Maxi operazione a Napoli contro banda specializzata in furti e riciclaggio di auto di lusso

Maxi operazione a Napoli contro banda specializzata in furti e riciclaggio di auto di lusso

Un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli e forze dell’ordine di otto province smantella una rete criminale che trafica veicoli di lusso per oltre un milione e mezzo di euro.
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Una vasta operazione coordinata dalla Procura di Napoli ha smantellato una rete criminale attiva nel furto, ricettazione e riciclaggio di auto di lusso, con perquisizioni e denunce in otto province italiane. - Gaeta.it

Un’operazione congiunta tra diverse forze dell’ordine ha smantellato una rete criminale attiva nel furto, nella ricettazione e nel riciclaggio di veicoli di lusso. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, ha portato a perquisizioni, sequestri e denunce in più province italiane, mettendo in luce un traffico illecito con ramificazioni nazionali e all’estero.

L’indagine e la collaborazione interforze

L’attività investigativa è partita su delega della Procura di Napoli e ha visto la partecipazione del Compartimento Polizia Stradale per l’Emilia Romagna, coadiuvato dalla polizia stradale di Catanzaro, dalla Squadra Mobile di Modena e dai Carabinieri di Pizzoferrato. Il lavoro congiunto ha consentito di eseguire un decreto di perquisizione locale e personale nei confronti di quindici persone ritenute coinvolte.

Gli investigatori hanno avviato un monitoraggio mirato attraverso servizi di osservazione e pedinamento, ottenendo elementi decisivi con l’analisi dei tabulati telefonici, l’intercettazione di comunicazioni telefoniche e di messaggi telematici. Questi metodi hanno messo in evidenza modalità operative e collegamenti tra i soggetti coinvolti.

Struttura e ramificazioni dell’organizzazione

L’approccio multilivello ha permesso di individuare la struttura dell’organizzazione, che agiva principalmente a Napoli ma estendeva la propria influenza su tutto il territorio nazionale. Gli accertamenti si sono concentrati sull’uso di documenti falsi, sia di natura materiale che ideologica, impiegati per coprire i traffici illeciti legati ai veicoli sottratti.

Un giro d’affari da oltre un milione e mezzo di euro

Le indagini hanno rivelato che il gruppo aveva messo in piedi un sistema per movimentare automobili di lusso, con auto dal valore stimato superiore a un milione e mezzo di euro, sottratte e poi rivendute illegalmente. Nel corso dell’operazione sono state recuperate oltre quaranta vetture, tutte collegate all’attività criminale.

Queste auto “bottino” venivano trasferite fuori dall’Italia o fingevano di essere reintrodotte sul mercato nazionale attraverso società costruite ad hoc. Queste aziende, spesso intestate a prestanome o vari soggetti legati all’organizzazione, ricevevano e smerciavano i veicoli falsificandone i documenti di circolazione.

I veicoli, dunque, non solo sparivano dalla circolazione italiana ma ritornavano sul mercato nazionali con identità rinnovate, così da sfuggire ai controlli. Alla base di questo sistema c’erano falsificazioni documentali complesse, tali da sembrare perfettamente legittime.

Ricadute economiche e illecite

Il sistema illecito messo in piedi ha permesso l’alterazione di un mercato di prestigio tramite operazioni di riciclaggio sofisticate.

Perquisizioni e denunciati in otto province italiane

La vasta operazione si è svolta contestualmente in diverse province italiane, coinvolgendo Napoli, Caserta, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Chieti e Catanzaro. Le forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni e nelle sedi operative dei sospetti, sequestrando documenti, carte di circolazione e targhe utilizzate per mettere in atto i reati.

Il coordinamento tra le polizie ha permesso di estendere l’indagine oltre il capoluogo campano, controllando diverse aree di attività criminale e garantendo un quadro completo delle azioni della banda. La diffusione territoriale delle operazioni ha indicato la capacità del gruppo di operare su più fronti e di gestire una rete ramificata.

Ricadute giudiziarie

Al termine delle prove raccolte, cinquanta persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati che vanno dal furto alla ricettazione, passando per il falso documentale e il riciclaggio. L’azione congiunta mette in luce l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni legati al mercato nero dei veicoli pregiati.

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