Negli ultimi giorni, a Bengasi si è tenuto un incontro importante tra il consigliere del presidente statunitense per gli Affari dell’Africa e del Medio Oriente, Massad Boulos, e il presidente della Camera dei Rappresentanti libica, Aguila Saleh. L’incontro ha visto la presenza di figure chiave della politica e della sicurezza libica, ed è stato un momento cruciale per discutere la situazione attuale in Libia e le prospettive di cooperazione con gli Stati Uniti.
Dove è avvenuto l’incontro e chi c’erano
L’incontro ha avuto luogo a Bengasi, città cardine della Cirenaica, dove Aguila Saleh ha ricevuto Massad Boulos insieme a due figure di rilievo: il direttore generale del Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione della Libia, Qasim Haftar, e il capo di stato maggiore delle forze di terra, Saddam Haftar. La presenza di questi ultimi sottolinea l’importanza attribuita alla sessione, dato il ruolo militare ed economico che ricoprono nel Paese.
La comunicazione dell’evento è stata diffusa attraverso la pagina Facebook ufficiale del Parlamento della Cirenaica. In questo spazio, il Parlamento ha evidenziato come si siano affrontati temi di interesse locale e regionale, con l’obiettivo dichiarato di potenziare la collaborazione bilaterale tra Libia e Stati Uniti. L’incontro si inserisce nel contesto delle difficoltà politiche e socio-economiche che la Libia continua ad affrontare, soprattutto nella delicata fase di transizione post-conflitto.
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Le discussioni politiche e istituzionali
Durante il confronto, Aguila Saleh ha rimarcato di fronte a Boulos che la Camera dei Rappresentanti rappresenta l’unico organo del Paese eletto direttamente dal popolo libico. Ha ricordato come abbia svolto la sua funzione attraverso l’approvazione di leggi elettorali, che rispettano le norme stabilite dal Comitato cosiddetto 6+6, formato da rappresentanti della stessa Camera e dal Consiglio di Stato. Questo comitato è stato istituito per favorire il dialogo politico e il superamento delle divisioni interne.
Saleh ha posto l’accento sull’importanza di mantenere saldo il ruolo istituzionale della Camera come espressione democratica legittima, con l’intento di promuovere stabilità e partecipazione popolare in un momento di fragilità politica. L’enfasi sulle norme elettorali riflette la volontà di arrivare a un quadro giuridico condiviso per garantire elezioni trasparenti e credibili.
Aspetti economici e cooperazione tra libia e stati uniti
Massad Boulos ha definito l’incontro come un’occasione per parlare delle sfide di sviluppo economico in Libia e per esplorare modi concreti per potenziare gli scambi commerciali con gli Stati Uniti. Nel suo intervento pubblico su X , ha sottolineato l’esigenza di far avanzare il processo politico e di raggiungere un’intesa su un bilancio unificato, indicatore chiave per una gestione finanziaria trasparente e coordinata del Paese.
Il riferimento a uno sviluppo economico sostenuto da scambi internazionali mira a stimolare investimenti e progetti che supportino la ricostruzione di infrastrutture, la ripresa industriale e la stabilità sociale in Libia, dove permangono criticità dovute a conflitti interni e divisioni politiche. La cooperazione con gli Stati Uniti potrebbe apportare risorse significative e know-how tecnico, necessari in particolare nelle aree della sicurezza, dell’energia e dell’economia.
Il ruolo degli stati uniti nella stabilità libica
L’impegno statunitense sembra rivolgersi a sostenere le istituzioni libiche nel percorso di riconciliazione e di consolidamento democratico, portando avanti temi fondamentali come la stabilità del bilancio e il rilancio delle attività produttive. Sul tavolo rimane anche la questione della sicurezza, alla quale la presenza di Saddam Haftar, capo di stato maggiore delle forze di terra, conferisce un rilievo particolare.
L’incontro di Bengasi, dunque, riporta al centro del dibattito internazionale la situazione libica, con un’attenzione particolare alle dinamiche politiche interne e alle opportunità di collaborazione con potenze estere come gli Stati Uniti. Le prossime mosse saranno determinanti per capire se questo dialogo potrà tradursi in risultati concreti sul terreno, soprattutto in un Paese segnato da instabilità cronica.