Manduria vieta i cortei funebri a piedi: ecco le nuove regole e le polemiche nate

Manduria vieta i cortei funebri a piedi: ecco le nuove regole e le polemiche nate

Il sindaco di Manduria vieta i cortei funebri a piedi per motivi di traffico, suscitando polemiche tra cittadini e familiari dei defunti riguardo alla tradizione e alle nuove regole.
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Manduria vieta i cortei funebri a piedi: ecco le nuove regole e le polemiche nate - Gaeta.it

Il recente provvedimento del sindaco di Manduria, una località in provincia di Taranto, ha sollevato un ampio dibattito nella comunità. Con la nuova ordinanza, i cortei funebri a piedi sono stati banditi, permettendo solo il trasporto dei defunti in auto. Questo cambiamento ha suscitato reazioni contrastanti tra i cittadini e i familiari dei defunti, accentuando il tema della tradizione rispetto alle esigenze logistiche.

Ordinanza comunale: i dettagli del provvedimento

Il sindaco ha emanato un’ordinanza che stabilisce regole precise riguardo ai funerali nel comune. A partire da adesso, i cortei funebri non possono più svolgersi a piedi: ogni funerale dovrà essere effettuato con veicoli, seguendo il percorso più diretto che dalla residenza del defunto porta alla chiesa e successivamente al cimitero. La banda musicale, tradizionalmente presente durante le cerimonie, avrà come unico luogo di esibizione il sagrato della chiesa, limitandosi nella sua funzione accompagnatoria.

Questo provvedimento ha come principale motivo la gestione del traffico. Il sindaco ha spiegato che il divieto è necessario per prevenire ingorghi e garantire una maggiore fluidità del traffico nella cittadina, dove i cortei funebri possono spesso creare difficoltà nella circolazione, soprattutto in momenti di alta affluenza veicolare.

Le conseguenze: sanzioni e critiche

Con la nuova ordinanza, il comune ha introdotto un sistema di sanzioni per chi non rispetterà le nuove norme. Le multe variano da 25 a 500 euro, a seconda della gravità della violazione. Questa scelta ha suscitato legittime preoccupazioni tra i cittadini, che vedono nella penalizzazione un ulteriore peso in un momento già difficile come quello del lutto.

La polemica non si è fatta attendere. Familiari dei defunti e membri della comunità hanno espresso il loro disappunto, sottolineando il valore dei cortei funebri come espressione di rispetto e commemorazione per i cari scomparsi. Per molti, il corteo funebre rappresenta un elemento fondamentale del rito di addio, una manifestazione di affetto e partecipazione collettiva che la comunità tradizionalmente condivide nei momenti di dolore.

Il dibattito pubblico: tradizione vs necessità

Il dibattito in corso evidenzia un contrasto tra la necessità di regole pratiche e la preservazione delle tradizioni locali. I sostenitori dell’ordinanza argomentano che la modernizzazione e il rispetto dell’ordine pubblico devono essere una priorità in contesti sociali sempre più complessi, dove la gestione della viabilità è cruciale. D’altro canto, i critici mettono in luce l’importanza di mantenere vive le tradizioni culturali che hanno storicamente caratterizzato i riti funebri in Italia.

Il sindaco, tuttavia, si è detto aperto a ricevere segnalazioni e suggerimenti da parte della popolazione, auspicando un dialogo costruttivo per eventualmente adeguare la regolamentazione in base alle esigenze della comunità, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza stradale.

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