capitale, colpendo un fenomeno che danneggiava persone ignare attratte da un gioco apparentemente innocuo. Adesso l’autorità giudiziaria dovrà valutare le responsabilità della rete scoperta e le ulteriori accuse legate al possesso di droga.