Maggio 2025: aumento delle assunzioni in friuli venezia giulia trainato dal settore dei servizi e turismo

Maggio 2025: aumento delle assunzioni in friuli venezia giulia trainato dal settore dei servizi e turismo

Le imprese del Friuli Venezia Giulia prevedono un aumento delle assunzioni a maggio 2025, con crescita nei servizi e turismo, calo nell’industria; difficoltà nel reperire profili specializzati e forte presenza di giovani e personale immigrato.
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Le imprese del Friuli Venezia Giulia prevedono un aumento del 5,4% nelle assunzioni per maggio 2025, con crescita nel settore servizi e turismo, mentre l’industria registra una flessione. Persistono difficoltà nel reperire profili specializzati, con un ruolo rilevante di giovani e personale immigrato. - Gaeta.it

Le imprese del friuli venezia giulia hanno previsto per maggio 2025 un aumento delle assunzioni, soprattutto nei comparti con contratti superiori a un mese o a tempo indeterminato. La domanda di lavoro regionale registra una crescita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, accompagnata da segnali diversi tra industria e servizi. I dati emergono dal report mensile Excelsior-Unioncamere, con analisi del centro studi della Camera di commercio di Pordenone-Udine, evidenziando tendenze e difficoltà nelle ricerche di personale.

Andamento complessivo delle assunzioni in friuli venezia giulia a maggio 2025

Nel mese di maggio 2025 le imprese del friuli venezia giulia hanno pianificato 11.140 assunzioni con contratti superiori a un mese o a tempo indeterminato. Questo dato indica un aumento di 570 unità, pari a un +5,4%, rispetto a maggio 2024. Se si considerano i tre mesi da maggio a luglio 2025, le entrate previste raggiungono quota 33.030, con un incremento di 650 nuovi contratti rispetto allo stesso trimestre del 2024 e un aumento percentuale del 2%.

Questi numeri riflettono una crescita moderata ma costante nella domanda di lavoro. La differenza tra i contratti di lunga durata e quelli più brevi dipende dal tipo di attività e dalla stagionalità. L’analisi del report evidenzia come la domanda si distribuisca in maniera disomogenea tra settori e figure professionali, con un’attenzione crescente verso i servizi e il settore turistico.

Flessione nel comparto industriale e variazioni nel settore edile

Nonostante la crescita complessiva, il settore industriale subisce una contrazione delle entrate programmate pari al 7,6% in confronto a maggio 2024. La diminuzione si traduce in 250 posti di lavoro in meno, con 3.050 figure richieste nel mese. All’interno di questo settore, il manifatturiero e le costruzioni registrano entrambi un calo: rispettivamente 2.260 e 790 addetti richiesti, in diminuzione rispetto all’anno precedente.

La riduzione in questi rami si collega a dinamiche di mercato e rallentamenti nella produzione industriale, influenzando l’occupazione. In particolare, il settore delle costruzioni soffre per la diminuzione della domanda di operai specializzati, ma si mantengono ancora presenti richieste per alcune mansioni specifiche che richiedono competenze tecniche e manuali. Questi elementi rappresentano un segnale di adattamento del mercato del lavoro alle condizioni economiche e al mutamento degli investimenti.

Crescita sostenuta nel settore dei servizi, con spinta dal turismo

Nel confronto tra i diversi settori emerge un aumento deciso nelle assunzioni nel comparto dei servizi, con 8.090 posti previsti a maggio, pari a un incremento dell’11,3% e 820 nuove entrate. Questo miglioramento è particolarmente evidenziato dalle imprese turistiche che segnano un +31,3%, cioè 820 nuove posizioni rispetto allo stesso mese del 2024.

Altre aree nei servizi mostrano risultati variabili. I servizi alle imprese prevedono 2.120 assunzioni, con un lieve aumento di 80 unità, mentre il commercio segna un calo di 90 nuove entrate a 1.380. I servizi alle persone raccolgono 1.160 posizioni da coprire, con un leggero incremento di 10 unità. Questi dati sottolineano come il turismo rappresenti un motore importante per l’occupazione regionale, grazie alla ripresa delle attività e all’aumento della domanda di personale stagionale e qualificato.

Profili professionali difficili da trovare e percentuali di under 30 e personale immigrato

La difficoltà di reperire personale emerge per oltre la metà delle figure professionali ricercate: il 52,3% dei profili richiesti risulta difficile da trovare, pari a più di 5.800 posizioni. Tra i profili più rari ci sono gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni digitali, con un tasso di difficoltà dell’85,7%. Seguono specialisti nelle scienze della vita e professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali .

Anche gli operai specializzati nella rifinitura delle costruzioni mostrano una difficoltà di reperimento del 78,7%. Per gli addetti alla ristorazione la difficoltà tocca il 49,7%, sottolineando la complessità nel trovare personale per lavori in settori con alta rotazione.

Il report indica che circa un terzo delle assunzioni riguarderà giovani sotto i 30 anni, confermando il ruolo dei giovani nel mercato del lavoro locale. Inoltre, il 20% delle nuove entrate sarà rappresentato da personale immigrato, un dato che riflette la composizione demografica aziendale e la necessità di integrare risorse con competenze diverse.

Questi elementi aiutano a spiegare scenari occupazionali con forti richieste di figure specializzate, insieme a profili più generalisti ma difficili da trovare per diverse ragioni. In assenza di una risposta immediata da parte del mercato del lavoro, le imprese potrebbero incontrare ostacoli nel coprire i posti disponibili nel breve termine.

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