L’integrazione dell’intelligenza artificiale in ambito urbanistico ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo in cui gestiamo e pianifichiamo le città e i territori. Sabato scorso, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, ha partecipato a un convegno che analizza le implicazioni di questa tecnologia per la rigenerazione urbana e il miglioramento della qualità della vita. Organizzato in occasione del cinquantesimo anniversario della società di ingegneria Cooprogetti, l’evento ha visto la partecipazione degli Ordini professionali di ingegneri, architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
L’importanza di governare l’intelligenza artificiale
Cristina Amirante ha sottolineato che l’adozione dell’intelligenza artificiale non è priva di rischi. È fondamentale che le decisioni circa l’implementazione delle nuove tecnologie rimangano nelle mani di chi è responsabile a livello sociale e politico. Se queste scelte fossero delegate alle macchine, si rischierebbe di compromettere il processo democratico e di minare le libertà individuali. Il confronto fra le nuove tecnologie e il potere decisionale umano rappresenta, dunque, un tema cruciale che richiede attenzione e dibattito.
Applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale nella pianificazione territoriale
Uno degli ambiti più promettenti per l’intelligenza artificiale riguarda la pianificazione territoriale, soprattutto nel contesto dei cambiamenti climatici. Amirante ha indicato come i sistemi di sensori e di simulazione possano permettere di monitorare in tempo reale le criticità legate a eventi atmosferici estremi, come le alluvioni. Questi strumenti non solo consentono di anticipare scenari di rischio, ma anche di mettere in atto misure preventive per proteggere le abitazioni e le vite umane. L’osservazione e la gestione dei dati ambientali promettono di offrire risposte più rapide ed efficaci alle sfide che il clima posa davanti a società.
Intelligenza artificiale e politiche abitative nelle città smart
Nel contesto delle città intelligenti, l’intelligenza artificiale potrebbe svolgere un ruolo significativo nella gestione del mercato immobiliare. L’assessore ha indicato che l’AI può facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel settore degli affitti, specialmente per le giovani generazioni. Questi nuovi cittadini, infatti, tendono a percepire l’abitazione più come un servizio temporaneo piuttosto che un investimento a lungo termine. L’automazione dei processi di ricerca di case in affitto potrebbe semplificare la vita di molti, rendendo accessibili agli utenti opportunità che altrimenti rimarrebbero invisibili.
Innovazione nei trasporti pubblici attraverso l’AI
Un altro capitolo importante della discussione nel convegno è stato quello delle innovazioni nel settore dei trasporti pubblici. L’intelligenza artificiale può affrontare la problematica della carenza di autisti attraverso l’implementazione di mezzi con guida remota. Inoltre, i servizi di trasporto a chiamata possono garantire la copertura di aree più periferiche, aumentando l’accessibilità e riducendo al contempo l’impatto ambientale del trasporto privato. La combinazione di tecnologia e mobilità pubblica ha il potenziale non solo di snellire il traffico urbano, ma anche di rendere il sistema dei trasporti più inclusivo e sostenibile.
L’evoluzione dell’intelligenza artificiale nel campo dell’urbanistica e della pianificazione territoriale segna un punto di svolta significativo, e osservatori e cittadini attendono con interesse gli sviluppi in questo ambito.
Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Donatella Ercolano