L'inaugurazione della Casa del Made in Italy ad Ancona: valorizzazione delle Marche e delle sue potenzialità

L’inaugurazione della Casa del Made in Italy ad Ancona: valorizzazione delle Marche e delle sue potenzialità

Inaugurata ad Ancona la Casa del Made in Italy, un’iniziativa per rafforzare il legame tra istituzioni e imprese locali, promuovendo le eccellenze manifatturiere delle Marche e sostenendo lo sviluppo economico.
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L'inaugurazione della Casa del Made in Italy ad Ancona: valorizzazione delle Marche e delle sue potenzialità - Gaeta.it

La Casa del Made in Italy, recentemente inaugurata ad Ancona, rappresenta un’importante iniziativa per collegare le istituzioni e il tessuto produttivo locale. Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha evidenziato l’importanza di passare dal monitoraggio delle crisi a un approccio che punti a valorizzare il potenziale espresso dalle Marche e dal Paese intero. Questo nuovo strumento del Ministero offre l’opportunità di rafforzare le relazioni tra la pubblica amministrazione e le realtà locali, creando un ambiente favorevole alla crescita delle imprese e delle comunità.

L’importanza delle sedi locali per il confronto diretto

Francesco Acquaroli ha sottolineato durante l’inaugurazione come la volontà di aprire sedi come quella della Casa del Made in Italy nelle città e nei territori sia un chiaro segnale dell’impegno del Governo. L’accesso diretto alle istituzioni permette una costruzione di strategie più sofferte, sempre più vicine alle necessità dei cittadini e delle imprese. La sinergia e il dialogo diventano elementi essenziali per il successo dell’iniziativa, contribuendo a una maggiore percezione delle azioni governative da parte di chi vive le sfide locali quotidianamente.

Il Presidente ha messo in evidenza l’importanza di creare un rapporto stretto tra le diverse entità, affinché le iniziative adottate siano rispondenti alle reali necessità delle comunità locali. La Casa del Made in Italy vuole rappresentare un punto di riferimento per sfruttare appieno le opportunità economiche offerte dai singoli territori, favorendo così una connessione costruttiva tra cittadini e istituzioni.

Le Marche come esempio di eccellenza manifatturiera

Acquaroli ha posto l’accento sulla vocazione manifatturiera delle Marche, una regione che si distingue per le sue eccellenze nel settore produttivo. Queste realtà locali non solo contribuiscono significativamente alla crescita economica della regione, ma possono anche affermarsi a livello globale se adeguatamente supportate. Le sfide della competitività richiedono una risposta concreta e coordinata, per consentire a queste imprese di compiere un salto di qualità.

La promozione di iniziative come la Casa del Made in Italy diventa quindi cruciale per garantire che queste eccellenze vengano valorizzate e sostenute, creando un circolo virtuoso di sviluppo e innovazione. Attraverso un supporto attivo, il Ministero potrà facilitare l’ingresso delle imprese marchigiane nei mercati internazionali, rendendole protagoniste della scena economica nazionale e oltre.

Obiettivi e funzioni della Casa del Made in Italy

Le Case del Made in Italy, come quella inaugurata ad Ancona, si propongono come punti di raccordo tra la pubblica amministrazione e il tessuto imprenditoriale locale. Le loro funzioni chiave includono la promozione e tutela del Made in Italy, il supporto concreto alle imprese e la rilevazione costante delle dinamiche di mercato. Attraverso questo strumento, le politiche pubbliche possono diventare più attinenti alle esigenze locali, favorendo una crescita condivisa.

In tal senso, Acquaroli ha ringraziato il Ministero e il Sottosegretario Fausta Bergamotto per il lavoro svolto, esprimendo la determinazione della Regione a collaborare per massimizzare le opportunità offerte da questa sinergia. Uno sguardo lungimirante che vuole portare benefici tangibili alle Marche e all’intero Paese.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche rappresentanti istituzionali, tra cui l’assessore alle Attività Produttive Andrea Maria Antonini, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini, tutti concordi nell’importanza di questo nuovo strumento per il futuro economico della regione.

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