Nell’attesa della riapertura delle scuole, l’infettivologo Matteo Bassetti ha espresso le sue considerazioni sulla gestione delle misure sanitarie legate alla pandemia da Covid-19. In una società in costante evoluzione, il professionista sottolinea l’importanza di affrontare argomenti più rilevanti per la salute pubblica, lasciando da parte direttive che considera ormai obsolete in ambito scolastico.
Il post di Bassetti e la critica alle misure attuali
In un post pubblicato su Facebook il 4 settembre, Matteo Bassetti ha dichiarato che il Covid-19 non deve più giustificare l’uso di mascherine e tamponi tra ragazzi e docenti. Secondo lui, il costante balletto di misure restrittive contribuisce a distogliere l’attenzione da questioni sanitarie più urgenti all’interno degli istituti scolastici.
“Non voglio assistere per il quinto anno consecutivo a questa danza interminabile tra mascherine e tamponi. Ci sono problemi ben più significativi,“ ha scritto Bassetti, mettendo in evidenza la necessità di spostare il focus su argomenti critici come la promozione della salute.
In particolare, l’infettivologo ha ritenuto fondamentale dedicare più energie alla sensibilizzazione riguardo ai vaccini, in primis quello per il MORBILLO, un vaccino che spesso viene trascurato, compromettendo la salute di futuri adulti. Bassetti ha evidenziato la necessità di fornire un’adeguata informazione sul tema fin dalle scuole elementari e medie, per preparare i giovani a fare scelte informate riguardo alla salute.
L’educazione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
Oltre alla questione vaccinale, il dottor Bassetti ha focalizzato l’attenzione su un altro aspetto critico della salute giovanile: l’educazione alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. L’infettivologo ha dichiarato che una corretta informazione su temi come l’uso del preservativo è imprescindibile per tutelare i più giovani.
Bassetti sostiene che una campagna di sensibilizzazione mirata potrebbe rivelarsi efficace nel ridurre il rischio di contaminazione tra i ragazzi. La finalità è quella di accrescere la consapevolezza dei pericoli legati a queste malattie e insegnare ai giovani a proteggere la loro salute. Il medico, riconoscendo l’importanza dell’educazione sessuale nelle scuole, ha invitato a mettere in atto interventi sistematici per affrontare in modo serio questa problematica.
Critiche alle cattive abitudini alimentari nelle scuole
Un altro aspetto inserito tra le critiche di Bassetti è la presenza di distributori automatici di alimenti non salutari all’interno delle scuole. L’infettivologo ha richiesto un cambiamento nelle abitudini alimentari degli studenti, sottolineando l’urgenza di promuovere scelte più sane, eliminando bibite gassate e cibi ultraprocessati. Il cibo spazzatura, secondo Bassetti, non solo influisce negativamente sulla salute, ma può anche contribuire a una cultura alimentare inadeguata tra i giovani.
È evidente che una volta abituati a cattive pratiche alimentari, gli studenti si portano dietro queste abitudini anche nell’età adulta. L’invito è, quindi, quello di garantire servizi di ristorazione nelle scuole che offrano opzioni salutari e nutrienti, per incentivare uno stile di vita sano.
Appello alla vaccinazione contro l’Herpes Zoster
Infine, Bassetti ha utilizzato i social media per lanciare un appello alla popolazione riguardo alla vaccinazione contro l’Herpes Zoster, noto comunemente come Fuoco di Sant’Antonio. Il noto infettivologo ha segnalato che l’estate del 2024 ha registrato un aumento significativo dei contagi, avvertendo i cittadini sui rischi connessi a questa malattia. La vaccinazione, secondo Bassetti, rappresenta una misura fondamentale per prevenire i disagi legati a una patologia che può risultare estremamente fastidiosa e, in alcuni casi, anche pericolosa.
L’auspicio è che, attraverso una maggiore diffusione della cultura vaccinale e delle pratiche di prevenzione, si possa ridurre l’incidenza di malattie potenzialmente dannose nella popolazione.