Manuel agnelli esprime solidarietà ai lavoratori del cinema per maggiori tutele e riconoscimenti

Manuel agnelli esprime solidarietà ai lavoratori del cinema per maggiori tutele e riconoscimenti

Manuel Agnelli degli Afterhours sostiene la protesta dei lavoratori del cinema e dello spettacolo al Milano Film Fest, evidenziando mancanza di tutele previdenziali, riconoscimento professionale e supporto istituzionale.
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Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, sostiene la protesta dei lavoratori del cinema e dello spettacolo, evidenziando la mancanza di tutele previdenziali, economiche e di riconoscimento per artisti e professionisti del settore. - Gaeta.it

Il cantautore e leader degli Afterhours Manuel Agnelli ha manifestato la sua vicinanza alla protesta dei lavoratori del cinema che chiedono al governo un sostegno concreto per il settore. Le difficoltà non riguardano solo il mondo della celluloide, ma investono anche la musica e altre professioni dello spettacolo. Le sue dichiarazioni sono arrivate durante la presentazione del Milano Film Fest, manifestazione dedicata al cinema indipendente e d’autore.

Le criticità del lavoro nel settore artistico e musicale secondo manuel agnelli

Manuel Agnelli ha sottolineato che la questione non si limita al cinema, ma interessa anche la musica e più in generale tutte le professioni artistiche. Nonostante una carriera ventennale e riconosciuta, lui stesso si trova a essere ancora percepito come un semplice intrattenitore. Ha spiegato che, pur pagando regolarmente le tasse da oltre 40 anni, non potrà beneficiare di un fondo pensione specifico per la sua attività. Questa situazione crea un serio problema di tutela previdenziale e riconoscimento professionale. I lavoratori creativi, infatti, spesso restano esclusi dalle tutele garantite ad altri settori, a causa di norme obsolete o non adeguate a forme di lavoro atipiche come quelle artistiche.

Criticità economiche e di riconoscimento

Le difficoltà si manifestano non soltanto a livello economico o previdenziale, ma anche nella percezione pubblica e istituzionale del loro ruolo. Molti artisti e tecnici continuano a essere considerati figure di secondo piano rispetto ad altre professioni, senza il giusto riconoscimento del loro apporto culturale ed economico. Agnelli evidenzia dunque un problema di comprensione delle diverse realtà che compongono il mondo dello spettacolo.

Mancanza di tutele e comprensione istituzionale nel mondo dello spettacolo

Secondo Manuel Agnelli, il cuore della questione risiede in una scarsa volontà politica e in una limitata conoscenza delle peculiarità dei mestiere di musica e cinema. Non c’è solo una questione normativa e finanziaria, ma anche di approccio e di volontà di affrontare temi spesso trascurati. Il cantautore parla di problemi “di intenzione” e di conoscenza degli ambiti professionali e tecnici, auspicando un cambio di passo nella gestione di questi temi.

Impatti sulla vita lavorativa degli artisti

Questa carenza ha impatti sulla vita lavorativa di tanti artisti, che si trovano a gestire l’incertezza economica, l’assenza di tutele sanitarie e previdenziali specifiche, oltre a una generale mancanza di riconoscimento del valore culturale del loro lavoro. Non è un caso che negli ultimi anni molti lavoratori dello spettacolo abbiano promosso manifestazioni e richiesto interlocuzioni dirette con le istituzioni, per evidenziare situazioni di marginalità e chiedere risposte concrete.

Il Milano Film Fest, dove Agnelli ha espresso la sua solidarietà, è uno dei momenti che mette in luce proprio queste esigenze. Si tratta di iniziative utili per portare alla luce queste difficoltà e stimolare un confronto più attento con le realtà che rappresentano artisti, tecnici e lavoratori dello spettacolo.

La posizione di manuel agnelli sul sostegno al cinema e allo spettacolo in italia

Manuel Agnelli, intervenuto nell’ambito di un evento dedicato al cinema indipendente, ha fatto da portavoce informale di una richiesta di tutela più forte e adeguata. Ha ribadito come il problema sia strutturale e comune a vari comparti della cultura, non solo al cinema. La sua testimonianza mette in luce come anche figure di rilievo e lunga carriera nel panorama musicale scontino una carenza normativa che influisce negativamente sulla loro vita professionale.

Richieste e rivendicazioni degli operatori culturali

La battaglia dei lavoratori del cinema, quindi, si inserisce in un contesto più ampio dove si chiedono modifiche alle leggi sul lavoro e sulle tutele sociali, ma anche un cambiamento nell’approccio culturale e istituzionale. Manuel Agnelli ha parlato di un gap da colmare, perché senza una corretta considerazione delle specificità del settore, chi opera nel cinema e nella musica resta in una posizione di insicurezza e fragilità.

Queste rivendicazioni tornano ciclicamente e coinvolgono una vasta platea di operatori. La loro attenzione si concentra sul riconoscimento della professionalità e sulla garanzia di diritti che permettano una continuità lavorativa dignitosa e la possibilità di costruire un futuro anche al di là della carriera attiva. A quel punto, nuovi confronti pubblici e politici saranno necessari per tentare di risolvere queste questioni rimaste aperte così a lungo.

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