L’inps punta sull’integrazione tra intelligenza artificiale e capitale umano per rafforzare il welfare pubblico

L’inps punta sull’integrazione tra intelligenza artificiale e capitale umano per rafforzare il welfare pubblico

L’Inps in Italia utilizza l’intelligenza artificiale, sostenuta dal piano nazionale di ripresa e resilienza, per innovare i servizi pubblici, migliorare l’assistenza ai cittadini e potenziare la formazione del personale.
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L’INPS sta innovando i servizi pubblici in Italia grazie all’intelligenza artificiale, integrando tecnologia e competenze umane per migliorare assistenza, prevenzione frodi e formazione, con il supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. - Gaeta.it

La trasformazione digitale nel pubblico impiego si fa strada in Italia soprattutto grazie alle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. L’inps, uno dei principali enti del welfare nazionale, sta sperimentando soluzioni che abbinano capacità tecnologiche e competenze umane per migliorare i servizi offerti ai cittadini. Il piano nazionale di ripresa e resilienza ha rappresentato un punto di svolta decisivo in questo percorso, finanziando e incentivando l’adozione di strumenti digitali avanzati. Ciò ha favorito una revisione delle modalità con cui l’istituto si rapporta ai lavoratori e agli utenti delle sue prestazioni, puntando a una personalizzazione più efficace e a una formazione professionale che risponda alle mutate esigenze del mercato.

L’esperienza dell’inps con l’intelligenza artificiale nel contesto del pnrr

L’inps ha sviluppato un’ampia esperienza nell’uso dell’intelligenza artificiale, come spiegato da marinella perrini, responsabile media relations dell’ente, durante il net forum di capri. L’istituto ha concentrato i propri sforzi sull’applicazione delle tecnologie IA per innovare i servizi. Il pnrr ha costituito il motore di questi cambiamenti, fungendo da risorsa economica e strategica per implementare sistemi digitali capaci di automatizzare e semplificare diversi processi.

Progetti e integrazione umana-tecnologia

L’inps ha avviato progetti che prevedono l’analisi automatica dei dati degli utenti, la prevenzione delle frodi e la gestione più rapida delle pratiche. Questi strumenti non intendono sostituire l’intervento umano, bensì integrarsi con le competenze del personale per aumentare la qualità complessiva del servizio. L’ente vede nella sinergia tra intelligenza artificiale e umana la chiave per rispondere in modo più puntuale alle richieste di assistenza e tutela sociale. Il programma finanziato dal pnrr consente inoltre di sperimentare modelli nuovi di formazione rivolti ai dipendenti, aprendoli a competenze digitali essenziali per il lavoro nel settore pubblico contemporaneo.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel miglioramento del servizio al cittadino

Secondo perrini l’intelligenza artificiale applicata all’inps non rappresenta solamente un mezzo per semplificare singoli servizi ma un’opportunità per incidere in modo ampio e positivo sulla società. I sistemi basati su algoritmi permettono di anticipare bisogni e problematiche degli utenti, velocizzando risposte e azioni amministrative. “Si tratta di un cambio di paradigma che interessa vari livelli: dalla gestione quotidiana delle pratiche alla riorganizzazione strategica dei servizi di welfare.”

Benefici e rapporto umano-digitale

L’uso di soluzioni IA rende possibile offrire prestazioni più coerenti e personalizzate, calibrate sulle specifiche condizioni e necessità di chi si rivolge all’istituto. Questo modello innovativo permette anche di alleggerire carichi di lavoro ripetitivi per gli operatori, lasciando maggiore spazio a interventi di tipo qualitativo. Le tecnologie digitali supportano le decisioni, ma non sostituiscono il valore del contatto umano, elemento che resta centrale nelle relazioni di assistenza sociale.

Un modello di welfare generativo per rispondere ai bisogni emergenti

L’inps intende adottare il concetto di welfare generativo, un modello in cui i sistemi digitali e l’intelligenza artificiale collaborano con i lavoratori per costruire risposte più efficaci e complete alle necessità degli utenti. Lo ha sottolineato perrini riferendo l’indirizzo indicato dal presidente e dal consiglio di amministrazione dell’ente. Questo modello punta a superare la logica assistenziale tradizionale, trasformando l’ente in un soggetto capace di stimolare processi di inclusione e sviluppo sociale.

Sinergia di dati, algoritmi e formazione

La collaborazione tra dati, algoritmi e intervento umano mira a creare servizi capaci di evolvere insieme ai cambiamenti del tessuto sociale e del mercato del lavoro. La formazione professionale dei dipendenti si adatta a questa visione, diventando uno strumento per aggiornare abitualmente le competenze e preparare il personale ad affrontare nuove sfide. L’impegno dell’inps nel percorrere questa strada riflette il tentativo di coniugare innovazione tecnologica e giustizia sociale. Lo sviluppo di progetti basati sull’IA assume così una connotazione non solo tecnica ma strategica per il sostegno ai cittadini nel medio e lungo termine.

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