Il 28 settembre si avvicina e con esso l’International Poke Day, una festa dedicata a uno dei piatti più amati del momento: il poke. Questa prelibatezza hawaiana ha conquistato la scena gastronomica italiana, diventando non solo un trend temporaneo, ma una vera e propria abitudine consolidata nel quotidiano degli italiani. Glovo, leader europeo nelle consegne multi-categoria, ha confermato il primato dell’Italia con dati significativi, che mostrano come il consumo di poke stia raggiungendo cifre da record. Con quasi 2 milioni di bowl consegnate nell’ultimo anno, l’Italia rappresenta il 50% delle consegne totali di poke tramite la piattaforma. Scopriamo di più su questo fenomeno gastronomico e sulle abitudini alimentari degli italiani.
L’Italia e la crescita del poke: numeri che parlano chiaro
Negli ultimi dodici mesi, il trend del poke ha registrato una crescita notevole in Italia, con un incremento del 42% rispetto all’anno precedente. Dal 1° settembre 2023 al 1° settembre 2024, Glovo ha consegnato una media di 5.123 poke al giorno, che corrisponde a ben 213 poke all’ora, ovvero quattro ogni minuto. Questo dato mette in evidenza non solo l’interesse crescente, ma anche la continua evoluzione delle preferenze alimentari degli italiani, sempre più orientati verso scelte salutari.
I dati emersi dal report “Glovo Delivered 2023” di novembre sono eloquenti: le opzioni healthy hanno visto un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Questi numeri evidenziano come il poke non sia più considerato un’alternativa occasionale, ma un piatto che si integra perfettamente nella dieta quotidiana, diventando un simbolo di uno stile di vita sano e bilanciato. Rafael Narvaez, Direttore Commerciale di Glovo Italia, ha sottolineato l’importanza di questa cucina, affermando che il poke è diventato un vero e proprio fenomeno culturale nel nostro Paese.
Le città italiane e il fenomeno del poke
Roma e Milano sono senza dubbio le città dove il consumo di poke è più intenso. Tuttavia, l’attività non si limita solo ai grandi centri urbani, poiché anche le piccole città di provincia stanno vivendo una crescente richiesta per questo piatto. Il Lazio si conferma la regione leader per il consumo di poke, seguito dalla Lombardia. Davvero sorprendente è la Campania, che ha mostrato una crescita esplosiva del 218%, seguita dal Veneto e dalla Calabria con rispettivi aumenti del 98% e 87%.
È interessante notare come la distribuzione del consumo di poke vari a seconda della giornata. Gli italiani tendono a preferire il poke durante la cena, con il 46% degli ordini posizionati nella fascia serale, a differenza del 37% delle ordinazioni a pranzo. Questa tendenza è ulteriormente amplificata nel fine settimana, con ben il 53% dei poke consumati a cena, rendendo il poke una scelta preferita per chi cerca un pasto sfizioso e leggero durante il weekend.
Pratiche di consumo: quando gli italiani ordinano poke
Analizzando il comportamento degli italiani rispetto all’ordinazione del poke, emerge un dato interessante: il giorno della settimana preferito per questo piatto è il venerdì, giorno che rappresenta il 16% degli ordini giornalieri. Anche il sabato e il giovedì seguono a ruota, ma è il fine settimana a segnare un incremento significativo nella richiesta. Infatti, il consumo di poke durante il sabato e la domenica è aumentato del 50% rispetto ai 12 mesi precedenti, confermando che il poke è diventato una consuetudine per chi desidera un pasto piacevole e salutare durante il fine settimana.
La personalizzazione del poke: un aspetto chiave della sua popolarità
Uno degli aspetti che più contribuisce al successo del poke è la possibilità di personalizzazione. Secondo i dati di Glovo, il 58% dei poke ordinati è stato realizzato con la formula “Componi il tuo poke“, un’opzione che ha visto un aumento del 65% rispetto all’anno precedente. Nonostante il formato “regular” rimanga il più popolare, rappresentando il 60% degli ordini, la versione “small” ha visto un aumento notevole del 150%.
Tra gli ingredienti più scelti, il salmone continua a dominare, riconfermandosi come il re indiscusso del poke, mentre il pollo sta guadagnando popolarità, registrando un incremento del 26%. Spazio anche per le opzioni vegane, la cui richiesta è aumentata del 18%, un chiaro segnale del crescente interesse verso scelte alimentari sostenibili e alternative vegetali, come mostrato nel report “Glovo Veganuary Trends 2024“.
Curiosità sul consumo di poke in Italia
Il fenomeno del poke in Italia non si limita solo alle statistiche, ma include anche curiosità sui comportamenti dei consumatori. Ad esempio, il cliente più assiduo ha effettuato ben 250 ordini di poke nell’ultimo anno, con una media di cinque ordini a settimana, esclusivamente nella città di Milano. E per quanto riguarda l’ordine più costoso? Si tratta di un acquisto da 396€, effettuato in un’unica occasione, sempre nel capoluogo lombardo.
In sintesi, l’Italia non è solo la patria della pasta e della pizza, ma sta rapidamente diventando il centro nevralgico del poke, con una crescita continua che riflette il cambiamento delle abitudini alimentari nel Paese. Con un amore sempre più grande per questa delizia hawaiana, gli italiani stanno dimostrando come l’amore per il buon cibo possa andare di pari passo con una scelta consapevole e salutare. L’International Poke Day rappresenta dunque non solo una celebrazione gastronomica, ma anche un importante momento di riflessione su questo trend in continua evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 26 Settembre 2024 da Armando Proietti