Il curling, sport che ha conquistato l’attenzione mondiale, si prepara a ritornare alla ribalta durante le Olimpiadi Invernali del 2026 a Milano-Cortina. Dopo il trionfo di Stefania Constantini e Amos Mosaner, che hanno portato a casa una storica medaglia d’oro nel doppio misto a Pechino 2022, le aspettative per il prossimo evento sono alte. Questo articolo esplorerà la storia, le regole e il futuro del curling in Italia, in vista delle competizioni olimpiche.
Le regole del curling: come si gioca
Il curling è un gioco che richiede non solo abilità tecnica ma anche strategia e lavoro di squadra. Le partite, sia maschili che femminili, si svolgono in dieci mani, chiamate “end”. Ogni squadra è composta da quattro giocatori che si alternano nel lancio di otto pietre, comunemente chiamate “stone”, per ciascun end. Il punteggio finale viene determinato solo dopo il lancio dell’ultima pietra. Le squadre guadagnano punti posizionando le loro stone il più vicino possibile al centro della “casa”, un bersaglio circolare.
A ogni fine della partita, il vincitore è la squadra che ha accumulato più punti. In caso di parità , si gioca un “extra end” per determinare il vincitore. Il curling a coppie miste presenta regole diverse; in questo caso, le squadre disputano otto end e lanciano cinque pietre per end.
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Un altro elemento caratteristico del curling indoor è il ghiaccio, che presenta una superficie trattata con goccioline d’acqua congelate, note come “pebble”. Questo peculiare trattamento consente di ottenere una superficie irregolare che facilita il movimento delle pietre, offrendo traiettorie più controllabili e migliorando il flusso del gioco.
Gli appuntamenti di Milano-Cortina 2026
L’Italia, dopo l’exploit di Pechino, guarda con ambizione ai prossimi Giochi Invernali che si svolgeranno a Milano e Cortina d’Ampezzo. Durante questi eventi, verranno assegnate tre medaglie d’oro: una per il curling maschile, una per il curling femminile e una per il doppio misto. Le competizioni si svolgeranno nella storica cornice delle Dolomiti, che non solo offriranno uno sfondo spettacolare per gli atleti, ma potranno essere anche un punto di richiamo per appassionati e turisti.
L’approccio strategico dell’Italia in questa disciplina mira a costruire su una base di successi recente grazie ai medagliati di Pechino, e si prevede che le squadre italiane avranno l’opportunità di allenarsi per raggiungere performance competitive. La città di Cortina, già icona delle Olimpiadi e delle competizioni sportive di alto livello, sembra essere il palcoscenico perfetto.
Storia del curling nelle Olimpiadi
Il curling ha radici storiche profonde, avendo debuttato ufficialmente nel programma olimpico durante i Giochi di Chamonix nel 1924. Dopo una pausa, è tornato a fare un’apparizione dimostrativa a Lake Placid nel 1932, seguito da Calgary nel 1988 e da Albertville nel 1992. Solo nel 1998, con i Giochi di Nagano in Giappone, il curling acquisì uno status ufficiale.
Negli ultimi anni, il curling ha guadagnato popolarità , e alle Olimpiadi di Pyeongchang nel 2018 è stata introdotta per la prima volta la categoria del doppio misto, un format che combina diverse abilità e strategia di gioco. Questo incremento di interesse e varietà ha portato a una maggiore diversificazione dell’offerta delle competizioni, attirando un pubblico sempre più vasto.
L’Italia e il curling alle Olimpiadi
La recente storia del curling italiano è legata indissolubilmente al fantastico oro conquistato da Stefania Constantini e Amos Mosaner a Pechino nel 2022. Questa vittoria ha segnato un punto di svolta per lo sport in Italia, ponendo il curling sotto i riflettori e creando un entusiasmo che si riflette nelle attese per i prossimi eventi olimpici. La coppia azzurra si è classificata prima, precedendo formazioni temute come Norvegia e Svezia, consolidando il curling come uno sport con un potenziale crescente nel nostro paese.
In attesa delle sfide olimpiche di Milano e Cortina, l’Italia utilizzerà questa visibilità per promuovere ulteriormente il curling, incentivando la crescita dell’interesse in tutta la nazione e la formazione di nuove generazioni di atleti.