L’uragano Yagi devasta il nord del Vietnam: chiusure, evacuazioni e gravi danni in Asia

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L'uragano Yagi devasta il nord del Vietnam: chiusure, evacuazioni e gravi danni in Asia - Gaeta.it

L’uragano Yagi ha colpito con forza devastante il nord del VIETNAM, costringendo le autorità a mettere in atto misure di emergenza. Mentre la potenza di Yagi continua a farsi sentire, il bilancio delle vittime si aggrava, con decine di morti in altre nazioni asiatiche, tra cui FILIPPINE e CINA. I danni si consolidano e le autorità locali si trovano a fare i conti con la ricostruzione e il ripristino della sicurezza.

L’impatto devastante del tifone Yagi

L’uragano Yagi ha colpito il nord del Vietnam nel pomeriggio di sabato, portando con sé raffiche di vento che hanno superato i 150 km/h. Le province più colpite includono Haiphong e Quang Ninh. La situazione è diventata critica, costringendo il governo vietnamita e il primo ministro Pham Minh Chinh a prendere misure straordinarie.

Le autorità hanno ordinato la chiusura immediata di quattro aeroporti, compreso l’importante scalo di Hanoi, per garantire la sicurezza dei viaggiatori e del personale aereo. La decisione di evacuare i cittadini dalle aree maggiormente a rischio è stata una priorità assoluta. Le zone con maggiore vulnerabilità a inondazioni e frane sono state identificate come le più pericolose, e oltre 20.000 persone sono state trasferite in rifugi sicuri.

I residenti di Haiphong hanno descritto scene di devastazione, con lamiere e insegne volanti nel cielo. “Erano anni che non assistevo a un tifone così grande,” ha dichiarato Tran Thi Hoa, una donna del posto, sottolineando il timore e la preoccupazione che ha vissuto durante il passaggio del tifone. I danni strutturali e le interruzioni dei servizi pubblici sono stati significativi, costringendo molti a rimanere in stato di allerta.

Il bilancio delle vittime e i danni economici

Secondo i rapporti ufficiali, Yagi ha causato almeno due vittime in Vietnam, entrambe legate a incidenti provocati dalle condizioni meteo avverse. Una donna è stata uccisa a Hanoi dalla caduta di un albero, mentre un uomo ha perso la vita nella provincia di Hai Duong. Si tratta di una situazione tragicamente rappresentativa del terrore che può scatenare un evento meteorologico di tali proporzioni.

Le autorità meteorologiche locali hanno descritto Yagi come uno dei tifoni più potenti degli ultimi dieci anni, e le stime sui danni sono in corso di analisi. I costi economici sono destinati a essere ingenti data l’esposizione dei settori chiave, dall’agricoltura alla pesca, colpiti duramente dalle tempeste e dalle inondazioni. Le comunità di pescatori e agricoltori stanno già segnalando perdite significative, mentre gli operatori economici chiedono supporto per affrontare le conseguenze.

Precedenti devastazioni nelle Filippine e in Cina

Prima di raggiungere il Vietnam, il tifone Yagi ha messo in ginocchio le Filippine, uccidendo almeno 21 persone e causando ingenti danni materiali. I venti forti e le intense piogge hanno colpito numerose province, portando alla devastazione di abitazioni e infrastrutture. Le autorità locali hanno effettuato evacuazioni preventive, ma le conseguenze sono state comunque pesanti, con molte persone che si sono trovate senza un tetto sopra la testa.

Successivamente, Yagi ha proseguito il suo percorso distruttivo verso la Cina, toccando la provincia di Hainan, dove ha registrato raffiche di vento che hanno superato i 245 km/h. Le autorità cinesi hanno riferito di interruzioni di corrente che hanno colpito circa 830.000 famiglie, assieme a gravi danni a edifici e alla rete infrastrutturale. Il bilancio provvisorio riporta due vittime e 92 feriti, con migliaia di persone costrette a lasciare le loro abitazioni per trovare riparo.

Nel complesso, Yagi si classifica come uno dei tifoni più potenti dell’anno, il secondo a livello mondiale dopo l’uragano Beryl che ha colpito l’Atlantico. Il suo impatto devastante continuerà a essere monitorato dalle autorità locali e internazionali mentre le operazioni di soccorso e recupero proseguono in tutta la regione.

Ultimo aggiornamento il 7 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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