L'obesità: una sfida complessa tra stigma sociale e percorso di consapevolezza

L’obesità: una sfida complessa tra stigma sociale e percorso di consapevolezza

La campagna “Perdere peso non dipende solo da te” di Lilly e Amici obesi Onlus mira a sensibilizzare sulla complessità dell’obesità, promuovendo un cambiamento culturale e una maggiore empatia verso chi ne soffre.
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L'obesità: una sfida complessa tra stigma sociale e percorso di consapevolezza - Gaeta.it

La malattia dell’obesità rappresenta un tema cruciale nella sanità contemporanea e va oltre un semplice problema di peso. Anche se la società spesso riduce la questione a “mangiare meno e muoversi di più”, in realtà si tratta di una condizione cronica complessa, influenzata da una combinazione di fattori genetici, ambientali, endocrini e psicologici. In questo contesto, la campagna promossa da Lilly e l’associazione Amici obesi Onlus si propone di ribaltare la narrazione attorno a questa patologia, riconoscendo le difficoltà quotidiane di chi vive con l’obesità.

La campagna “Perdere peso non dipende solo da te”

Lilly ha avviato la campagna intitolata “Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza”, per sensibilizzare il pubblico sull’obesità come malattia cronica. Accanto a questa iniziativa, è stata inaugurata un’installazione chiamata “The Impossible Gym”, collocata nella piazza dei Cinquecento, vicino alla Stazione Termini di Roma. Questa installazione, in funzione fino al 4 febbraio, rappresenta le sfide che le persone obese affrontano nella loro vita quotidiana.

Dentro “The Impossible Gym”, gli attrezzi sportivi sono inaccessibili a causa di elastici gialli che simboleggiano la “resistenza” naturale del corpo alla perdita di peso. Questo fenomeno biologico rende difficile non solo perdere peso ma anche mantenerlo, creando una situazione di sfida continua sia fisica che psicologica. Durante la settimana di apertura, i visitatori possono interagire con dietisti esperti, calcolare il proprio indice di massa corporea , e partecipare a incontri informativi con medici specialisti per approfondire la gestione dell’obesità, dibattendo anche sui fattori che la influenzano.

L’impatto sociale e i dati allarmanti

In Italia, circa 23 milioni di adulti sono in sovrappeso e 6 milioni soffrono di obesità, coprendo il 12% della popolazione. Questi numeri, in costante aumento, pongono l’obesità come una delle principali sfide per i sistemi sanitari, accostandosi a patologie come tumori e malattie cardiovascolari. La comunità medica sottolinea che l’obesità non è solo una questione di estetica o volontà, ma una condizione medica che può avere gravi conseguenze sulla salute. Rocco Barazzoni, presidente della Società italiana obesità , spiega come la vera difficoltà non sia semplicemente controllare l’assunzione di cibo, ma comprendere i meccanismi complessi che governano la fame e la sazietà all’interno del corpo stesso.

Un cambiamento culturale necessario

La cantante Noemi, presente all’inaugurazione della campagna, ha parlato dell’importanza di un cambiamento culturale sul tema dell’obesità. La visione prevalente che attribuisce la scelta del peso a una mancanza di forza di volontà deve essere rivalutata. Ogni individuo ha una storia unica che può includere difficoltà che sono spesso invisibili agli occhi degli altri. La risetta di stigma sociale e la promozione di un’informazione corretta sono essenziali per creare una società più empatica in grado di supportare chi vive con questa malattia.

Il pregiudizio diffuso porta a vedere l’obesità come una “colpa” personale, una posizione sostenuta dal 64% degli italiani intervistati in un recente studio. Questo approccio deve cambiare affinché si possano sviluppare politiche e campagne efficaci, basate su un’educazione informata e su un accesso a servizi sanitari adeguati.

La visione della comunità medica

La trasformazione dell’immaginario pubblico sull’obesità è fondamentale. Esperti sottolineano che il BMI da solo non può definire la salute di una persona: è necessaria un’analisi della distribuzione del grasso corporeo, in particolare il grasso viscerale, che presenta maggiori rischi per le malattie cardiovascolari. Nuovi approcci basati sull’evidenza scientifica, assistita da farmaci innovativi, stanno emergendo, ma rimane cruciale anche un modello integrato che faccia uso di strategie nutrizionali e fisiche.

Verso politiche sanitarie più inclusive

Il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica all’interno delle politiche sanitarie nazionali è in aumento. Stefano Benigni, membro della XII Commissione Affari sociali, ha enfatizzato l’importanza di un Fondo strutturale per la prevenzione e cura dell’obesità. Questo potrebbe facilitare l’accesso alle terapie necessarie e garantire una continuità nella cura.

Lilly, da parte sua, è attivamente coinvolta nella lotta contro le malattie croniche, portando avanti ricerche nel campo. La campagna e l’installazione “The Impossible Gym” intendono non solo sensibilizzare, ma anche dare voce alle sfide quotidiane affrontate da chi vive con l’obesità e promuovere un approccio più umano nella discussione pubblica su questa tematica.

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