Maurizio fabbri all’ex campo di concentramento di mauthausen per onorare la memoria degli italiani deportati

Maurizio fabbri all’ex campo di concentramento di mauthausen per onorare la memoria degli italiani deportati

Maurizio Fabbri e l’Associazione nazionale ex deportati rinnovano il ricordo degli oltre 4.500 italiani uccisi a Mauthausen, coinvolgendo studenti e istituzioni dell’Emilia-Romagna in un progetto educativo sulla memoria storica.
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Maurizio Fabbri, presidente dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna, ha visitato il campo di concentramento di Mauthausen per rinnovare il ricordo dei deportati italiani, in un viaggio organizzato dall’ANED che coinvolge studenti e istituzioni per mantenere viva la memoria storica della Seconda Guerra Mondiale. - Gaeta.it

Oltre ottant’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, la memoria dei deportati italiani continua a essere al centro di iniziative pubbliche. Maurizio fabbri, presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha scelto di visitare il campo di concentramento di mauthausen per rinnovare il giuramento di resistenza pronunciato dai sopravvissuti e per ricordare le migliaia di connazionali che persero la vita in quel luogo. Questa visita fa parte di un viaggio organizzato dall’Associazione nazionale ex deportati , con lo scopo di mantenere viva la memoria storica e trasmetterla alle nuove generazioni.

La visita di maurizio fabbri e il ricordo degli italiani deportati

Maurizio fabbri è arrivato al campo di concentramento di mauthausen, in austria, per onorare la memoria degli oltre 4.500 italiani uccisi nei lager tra il 1943 e il 1945. Il presidio, noto per avere ospitato circa 190 mila prigionieri provenienti da più di 50 nazioni, ha rappresentato uno dei più grandi luoghi di sterminio nazisti. Di quei prigionieri, quasi 90 mila non fecero più ritorno. Fabri ha rinnovato il giuramento pronunciato dai pochi sopravvissuti, un impegno a non dimenticare le atrocità e a difendere i valori della libertà.

Testimonianze dalla memoria pubblica

Questo gesto segna un’importante tappa della memoria pubblica, rivolgendo l’attenzione alla tragedia vissuta dagli italiani nei campi di concentramento. Tra di loro, molti erano partigiani, oppositori del regime fascista e civili catturati durante operazioni di pulizia contro chi si opponeva alla dittatura. La visita sottolinea il dovere civico di ricordare chi ha sofferto per la fine della guerra e identifica mauthausen come simbolo della brutalità del nazismo.

Il viaggio organizzato da aned e la partecipazione degli studenti

L’evento è stato organizzato dall’aned, che coinvolge ogni anno migliaia di ex deportati, famiglie e cittadini attivi nella trasmissione della memoria storica. Quest’anno, più di 300 persone hanno partecipato alla visita, tra cui 160 studenti provenienti da diverse città dell’Emilia-Romagna. I giovani erano accompagnati da sindaci, assessori e consiglieri comunali, creando un collegamento diretto tra istituzioni locali e cittadini.

Un progetto educativo per le nuove generazioni

Gli studenti e i docenti coinvolti provengono da undici scuole, portando avanti un progetto educativo che punta a far conoscere in modo diretto il passato. Questo approccio permette alle nuove generazioni di confrontarsi con la storia attraverso visite sul posto e incontri con testimoni, sostenendo così un’educazione alla memoria che non si esaurisce nel racconto scolastico. La presenza istituzionale e scolastica rafforza il significato civile dell’iniziativa.

La cerimonia e gli incontri istituzionali previsti a mauthausen

Il programma della giornata prevede, tra l’altro, la partecipazione di fabbri alla cerimonia di deposizione di una corona presso il monumento dedicato alle vittime del campo. Questo momento istituzionale ha il compito di sottolineare l’importanza del ricordo collettivo, raccogliendo l’attenzione di rappresentanti politici e associazioni. Dopo la deposizione, ci sarà un incontro con figure di rilievo come il presidente nazionale dell’aned, dario venegoni, la sindaca di firenze sarà funaro e l’ambasciatore austriaco.

Un impegno condiviso per la memoria storica

La discussione pubblica durante questa occasione permette di riflettere sul significato attuale della memoria storica, ribadendo un impegno comune a prevenire il ritorno di ideologie basate sull’odio e sulla discriminazione. La partecipazione di sindaci e rappresentanti locali è un ulteriore segnale di partecipazione civica, che lega la memoria del passato a scelte politiche e culturali contemporanee. Questi incontri, sullo sfondo del campo di mauthausen, contribuiscono a mantenere vive le testimonianze di quegli anni bui.

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